I buchi naturali e artificiali: luoghi ideali per la riproduzione della zanzara tigre
con Fabiana Zandonai e Federica Bertola, ricercatrici Fondazione Museo Civico di Rovereto
martedì 13 marzo 2018 - ore 20:30
Biblioteca civica B. Emmert
Palazzo dei Panni
Via Giovanni Segantini 9, 38062 Arco TN
Info tel.0464516115 mail arco@biblio.infotn.it
Nell’immaginario comune buchi e animali possono, a seconda del caso, suscitare sentimenti contrastanti, creare empatia come ribrezzo. Le cavità, i buchi, gli anfratti si prestano nel mondo animale a fungere da tana, nido, isola rifugio, così come riserva d’acqua o di cibo per le specie più svariate. Civette, scoiattoli, picchi sugli alberi; pensando al suolo, marmotte, lepri, topi, ragni; e ancora nelle grotte orsi, pipistrelli, invertebrati, compresi insetti, che in questi ambienti sono sopravissuti alle vicissitudini delle glaciazioni ... al punto da essere considerati dei "relitti viventi". L’elenco chiaramente è solo all’inizio. Noi tratteremo di un caso particolare, ampiamente noto ma spesso trascurato su cui si desidera attirare l’attenzione per i risvolti legati alla qualità di vita. I buchi, riempiti d’acqua, per la precisione le piccole raccolte d’acqua, in ambiente naturale come antropico e domestico, rappresentano anche l’ambiente ideale di riproduzione di un insetto molesto e di interesse sanitario come Aedes albopictus, detta zanzara tigre
Fabiana Zandonai si laurea con lode presso l’Università Degli Studi di Padova, in Scienze Geologiche. Dal 2002 è abilitata all’esercizio della professione di Geologo e dal 2005 è iscritta all’Ordine dei Geologi del Trentino Alto Adige. E’ socio della Società Museo Civico di Rovereto, di cui è attualmente Segretario, e dell’Accademia degli Agiati di Rovereto. Ha svolto campagne di prospezione geofisica in Italia e all’estero, in Argentina nel sito paleontologico “La Pompei dei dinosauri” e in Turchia in un progetto di ricerca mineraria. Oltre a occuparsi di geofisica, sempre in ambito interdisciplinare, supporta il lavoro delle altre Sezioni del Museo svolgendo analisi non distruttive sui materiali di studio; collabora a progetti di valorizzazione e recupero del paesaggio; coordina attività di monitoraggio ambientale. In particolare dal 2011 al 2017 il progetto di monitoraggio entomologico sovracomunale di Aedes albopictus (zanzara tigre) in Vallagarina e, per gli anni 2014, 2015 e 2017, nella Comunità di Valle Alto Garda e Ledro. E’ impegnata nella divulgazione scientifica, nell'attività didattica anche a livello universitario e nell'aggiornamento degli insegnanti.
Federica Bertola è impegnata presso il Museo Civico di Rovereto, ora Fondazione, dal 2007, sia nella sezione di didattica che in quella di zoologia. Dopo la maturità magistrale ad indirizzo psico-socio-pedagocico, nel 2000, si dedica alla montagna collaborando in diversi rifugi alpini fino al conseguimento, nel 2006, del diploma di laurea triennale in Tecnologie Forestali ed Ambientali presso la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Padova. Con la Fondazione, partecipa alle attività di monitoraggio ambientale, di divulgazione scientifica, di attività didattica per le scuole e per l’aggiornamento degli insegnanti. Dal 2012 ha collaborato al progetto di monitoraggio sovracomunale di Aedes albopictus (zanzara tigre) in Vallagarina e, dal 2014, nella Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, alle attività sul territorio di coordinamento dei ragazzi impiegati nei comuni aderenti.