Art. Krupitsky Grinenko - formula

Terapia psichedelica con Ketamina (KPT) dell'alcolismo: efficacia clinica e meccanismi di base

  • di Evgeny M. Krupitsky e A. Ya. Grinenko

Originalmente pubblicato in Eleusis, n. 4, Aprile 1996, pp. 18-29

Durante gli anni '60, la terapia psichedelica aveva mostrato essere un beneficio potenziale per il trattamento dell'alcolismo, ma la diversità nelle meto­dologie dei differenti studi ne aveva reso difficol­tosa la generalizzazione. L'approfondimento che questi studi avrebbero richiesto venne impedito, nel 1970, dalle limitazioni legislative riguardanti l'uso medico delle sostanze psicoattive. Tuttavia, più o meno nel medesimo periodo, la ketamina si mo­strava capace di suscitare fenomeni di carattere psichedelico” nei pazienti. Questa proprietà venne sfruttata da noi nella terapia assistita con ketamina (KPT) per il trattamento dell'alcolismo.

La keta­mina possiede alcuni vantaggi rispetto agli altri psi­chedelici come coadiuvante della psicoterapia. Essa è innocua e a breve azione (gli effetti psichedelici durano circa un'ora). Inoltre, la ketamina non rientra nella lista degli psichedelici controllati dalla legge. A basse dosi (da circa un sesto ad un decimo della dose solitamente utilizzata in chirurgia per l'anestesia generale) induce una profonda esperienza psichedelica.

Nel nostro modello, la psicoterapia consiste nella preparazione di un paziente alla sessione psichedelica, nel supporto psicoterapeutico durante la se­duta, e in una particolare psicoterapia successiva (Krupitsky, 1992). Quest'ultima è volta ad aiutare l'insight integrativo del paziente nel dentro” dall'esperienza psichedelica alla vita quotidiana e ad associare l'esperienza con la sua vita e con i problemi della sua personalità. In questo modo, la psicoterapia acquisisce una speciale qualità e viene considerata non solamente come un processo di dissoluzione di certi problemi psicologici, bensì anche come un'importante fase nella maturazione spiri­tuale. La profonda e potente esperienza psiehedelica spesso aiuta i nostri pazienti a generare nuovi insights che permettono loro di integrare nuovi, spesso inaspettatamente significativi valori e attitudini nei riguardi dei loro vissuti individuali e del mondo.

Abbiamo sviluppato una prova clinica controllata dell'efficacia della KPT. Per verificare l'efficienza del trattamento, abbiamo raccolto informazioni su tutti i pazienti che hanno preso parte a questo studio un anno dopo la loro remissione. In base a questi dati, l'astinenza di più di un anno è stata osservata in 73 su 111 individui (65,8%) che si erano sottoposti alla KPT; 30 individui (27.0%) erano ricaduti. Non potemmo ottenere dati nei confronti di 8 pazienti (7,2%). Nel gruppo di controllo di 100 pazienti il cui trattamento consisteva solo di metodi convenzionali, solamente 24 pazienti (24%) erano rimasti sobri per più di un anno. Così, i dati dello studio a posteriori dimostravano che la terapia psichedelica assistita con ketamina aumentava l'efficacia del trattamento convenzionale dell'alcolismo.

Sono stati raccolti dati per 81 pazienti due anni dopo che si erano sottomessi alla KPT (poiché al momento dello studio solamente per 81 dei 111 pa­zienti erano trascorsi due anni dal trattamento). In base a questi dati, l'astinenza di più di due anni è stata osservata in 33 degli 81 pazienti (40,7%); 38 pazienti (46,9%) erano ricaduti. Non siamo stati in grado di ottenere i dati per 10 pazienti (12,4%). Infine, sono state raccolte informazioni su 42 pa­zienti 3 armi dopo la terapia con KPT. In base a questi dati, l'astinenza di più di 3 anni è stata os­servata in 14 dei 42 pazienti (33,3%); 24 pazienti (57,2%) erano ricaduti. Non siamo stati in grado di ottenere dati, dopo 3 anni dal trattamento, per 4 pazienti (9,5%). Anche i risultati dell'indagine dopo 2 e 3 anni dal trattamento, sono evidenza dell'elevata efficacia della KPT.

Abbiamo anche condotto studi sui differenti mec­canismi di base della KPT: psicologici, biochimici e neurofisiologici.

Meccanismi di base psicologici

MMPI

Tutti i pazienti del gruppo sperimentale sono stati esaminati con il Minnesota Multiphasic Personalità Jnventory (MMPI) (adattato in Russia da Sobchik, 1990) prima e dopo la KPT. In base ai dati

dell'MMPI, la nostra analisi delle modificazioni psicologiche nel gruppo sperimentale testimonia una dinamica precisa, piuttosto esplicita nei profili MMPI dei pazienti. In particolare, dopo la KPT gli indici erano diminuiti per la maggior parte dei principali valori MMPI. La diminuzione nel profilo statisticamente più significativa era per i valori ipocondria”, depressione”, isteria”, psicastenia”, schizofrenia”, emotività-repres­sione”, e anche nel valore di Taylor dell'ansia. Allo stesso tempo, il valore della forza dell'Ego era au­mentato. Nel totale, simili favorevoli dinamiche psicologiche testimoniano il fatto che i pazienti divenivano più sicuri di se stessi, delle loro possibilità, del loro futuro, meno ansiosi e nevrotici e più aperti emotivamente a seguito della KPT. Sullo sfondo di queste tendenze generali, abbiamo osservato, nella maggioranza dei casi, alcune variazioni individuali (per esempio riguardanti modifiche nei fattori mascolinità-femminilità”, paranoia”, ipomania”, emotività-repressione”) che riflettevano, in generale, una certa armonizzazione dei profili di personalità dei pazienti.

Locus of Control

30 pazienti alcolisti trattati con la KPT sono stati esaminati con il Locus of Control Scale (LCS) sviluppato da J. Rotter (Phares 1976) e adattato in Russia da Bazhin et al. (1993). A tutti i pazienti 1'LCS è stato amministrato due volte: prima e dopo la KPT. E' stato stabilito che il locus of control nella personalità dei pazienti alcolisti diveniva si­gnificativamente più interno dopo la KPT (da 11,1 - 4,8 a 30,3 . 5,3; P <0,01). Ciò significa che i pazienti divenivano più sicuri circa la capacità di controllare e guidare differenti situazioni della loro vita, e che divenivano più responsabili della loro vita e del loro futuro a seguito della KPT.

Modifiche psicosemantiche. Uno studio con Color Test of Attitudes and Personality Djfferential

Abbiamo anche studiato le modifiche nel dominio psicosemantico indotte dalla KPT. Lo studio ha utilizzato i dati di 69 pazienti alcolisti interni trat­tati con la KPT nel nostro ospedale. Tutti i pazienti sono stati esaminati con il test differenziale della personalità (PD) (Bazhin & Etkind 1983) (una versione orientata alla personalità del test semantico differenziale di Osgood, cf Osgood et al. 1957) e anche con il Color Test of Attitudes (CTA) (Etkind 1980) prima e dopo il trattamento.

L'analisi dei risultati del CTA ha rivelato che dopo la KPT si sono presentate significative modifiche positive nell'atteggiamento emotivo non-verbale nei confronti dello psicoterapeuta, dei parenti, dell'immagine ideale di se stessi, e dell'immagine dell'Io sobrio”. Allo stesso tempo, l'atteggiamento verso l'immagine dell'Io ubriaco” era divenuta più negativa. In base ai dati del PD, si sono presentate significative modifiche positive a seguito della KPT solamente rispetto all'atteggiamento verso la persona stessa (Krupitsky 1992).

Dopo la KPT si è presentata una considerevole di­minuzione nelle differenze fra certi indici del CTA e quelli del PD rispetto alle stesse immagini. Questa diminuzione evidenziava la riduzione della differenza fra le valutazioni verbali (realizzate) e non-verbali (non realizzate) degli atteggiamenti personali. Una simile riduzione era principalmente associata alla modifica negli indici del CTA e si mostrava essere più forte per la sfera degli atteggiamenti verso lo psicoterapeuta, i parenti, l'immagine dell'Io sobrio” e l'immagine ideale di se. Così, la KPT induceva considerevoli e significative modificazioni positive nel campo degli atteggiamenti della personalità. che avevano luogo a causa della trasformazione degli atteggiamenti emotivi non-verbali (irrealizzati). La KPT comportava un diminuito livello di dìssonanza fra gli indici isosemantici misurati dal CTA e dal PD. Ciò può essere interpretato come riduzione della dissonanza fra pensieri e sensazioni verbali/conscie e non.-verbali/inconscie riguardo all'uso dell'alcol e alle caratteristiche e al sistema di relazioni della personalità.

Si potrebbe sottolineare anche il fatto che, in base ai dati del CTA, si sono presentate forti modificazioni positive nelle valutazioni non-verbali (non realizzate) dei pazienti per quanto riguarda gli at­teggiamenti verso lo psicoterapeuta, i parenti, l'im­magine dell'Io sobrio” e l'immagine ideale di sé. Ciò significa che il paziente aveva raggiunto una maggior capacità di accettare emotivamente queste immagini e, successivamente, gli atteggiamenti verso la sobrietà a queste associati. Così la KPT nell'alcolismo può essere di beneficio per la tra­sformazione degli atteggiamenti inconsci, in parti­colare di quelli associati alla sobrietà. Anche l'in­tensificazione della relazione con lo psicoterapeuta può aver migliorato situazioni di transfert che, a loro volta, possono aver avuto un effetto terapeu­tico.

Una speciale attenzione deve essere posta sulla discrepanza fra le valutazioni verbali e non-verbali nell'atteggiamento personale dei pazienti prima del­la KPT. Queste discrepanze, ovviamente, riflettono la presenza di un essenziale disaccordo tra le valu­tazioni consce e inconsce di un atteggiamento della personalità. Questo disaccordo riflette una peculiare differenza fra la mente consapevole e inconsapevole dei soggetti. Esso caratterizza probabilmente l'am­bivalenza della posizione del paziente e il disaccordo fra ciò che viene dichiarato a livello verbale e ciò che ha luogo a livello dell'esperienza emotiva immediata. Un simile disaccordo può dare origine a disagio psicologico, a tensione interna, a difficoltà nella comunicazione con l'ambiente, cioè alla riduzione dell'adattamento personale, che, infine, porta alla ricaduta nell'alcolismo. Quindi, la riduzione dovuta alla KPT di un simile disaccordo, potrebbe essere considerata come il raggiungimento di uno stato psicologico della personalità che favorisce la sobrietà.

Uno studio con questionari multidimensionali (matrici di KeIIy)

Dieci pazienti alcolisti sono stati esaminati con gri­glie di repertorio verbale e non-verbale (colore) speciale prima e dopo la KPT. Abbiamo quindi cal­colato la media per il questionario multidimensionale verbale (MVRG) e per il questionario multidi­mensionale di colore (non-verbale) riferita a tutti i 10 pazienti. Quattro MVRG e MCRG finali (2 pri­ma e 2 dopo la KPT) sono stati elaborati con pro­grammi informatici standardizzati di analisi del questionario multidimensionale (Fransella & Ban­nister 1977), e quindi sono stati costruiti spazi se­mantici della personalità (Fig. 1 e 2). Lo spazio se­mantico della personalità (costruito sulla base delle relazioni multidimensionali di elementi con costrutti) mostra interrelazioni semantiche e interconnessioni tra elementi e/o costrutti del questionario multidimensionale.

I risultati di questo studio hanno dimostrato alcune positive modifiche nello spazio semantico della personalità del paziente alcolista, in particolare nell'ambito delle caratteristiche di personalità emesse dai questionari multidimensionali del colore. L'immagine Io ora” era vicina all'immagine Ubriacone” e lontana dal gruppo di immagini positive quali Recupero all'alcolismo”, Immagine ideale di sé”. Moglie”, Un uomo che va avanti nella vita” e altre nello spazio semantico del MCRG prima della KTP (Fig. la). Dopo la KPT l'immagine Io ora” diveniva vicina al gruppo delle immagini positive sopra descritte e lontana dall'immagine Ubriacone” nello spazio del MCRG (Fig. 1b). Allo stesso tempo l'immagine Ubriacone” diveniva più vicina all'immagine Io nel passato”. Questi dati testimoniano che i pazienti alcolisti percepivano emotivamente (identificavano) se stessi come ubriaconi prima della KPT. Dopo la KPT la loro percezione emotiva di se stessi era stata modificata: essi identificavano emotivamente se stessi con il recupero dall'alcolismo e con altre immagini positive nello spazio semantico delle caratteristiche della personalità e degli orientamenti di valore, e identificavano se stessi come ubriaconi solo nel passato.

Le modifiche nei questionari multimensionali verba-li non erano così significative come nei questionari multimensionali del colore (Fig. 2a e 2b). Solamente l'immagine Ubriacone” diveniva un poco più distante dal gruppo delle immagini positive e più vicina all'immagine Io nel passato”. E' interessante notare che i pazienti identificavano se stessi con le immagini positive a livello dell'auto-identificazione verbale nello spazio semantico delle caratteristiche della personalità e negli orientamenti di valore già prima della KPT, mentre identificavano se stessi nello stesso modo a

livello della percezione (inconsapevole, per lo più emotiva) non-verbale solo dopo la KPT. Ciò significa, innanzitutto, che la KPT crea un profondo stato non-verbale associato con l'auto-concetto di sobrietà, e, per secondo, che la KPT determina il raggiungimento della similitudine (rassomiglianza) della percezione verbale (rea­Iizzata) e non-verbale (inconsapevole) da parte dei pazienti del loro sé individuale e del mondo. Questi dati testimoniano che la KPT trasforma positivamente soprattutto la percezione (inconsapevole, principalmente emotiva) non-ver­bale dei pazienti alcolisti, il loro sé individuale. Così, è possibile concludere che la KPT per lo più trasforma positivamente l'auto-identificazione emotiva (auto-concetto) dei pazienti alcolisti.

Analisi del contenuto delle esperienze

Abbiamo eseguito anche l'analisi del contenuto delle esperienze psichedeliche annotate dai nostri pazienti dopo le loro sedute KPT. E' interessante notare che un'analisi di contenuto delle auto-registrazioni scritte di 108 pazienti alcolisti maschi, le cui caratteristiche della personalità erano state defi­nite con l'MMPI, ha dimostrato un numero di cor­relazioni statisticamente attendibili tra alcune scale MMPI e il contenuto dell'esperienza psichedelica descritta nelle auto-registrazioni. Così è possibile concludere che le esperienze psichedeliche con la ketamina sono determinate fino a un certo punto dalle caratteristiche della personalità dei pazienti. In aggiunta, abbiamo anche dimostrato la relazione (correlazioni statisticamente attendibili) tra il contenuto delle esperienze con ketamina e le modifiche di profilo MMPI causate dalla KPT. Ciò significa che il contenuto delle esperienze con la ketamina determinano fino a un certo punto le modifiche della personalità causate dalla KPT.

Effetti sui valori della vita

30 pazienti assistiti con LCS sono stati esaminati anche con il Questionnaire of Terminai Life Vaiues (QTLV) sviluppato da Senin (1991) e basato sul­l'approccio di Rokeach ai valori ed alle credenze umane (Rokeach 1972, 1973). I pazienti sono stati esaminati con QTLV due volte: prima e dopo la KPF. Questo studio ha dimostrato un numero di significative modifiche positive nei valori dei pa­zienti come risultato della KPT. La KPT ha aumen­tato l'importanza dei valori di vita quali la creatività, l'auto-percezione, l'appagamento spirituale, il riconoscimento sociale, il raggiungimento di scopi di vita e l'indipendenza individuale. Queste modi­fiche erano per Io più espresse in aree di attualizzazione di valori di vita quali la famiglia, l'educa­zione e la vita sociale. E' evidente che una siffatta trasformazione positiva del sistema di valore della vita di un paziente determina un'aumentata moti­vazione per una vita sobria e favorisce la sobrietà.

Effetto sulla comprensione del significato della vita (scopi nella vita)

Dieci pazienti alcolisti sono stati studiati prima e dopo la KPT con il Purpose-in-Life Test (PLT) elaborato da Crumbaugh (1968) e basato sul con­cetto di Frankl dell'aspirazione dell'uomo al significato della vita. Il PLT è stato adattato in Russia da Leontiev (1992) nel Dipartimento di Psicologia dell'Università Statale di Mosca. Questo studio ha mostrato che la KPT causa un significativo aumento dell'indice di comprensione del significato della vita nei pazienti alcolisti (da 89,7 5.7 a 115,3 . 3,2; P <0,01). Prima della KPT l'indice di comprensione del significato della vita era al di sotto del livello medio normale, ma dopo la KPT era maggiore di questo livello. Questo significa che dopo la KPT i pazienti erano in grado di comprendere meglio il valore, gli scopi e le prospettive della loro vita. La vita diventava più interessante. saturata emotivamente e piena di significato dopo la KPT. Essi sentivano se stessi maggiormente in grado di vivere in accordo con il loro concetto di significato della vita e di scopi della vita come risultato della KFT. Simili cambiamenti favoriscono una vita sobria particolarmente dal punto di vista dell'approccio di Frankl, che considera l'alcolismo come una nevrosi esistenziale”, una conseguenza della perdita del significato della vita e come uno specifico vuoto esistenziale” (Frankl, 1978). che la KPT riteniamo sia in grado di riempire per lo meno in qualche ambito.

Effetto sulla spiritualità

Abbiamo studiato l'influenza di una profonda espe­rienza mistica (trasformativa) durante la KPT sul livello dello sviluppo spirituale nei pazienti alcolisti. Per la valutazione delle modifiche della spiritualità abbiamo utilizzato la nostra speciale Scala della Spiritualità. Questa è basata sulla combinazione della Spirituality Self-Assessment Scale sviluppata da Charles Whitfield, che ha studiato l'importanza della spiritualità nella terapia dell'alcolismo presso gli Alcolisti Anonimi (Whitfield, 1984), e sul Life Change Inventory sviluppato da Ken Ring per stimare i cambiamenti nei valori e negli scopi della vita prodotti dalle esperienze in punto di morte (Ring, 1984). E' stato dimostrato dalla nostra Scala della Spiritualità che l'aumento del livello nello sviluppo spirituale dei nostri pazienti alcolisti indotto dalla KPT era paragonabile all'aumento indotto in volontari sani da uno speciale corso di meditazione, e che era molto più grande dei cambiamenti nello sviluppo spirituale indotto negli alcolisti attraverso un programma di educazione utilizzante tecniche di rilassamento e di autoipnosi (training autogeno). E' evidente che lo sviluppo spirituale indotto dall'influenza della KPT nei pazienti alcolisti è molto fa­vorevole per la sobrietà. Inoltre, i risultati dello stu­dio sulla spiritualità testimoniano che la KPT va al di là della creazione di un atteggiamento, nei pa­zienti alcolisti, verso una vita sobria. Questi risul­tati dimostrano che la KPT induce profonde modi­fiche positive nei valori e negli scopi della vita, ne­gli atteggiamenti di differenti aspetti della vita e della morte, e, conseguentemente, nel modo di vedere il mondo negli alcolisti. Numerosi rapporti suggeriscono la conversione religiosa o spirituale come un importante fattore nella guarigione spontanea” dal comune abuso di droga, e i programmi degli Abolisti Anonimi hanno uno speciale orientamento spirituale/religioso (Whitfield 1984; Corrington 1989; Grof 1990). Quindi, una terapia che intensifica la probabilità di un'esperienza di questo tipo può essere utile nel trattamento dell'abuso di sostanze. La psicoterapia che utilizza una droga psichedelica può rappresentare un metodo per suscitare l'esperienza spirituale/religiosa nei pazienti affetti da dipendenza chimica.

Così, la KPT determina cambiamenti positivi nelle caratteristiche della personalità, negli atteggiamenti emotivi non-verbali e nella nozione di sé, una tra­sformazione positiva degli orientamenti di valore e della comprensione del significato della vita, e an­che della crescita spirituale. Tutte queste modifiche psicologiche favoriscono una vita sobria.

Meccanismi biochimici di base

Abbiamo anche intrapreso ricerche biochimiche sui meccanismi di base della KPT. I risultati di tali ricerche hanno mostrato che durante le sedute con Ketamina si presentava una reale diminuzione della MAO-A nel siero sanguigno e della MAO-B nelle piastrine, e si presentava pure una diminuzione del livello di dopamina nel sangue. Le concentrazioni di serotonina e di GABA non venivano alterate significativamente La diminuzione dell'attività della ceruloloplasmina era statisticamente significativa, e il livello della beta-endorfina diminuiva durante la seduta KPT (Krupitsky et al. 1990). Le modifiche del metabolismo dei neurotrasmettitori evidenziano alcuni notevoli aspetti. Per primo, esse permettono la formazione di alcune opinioni circa i meccanismi neu­rochimici di base dell'azione psichedelica della ke­tarnina (Krupitsky et al. 1990). Per esempio, una diminuzione dell'attività della ceruloplasmina provoca una corrispondente diminuzione della conversione delle monoamine in adrenocromi che possie­dono attività allucinogena. Ciò è particolarmente importante sotto le condizioni dell'attività MAO inibita e del diminuito livello di dopamina. E' inte­ressante notare come simili condizioni sono tipiche dell'azione di numerosi allucinogeni (Hamox 1984; McKenna et al. 1984).

Secondo, il fatto che l'azione farmacologica della KPT influenzi entrambi i sistemi monoaminergico ed oppioidergico, cioè quei sistemi cerebrali neuro­chimici che sono coinvolti nello sviluppo (patogenesi) della dipendenza alcolica, è un importante risultato di questa ricerca biochimica. E' possibile che questo fatto sia esattamente la causa, almeno parziale, dell'efficacia di questo metodo.

Meccanismi neurofisiologici di base

In base ai dati dell'analisi EEG con l'aiuto del computer abbiamo scoperto che la ketamina dimi­nuisce l'attività delta (di 1,5-2 volte) e in parti­colare l'attività teta (di 3-4 volte) in tutte le regioni della corteccia cerebrale. Ciò è evidenza dell'atti­vazione del sistema limbico durante la seduta con ketamina, cosi come è evidenza del rafforzamento dell'interazione sistema limbico-corteccia. Ciò può anche essere considerato fino a un certo punto come la diretta evidenza del rafforzamento dell'interazione tra i livelli consci e inconsci della mente durante la KPT.

Osservazioni cliniche

Le nostre osservazioni cliniche suggeriscono anche che la KPT può essere utile nel trattamento di altre dipendenze da droghe (eroina, efedrina). In questo caso abbiamo ripetutamente iniettato piccole dosi di ketamina che permettono il mantenimento di una costante relazione verbale con il paziente. E' im­portante fare attenzione quando si applica la KPT ai tossicodipendenti da droga. Tuttavia, riteniamo che la KPT possa indurre in alcuni pazienti che abusano di droghe i medesimi effetti psicoterapeu­tici che abbiamo osservato negli alcolisti.

La terapia psichedelica con ketamina si è mostrata efficace nel trattamento dei disordini della personalità nei pazienti alcolisti (Ivanov et al. 1995). 64 pazienti alcolisti con differenti disordini della per­sonalità (sfuggenti - 20 pazienti, istrionici - 21 paz­ienti, e borderline - 23 pazienti) furono trattati con la KPT. I dati degli studi cliniici (Bekhterev Psyeho-neurological Researeh Institute rating

Scales) e psicologici (MMPI, Spielberg State-Trait Anxiety Scale, test delle relazioni interpersonali di I. Leary) hanno mostrato l'efficacia differenziale della psicoterapia psichedelica con ketamina nei

differenti gruppi di pazienti. La KPT si è mostrata essere molto efficace nei pazienti con disordini della personalità sfuggente, meno efficace nei pazienti con disordini della personalità istrionica e con bassa efficacia nei pazienti con disordini della personalità borderline. Potrebbe essere notato che la KPT influenzava positivamente le caratteristiche della personalità valutate con MMPI in tutti i gruppi di pazienti alcolisti con disordini della personalità.

Il potenziale della terapia psichedelica con ketamina non è ristretto al trattamento della tossicodipendenza. In base ai dati del nostro studio pilota (20 pazienti, 7 maschi e 13 femmine), la terapia psichedelica con ketamina è anche piuttosto efficace nel trattamento dei disordini nevrotici. Questa ricerca ha dimostrato che efficacia della psicoterapia con ketamina differiva con varie forme di nevrosi: la terapia psichedelica si e mostrata molto efficace nel trattamento della depressione nevrotica (reattiva) e dei disordini da stress post-traumatico, e meno efficace nel trattamento delle nevrosi ossessivo-compulsive e fobiche. Le nevrosi isteriche apparivano come le più resistenti alla terapia psichedelica.

Conclusione

Abbiamo lavorato con la KPT sin dal 1985 ed abbiamo già trattato con la KPT più di 1000 Pa­zienti alcolisti senza alcuna complicazione quale psicosi protratte. flashback, agitazione, o abuso di ketamina. Così, la KPT appare essere un metodo sicuro ed efficace nel trattamento della dipendenza alcolica. Sembra essere un potente strumento spe­cialmente in Russia, dove non si è verificata alcuna rivoluzione” psichedelica negli anni ‘60, dove qua-si nessuno conosce cosa significa psichedelico” e dove quasi nessuno può mai immaginare che queste droghe possono essere utilizzate come ricreazione o per divertimento.

Bibliografia

BAZHIN E.F. & A.M. Etkind, 1983, A Manual for Personality Differential, Leningrad (in Russian).

BAZHIN E.F., E.A. Golynkina & A.M. Etkind, 1993, Locus of Control Questionnaire, Symsl, Moscow (in Russian).

CORRINGTON J.E., 1989, Spirituality and recovery: relationships between levels of spirituality, contentment and stress during recovery from alcoholism, Alcohol.Treat.Quart., 6: 151-165.

CRUMBAUGH J.S., 1968, Cross-validation of Purpose-in-Life Test based on Frankl's concept, J.Indiv.Psychol., 24: 74-81.

ETKIND A.M., 1980, Colour test of attitudes and its use in the study of neurotic patients, in: E.F. Bazhin (Ed.), Social-Psychological Studies in Psychoneurology, :110-114, Leningrad Research Psychoneurological Institute, Leningrad (in Russian).

FRANKL V., 1978, The unheared cry for meaning, New York.

FRANSELLA F. & D. BANNISTER, 1977, A Manual for Repertory Grid Technique, Academic Press, London-New York.

GROF Ch., 1990, The impoverished soul: addictions as spiritual emergency, Spiritual Emergency Network J., 2: 20-29.

HAMOX M., 1984, Common neurochemical correlates to the action of hallucinogens, in: Hallucinogens: Neurochemical Behavioral and Clinical Perspectives, 4: 143-169, Raven Press, New York.

IVANOV V.B., E.M. KRUPITSKY, E.N. ROMANOVA, I.V. DUNAEVSKY & A.Ya. GRINENKO, 1995, Ketamine psychedelic therapy of personality disorders in alcoholic patients, in: Abstract Book, 3 rd International Conference AIDS, Cancer and Related Problems”, p. 45, St. Petersburg.

KRUPITSKY E.M., 1992, Ketamine psychedelic Therapy (KPT) of alcoholism and neurosis, MAPS, 3: 24-28.

KRUPITSKY E.M., A.Ya GRINENKO, G.F. KARANDASHOVA, T.N. BERKALIEV, K.A. MOSHKOV & Yu.S. BORODIN, 1990, Metabolism of biogenic amines induced by alcoholism narcopsychotherapy with ketamine administration, Biogenic Amines, 7: 577-582.

LEONTIEV D.A., 1992, Test of the meaning of life orientations, Smisl, Moscow (in Russian).

MCKENNA T.D., G.H.W. TOWERS & T.S. ABBOTS, 1984, Monoamine oxidase inhibitors in South American hallucinogenic plants. Part 2. Constituents of orally-active Myristicaceous hallucinogens, J. Ethnopharm., 12: 179.211.

OSGOOD Ch., C.J. SUSI & P.M. TANNEMBAUM, 1957, The Measurement of Meaning, Urbana.

PHARES E.J., 1976, Locus of Control in Personality, New York.

RING K., 1984, Heading Toward OMEGA, William Morrow and Co. Inc., New York.

ROKEACH M., 1972, Beliefs, Attitudes and Values, Josey-Bass Co., San Francisco.

ROKEACH M., 1973, The Nature of Human Values, Free Press, New York.

SENIN I.G., 1991, Questionnaire of Terminal Life Values, Yaroslavl (in Russian).

SOBCHIK L.N., 1990, Standardized Multiphasic Method of the Research of Personality, Moscow (in Russian).

WTHITFIELD C.L., 1984, Stress management and spirituality dyuring recovery: a transpersonal approach. Part 1: Becoming, Alcohol.Treat.Qaurt., 1: 3-54.

Gallery

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

Newsletter

Iscriviti per ricevere la newsletter informativa sulle attività della Fondazione MCR