Storico dei progetti

Storico dei progetti


L'avvio della valorizzazione degli archivi di Paolo Orsi e Federico Halbherr
Una collaborazione interistituzionale per analizzare e divulgare la vita e le opere degli illustri cittadini roveretani Paolo Orsi e Federico Halbherr

In occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita dell'archeologo Paolo Orsi, avvenuta a Rovereto nel 1859, il Museo della sua città, in collaborazione con con l'Accademia Roveretana degli Agiati, ha organizzato presso Palazzo Alberti la mostra "Orsi, Halbherr, Gerola. L'archeologia italiana nel Mediterraneo" (2 ottobre 2009 - 30 ottobre 2010). L'esposizione era dedicata all'opera di Orsi e di altre due fondamentali figure di studiosi di storia e archeologia di origine roveretana, quella di Federico Halbherr e di Giuseppe Gerola. 

Leggi > La mostra "Orsi, Halbherr, Gerola. L'archeologia italiana nel Mediterraneo"

L'evento ha costituito un prezioso momento di incontro tra ricercatori da anni impegnati nell'analisi della figura e dell'opera dei tre archeologi e un punto di partenza per uno studio esaustivo - finalizzato alla divulgazione - degli archivi di Paolo Orsi e Federico Halbherr, conservati presso le istituzioni roveretane. Si sentiva la mancanza di un progetto organico che prevedesse la documentazione e lo studio complessivo del materiale degli archivi di Orsi e Halbherr, un lavoro non solo di studio, ma anche di divulgazione del materiale fotografico e documentario appartenente al Museo Civico (oggi Fondazione), alla Biblioteca Civica e all'Accademia degli Agiati. È nato quindi un primo sito web, con l'obiettivo condiviso di acquisire e pubblicare in formato digitale tutto il materiale fotografico e cartaceo, edito e inedito, procedendo poi all'identificazione dei soggetti fotografici, alla trascrizione dei documenti autografi, all'analisi e commento del contenuto di lettere e manoscritti e alla creazione di una raccolta bibliografica. 


La corrispondenza inedita di Paolo Orsi e la creazione della piattaforma "Le eredità di Paolo Orsi"

Nel 2013 la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha acquisito 57 faldoni contenenti la corrispondenza privata dell'archeologo, circa 8000 lettere cedute all'ente dagli attuali discendenti di Paolo Orsi, che si riteneva finora dispersa. Si tratta di parte della corrispondenza ricevuta dall'archeologo roveretano fra il 1881 e il 1932. Nel 2015 è iniziato un lavoro di schedatura, inventariazione e pubblicazione dell'epistolario inedito di Paolo Orsi, migliaia di nuove lettere inedite che aggiornano e arricchiscono gli archivi online visibili da questo portale tematico.

Al progetto si è unito il Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi di Siracusa, di cui l'archeologo fu direttore: le lettere del museo roveretano, schedate e visibili on line, possono essere messe in relazione con le 12000 lettere conservate presso il museo di Siracusa. I due musei intendono unire i rispettivi archivi epistolari, relativi alla corrispondenza di Paolo Orsi, in un unico database virtuale disponibile e consultabile da tutti tramite il sito web della Fondazione MCR. 

LeggiRovereto e Siracusa insieme nel nome di Paolo Orsi


I progetti di ricerca che hanno permesso la realizzazione di questo archivio sono stati sostenuti e finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

2009-2010
Ordinamento, valorizzazione, divulgazione degli archivi Halbherr-Orsi dell'Accademia degli Agiati, del Museo Civico e della Biblioteca Civica di Rovereto

2015-2017
Schedatura, inventariazione e pubblicazione dell'epistolario inedito di Paolo Orsi

2019-2021
Paolo Orsi, una storia trentina tra archivi e immagini. Riordino, pubblicazione e valorizzazione dell'epistolario inedito e dell'archivio Orsi della Fondazione Museo Civico di Rovereto

2022-2024
Rovereto - Siracusa: l'epistolario inedito di Paolo Orsi

Gli interventi di riordino e valorizzazione dell'Epistolario di Paolo Orsi sono compresi nella lista di ArtBonus, che consente agevolazioni fiscali a chi effettua erogazioni liberali a favore della cultura. 

 
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