foto di Roberto Scherini

Con la donazione Fontana, le collezioni entomologiche della Fondazione Museo Civico di Rovereto divengono fra le più grandi d’Italia

  • Grazie all’acquisizione della collezione donata dall’entomologo Paolo Fontana, il museo roveretano è punto di riferimento internazionale per gli studi entomologici e in particolare ortotterologici (Cavallette, Grilli, Forbicine, Blatte e Mantidi)

Eccezionale acquisizione per la collezione Entomologica della Fondazione Museo Civico di Rovereto: Paolo Fontana, ricercatore ed entomologo di fama internazionale, ha donato al Museo la sua collezione di Ortotteroidei (Cavallette, Grilli, Forbicine, Blatte e Mantidi).

La preziosa collezione scientifica è stata costituita da Fontana con materiali raccolti in ben 30 anni di ricerca in tutta Europa, nel Caucaso e in Centro America, per un totale di 25000 esemplari. La collezione comprende inoltre centinaia di “tipi”. Col termine “tipo” si intende in biologia l’esemplare su cui lo scienziato ha scoperto e descritto una nuova entità (specie, genere, etc.) prima sconosciuta alla scienza

Fontana ha descritto fino ad oggi, anche in collaborazione con altri specialisti, 88 nuovi taxa: 61 nuove specie e 14 nuovi generi di Orthoptera, 1 nuove specie di Mantodea, 3 nuove specie di Phasmatodea, 2 nuove specie di Embiidina, 4 nuove specie di Hemiptera Coccoidea e 4 nuove specie di Acari Eriophyoidea.

La recentissima donazione di Paolo Fontana si aggiunge all’acquisizione, effettuata dalla Fondazione Museo Civico nel 2016, della collezione di Ortotteroidei e la relativa biblioteca scientifica di un altro illustre entomologo roveretano: Antonio Galvagni. Questa collezione contiene circa 30000 esemplari, di cui 441 “tipi” di Ortotteri, ed è tuttora in fase di studio.

Basta un rapido conto per capire che nel giro di un paio di anni le collezioni entomologiche del Museo Civico di Rovereto si sono arricchite di più di 50000 esemplari, numero che rende la collezione di Ortotteroidei del Museo di Rovereto la più grande d’Italia.

Gli ortotteri, raccolti in luoghi e periodi diversi, rappresentano degli interessanti bio-indicatori che consentono ai ricercatori di valutare, attraverso la loro diffusione e distribuzione, le condizioni ambientali e climatiche e i relativi cambiamenti nel corso del tempo, oltre alle capacità adattative delle diverse specie.

Ma non si tratta solo di quantità nella collezione, bensì anche di qualità. Infatti il valore di una collezione entomologica, sebbene mai quantificabile monetariamente, è scientificamente determinato principalmente dai seguenti fattori: la presenza di “tipi”, il numero di specie, la provenienza geografica degli esemplari, il periodo di raccolta, lo stato di conservazione. Tutte caratteristiche ottimamente rappresentate dalle collezioni roveretane.

Nel dettaglio, la collezione Fontana contiene 490 “tipi”, pertanto unita a quella di Galvagni porta a quasi 1000 i “tipi” di Ortotteroidei presenti in Museo. Il numero di specie è 528 nella collezione Galvagni, 1619 nella collezione Fontana, portando a 2147 le specie di Ortotteroidei conservate nella collezione entomologica del Museo. La collezione Galvagni copre l’Italia e tutta l’area mediterranea, quella Fontana riguarda l’area Paleartica (Europa e Asia), il bacino del Mediterraneo e il Centro America (a cavallo fra le regioni Neartica e Neotropicale). Il periodo di raccolta è principalmente dalla seconda metà del ‘900 ma sono presenti anche esemplari storici. Infine lo stato di conservazione delle collezioni (quasi esclusivamente esemplari spillati in scatole entomologiche) è ottimo e costantemente controllato dal personale del Museo.

Tutte queste caratteristiche fanno del Museo Civico di Rovereto un rinnovato punto di riferimento per gli studi entomologici e in particolare ortotterologici non solo a livello italiano ma anche internazionale. A conferma di ciò, studiosi esteri stanno già prendendo contatti con la sezione Zoologia per pianificare visite e ricerche congiunte; per tale occasione si sta organizzando un workshop internazionale sulla biodiversità degli Ortotteri per ottobre 2018 con relatori italiani e stranieri.

La tradizione entomologica al Museo Civico di Rovereto affonda le sue radici fin dai tempi immediatamente successivi alla fondazione del Museo stesso. Basti pensare che l’eminente entomologo Livio Tamanini è stato direttore del Museo ed ha pubblicato articoli scientifici che sono tuttora indispensabili per lo studio della fauna europea e mediterranea in particolare. Inoltre la sua collezione entomologica contiene molto materiale “tipico” (che tuttora attrae studiosi anche stranieri (nel 2017 il Museo ha ospitato il 1st Informal Waterbuggologist Meeting con studiosi da Olanda, Cina e Italia riunitisi qui proprio per esaminare alcuni “tipi”).

Barbitistes alpinus

Barbitistes alpinus - Foto di Roberto Scherini
 

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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