Domani, martedì 18 maggio, per le pillole di scienza della Fondazione Museo CIvico, si parla di CIMICE ASIATICA e del rilascio in Trentino del suo antagonista naturale, la VESPA SAMURAI

E' uno scontro "epico" dalle sfumature orientali, ma avviene nei nostri campi, e i protagonisti sono insetti, i primi purtroppo ormai notissimi ad agricoltori e persone comuni, le cimici asiatiche che hanno invaso da qualche anno le nostre regioni, gli altri invece decisamente meno noti e che,a causa del nome, stanno provocando un allarme in realtà ingiustificato, le vespe samurai.

L’entomologo Filippo Maria Buzzetti della Fondazione Museo Civico di Rovereto, nella pillola di scienza disponibile da domani sul sito web, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione MCR ci parla della cimice asiatica (Halyomorpha halys), insetto dannosissimo per le colture ortofrutticole, in quanto rende i prodotti non commerciabili e spesso non consumabili, e che finora ha avuto un’enorme espansione in Europa e anche in Italia dal 2012, avendo trovato condizioni climatiche favorevoli e non avendo praticamente predatori. Finora.

Perché nella pillola di scienza si parla anche della collaborazione tra la Fondazione Edmund Mach e la Fondazione Museo civico per il controllo di questa specie e soprattutto delle strategie per combattere questo insetto, come l'utilizzo anche in Trentino della minuscola vespa samurai (Trissolcus japonicus), lunga circa 2 mm, antagonista naturale delle cimici in quanto specializzata nel nutrirsi delle loro uova. A dispetto del suo nome, la vespa samurai non è da confondere per via del nome con la vespa velutina, sempre di origine asiatica, anch'essa giunta in Italia negli ultimi anni ma pericolosa per l’uomo.