La zanzara Tigre. Monitoraggio 2017

  •  09.06.2017 - 15:08 
  •  Ambiente, Zoologia e Biologia
  • Anche quest’anno osservazione, segnalazione, prevenzione e intervento efficace sono alla base dell’azione della campagna di contenimento della Zanzara Tigre coordinata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto

Dal 2 maggio 2017 sono ripresi i monitoraggi della zanzara tigre (Aedes Albopictus) sul territorio della Vallagarina a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento (Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale).
Quest’anno il monitoraggio della Vallagarina si inserisce in un Network più  ampio su tutto il territorio provinciale con la regia della Fondazione E. Mach.
Nel monitoraggio del territorio Lagarino coordinato dal punto di vista scientifico e tecnico dalla Fondazione MCR sono 10 i comuni coinvolti:  oltre a Rovereto, Aldeno, Ala, Avio, Besenello, Calliano, Isera, Mori, Villa Lagarina, Volano .
Una strategia di controllo territoriale capillare grazie anche alla collaborazione di tutti i comuni coinvolti e del SOVA che ha garantito, negli anni, il miglior presidio del problema, in quanto consente di mirare al meglio interventi e trattamenti.
Sin dal 1997, ben prima che il fenomeno fosse considerato una questione di interesse sanitario e quindi affrontato a livello di sanità  pubblica, il Museo della Città  di Rovereto svolge un’azione sociale importante raccogliendo dati e aggiornandoli in un data base aperto disponibile online attraverso un sito dedicato, prezioso per orientare le azioni di tutta la comunità , informando la popolazione ed educandola a comportamenti virtuosi.


Attività di monitoraggio 2017: conferme e novità 
- 10 Comuni aderenti
- 11 giovani operatori e vari operai comunali coinvolti nella manutenzione settimanale delle
ovitrappole, nella raccolta delle astine e nella loro puntuale consegna al museo
- controllo settimanale e dati consultabili on line
- Oltre 250 ovitrappole,  con arricchimento della rete di controllo, dove necessario
- primo posizionamento 2 maggio 2017  (primo controllo 7 maggio 2017)
- chiusura monitoraggio a fine ottobre 2017; almeno per Rovereto fino ad esaurimento
infestazione
- 3 trappole per adulti, attive dal 15 aprile 2017
- 4 persone dal SOVA . Per il 2017 il SOVA ha previsto la messa a disposizione di personale (4
persone) direttamente alla Fondazione MCR
- conferenze per la popolazione e attività  didattica per le scuole
- Aggiornamento della banca dati e del sito dedicato zanzara.fondazionemcr.it/
informazione della popolazione con un’attività  porta a porta  (partendo dalle zone più  critiche) con sottoposizione di un semplice questionario per comprendere livello di sensibilizzazione, conoscenza e consapevolezza (nei confronti problema - anche sanitario - rappresentato dalla zanzara tigre, delle attività  messe in campo dall’ente pubblico e dei comportamenti virtuosi richiesti al privato) e contestuale consegna di un pieghevole di supporto
- trattamento periodico antilarvale con formulato granulare biologico  per ottimizzare il numero di trattamenti, e di conseguenza i costi, oltre a ridurre l’impatto sull’ambiente acquatico. Questa scelta è  stata fatta anche a seguito degli esiti positivi delle verifiche di efficacia del prodotto biologico utilizzato nella stagione 2016 nel Comune di Aldeno.
 Obiettivo principale dell’azione  è  di verificare nelle aree a rischio del territorio la presenza di  Aedes albopictus  (Skuse). Ci si propone di seguire in tempo reale la dinamica di popolazione della zanzara nei suoi aspetti spaziali e temporali al fine di poter adottare in tempo utile provvedimenti e interventi di controllo, per tentare di impedire alla popolazione della zanzara di raggiungere densità  che rendano possibile un'ulteriore diffusione sul territorio urbano (per esempio banalmente trasportata in macchina durante gli spostamenti delle persone).
Ulteriore scopo è  quello di  mantenere l'intensità  dell'infestazione a un livello di disturbo accettabile  dai cittadini e tale da ridurre al minimo i rischi sanitari e la molestia ambientale. La zanzara tigre punge di giorno e quindi se ne risente particolarmente nella frequentazione degli spazi all’aperto nelle stagioni primaverile ed estiva, sia pubblici (parchi, cortili delle scuole) che privati (cortili, giardini e campi) . Mirando gli interventi alle zone dove sono effettivamente più  necessari, li rende più  efficaci.


Il primo focolaio di  Aedes albopictus  (zanzara tigre) fu scoperto nella zona industriale di Rovereto agli inizi degli anni Novanta , e il Comune, attraverso il Museo Civico, si è  proposto di individuare precocemente una eventuale estensione dell'infestazione e di seguirne in tempo reale l'evoluzione, allo scopo di adottare tempestivamente efficaci provvedimenti di lotta alla zanzara. Il monitoraggio è  iniziato nel 1997 su un reticolo di ovitrappole. Le ovitrappole sono contenitori dotati di alcune precise caratteristiche, in grado di attrarre le zanzare e indurle a deporre le uova al loro interno: sono di colore nero lucido, contengono un supporto di legno e una determinata quantità  d'acqua (anche grazie a un sistema di "troppopieno"). A intervalli settimanali, il supporto viene rimosso e viene controllato al microscopio da un ricercatore della Fondazione Museo Civico, per rintracciare la presenza di uova. Se sono individuate le uova, l'ovitrappola viene considerata positiva, e la zona quindi viene ritenuta infestata. Vengono registrate e rientrano pertanto nelle statistiche sia la positività , sia il numero di uova accertate.
Le trappole sono controllate settimanalmente da ragazzi incaricati dalle varie amministrazioni comunali; l'intenzione è  quella di rendere partecipe tutta la popolazione, a partire dai più  giovani, nel prevenire la diffusione del fastidioso insetto.
Gli incaricati  monitorano le ovitrappole posizionate sul territorio, estraendone il materiale necessario per le analisi e la raccolta dei dati.


Un’azione congiunta tra pubblico e privato, tra istituzioni e cittadini
Al di là  del monitoraggio il progetto prevede anche la promozione di azioni di contenimento e trattamento volte ad arginare il fenomeno, oltre a numerosi momenti di sensibilizzazione della popolazione, con vademecum sui comportamenti che andrebbero adottati per evitare di creare involontariamente l’habitat ideale per la zanzara. Da due anni inoltre, l’evoluzione del fenomeno è  mappata e diffusa sulle pagine di un sito web integralmente dedicato alla zanzara tigre e al progetto di monitoraggio, completo di webgis e news sulle ultime evoluzioni.
zanzara.fondazionemcr.it/
La relazione con il privato rimane un fattore di primaria importanza: gli sforzi dell’ente pubblico non sono sufficienti a ridurre l’infestazione sotto i livelli di sopportabilità . Si raccomanda dunque l’intervento – quanto più  organico e sistematico - di singoli cittadini e comunità  nelle aree di propria competenza.
La zanzara depone le uova in piccoli ristagni di acqua, quindi sono da evitarsi tutte le possibili raccolte dovute a sottovasi, contenitori lasciati all’aperto, bidoni di acqua nei campi, vasi di fiori pieni di acqua nei cimiteri etc.
Nelle aree più  problematiche, dove si evidenzieranno infestazioni significative a seguito del monitoraggio, si interverrà  con trattamenti aerei specifici rivolti ai soggetti adulti di Aedes.  I privati potranno effettuare prevenzione anche attraverso trattamenti antilarvali laddove non sia possibile svuotare l’acqua almeno una volta a settimana o proteggere la bocca del tombino o del secchio con una rete a maglia fine a guisa di zanzariera.


Il rischio sanitario
Questo (il controllo entomologico e l’azione di contenimento della diffusione) è  importante anche per la prevenzione del rischio sanitario. La zanzara tigre è  vettore di importanti malattie, quali la febbre emorragica e alcuni tipi di encefaliti, e anche se in Italia il rischio è  molto ridotto, non si può  tuttavia escludere del tutto. Si sono già  verificati negli anni passati casi di epidemie che si sono potute arginare grazie al tempestivo intervento delle strutture sanitarie debitamente informate del problema. Ridurre il più  possibile la presenza della zanzara con comportamenti adeguati sia da parte del pubblico che del privato è  quindi di fondamentale importanza, sia per limitare i fastidi che i rischi sanitari.


La APP Fondazione MuseoCivicoRovereto. L’importanza di essere civico: SOS Zanzara Tigre
E’ possibile scaricare anche una APP messa a punto dalla Fondazione Museo Civico e disponibile per cellulari, che consente di essere parte attiva della ricerca, sia per le segnalazioni di focolai (SOS zanzara, in caso di densità  elevate dell’insetto in zone non monitorate), sia per il vero e proprio monitoraggio, con kit riservati ai privati che si dovranno attraverso la stessa APP relazionare con gli esperti del Museo. Un modo per rimarcare anche il valore civico e comune dell’azione di prevenzione.


Un riassunto del  monitoraggio per la stagione 2016
Il territorio compreso nei dieci Comuni coinvolti e coperto dalle 252 ovitrappole utilizzate si estendeva per 42 km2   , con un raggio di azione di ciascuna ovitrappola di 300 m. Considerando l'altitudine, si va da una quota minima  di 140 m. slm. del fondovalle, fino alla quota massima di 940 m. slm. delle frazioni sui versanti montani. Tredici s ono stati i giovani operatori e  vari operai comunali  coinvolti nella manutenzione settimanale delle ovitrappole, nella raccolta dei supporti di legno e nella loro puntuale consegna alla Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Il periodo di monitoraggio è  andato da maggio a ottobre, per un totale di 24 settimane di controllo nei Comuni di Ala, Avio, Isera, Mori, Villa Lagarina e Volano, 26 settimane nei Comuni di Aldeno, Besenello, Calliano e Rovereto. Sono state posizionate a Rovereto anche tre trappole per adulti in altrettanti siti sensibili, con rilievi quindicinali. In quattro siti critici del Comune di Rovereto, inoltre, il controllo non si è  interrotto durante l'inverno per monitorare l'esatta ripresa dell'infestazione.
Nel 2016, il 99.21 % delle ovitrappole è  risultato positivo almeno una volta. Sono state contate in totale 148.361 uova. Ogni ovitrappola risultata positiva ha avuto, in media, a fine stagione, un numero totale di uova maggiore di 590, mentre maggiore di 550 è  il numero di uova contato in occasione del controllo settimanale per singola stazione positiva.

 

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

Newsletter

Iscriviti per ricevere la newsletter informativa sulle attività della Fondazione MCR