La grotta come habitat umano in Trentino dalla preistoria al medioevo
con Maurizio Battisti e Barbara Maurina, archeologi
martedì 6 marzo 2018 - ore 20:30
Biblioteca civica B. Emmert
Palazzo dei Panni
Via Giovanni Segantini 9, 38062 Arco TN
Info tel.0464516115 mail arco@biblio.infotn.it
Conferenza a due voci che affronterà un argomento molto vasto e affascinante: il ruolo giocato da grotte e ripari sotto roccia nella storia dell'uomo. Luoghi speciali adibiti a rifugio o insediamento, luoghi di culto e di sepoltura o luoghi di produzione artigianale, attraverso i secoli e attraverso i millenni. Dai ripari utilizzati nel Paleolitico fino ai castelli arroccati su pareti rocciose passando per i luoghi di sepoltura dell'età del Bronzo il percorso toccherà alcuni fra i più famosi siti archeologici del Trentino.
Maurizio Battisti vive a Rovereto e lavora come archeologo presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso il polo Universitario di Bologna, dal 1994 si occupa di scavi, ricerca, didattica e divulgazione. Autore di diversi articoli nel campo dell'archeologia preistorica locale e regionale collabora anche alla realizzazione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico. È presidente dell'Associazione Lagarina di Storia Antica, organizzatrice di eventi culturali a tema storico-archeologico.
Barbara Maurina - Archeologa, laureata presso l'Università di Trento, ha condotto studi di perfezionamento presso l’Institute of Archaeology di Londra; ha conseguito il diploma di specializzazione presso l’Università di Trieste e il dottorato di ricerca presso l'Università di Siena. Ha collaborato con diversi enti e istituti, fra cui il Deutsches Archäologisches Institut, l’École Française de Rome, l’Università di Trento, l’Università di Roma Tre, le Soprintendenze per i Beni Archeologici di Trento, Roma, Lazio e il Museo Civico di Rovereto, dove dal 1999 ricopre il ruolo di conservatore per l’archeologia. Dal 1988 partecipa a scavi archeologici in Italia e all’estero; in ambito trentino, in particolare, ha condotto e conduce ricerche e scavi nel sito della villa romana di Isera e nel sito di Sant’Andrea di Loppio. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche di carattere archeologico.