Protagonisti

I protagonisti della 27a Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico

Cinzia Dal Maso
Giornalista e scrittrice, ama indagare le storie antiche per capire il presente, e frequentare le memorie dei luoghi. Scrive su temi di archeologia, comunicazione dei beni culturali, uso contemporaneo del passato, turismo culturale per i quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore, e per diverse riviste italiane e straniere. Dirige Archeostorie. Journal of Public Archaeology (www.archeostoriejpa.eu) che, assieme all'omonimo Magazine www.archeostorie.it, propone una visione della ricerca del nostro passato come servizio a beneficio della società.

 

Daniele Jalla
Daniele JallaStorico di formazione, dopo aver lavorato presso l'Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte dal 1980 al 1994, dal 1994 al 2012 ha diretto i Musei civici e i Servizi museali della Città di Torino. Dal 2008 è docente a contratto di museologia presso la Scuola di specializzazione in beni demoetnoantropogici dell'Università degli Studi di Perugia, dopo aver insegnato museografia, legislazione dei beni culturali, gestione dei musei e delle organizzazioni culturali in diversi Atenei italiani dal 1999. Nella sua attività di ricerca si è interessato in particolare di storia orale, di storia della deportazione, di museologia e museografia, di Alpi e di storia valdese. Sull'insieme di questi argomenti ha pubblicato tra saggi, articoli e volumi più di 150 titoli. Ha ideato o partecipato alla concezione e realizzazione del Museo della Frutta di Torino, del Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra e dei Diritti e delle Libertà di Torino, del Museo delle Alpi e del Museo delle Frontiere e Fortificazioni Alpine del Forte di Bard. Presidente di ICOM Italia da 2004 al 2010, ha fatto parte del Board internazionale di ICOM dal 2010 al 2013, tornando a presiedere il Comitato nazionale italiano dal 2014 al 2016. Dal 2014 è presidente della Fondazione Guelpa di Ivrea e, dal 2008, fa parte del Seggio della Società di Studi Valdesi. Iscritto all'Ordine dei pubblicisti dal 1992, ha collaborato con numerose testate. Dal 2013 fa parte del Conseil Scientiphique de «L'Alpe ».

 

Damiano Marchi
Damiano MarchiDamiano Marchi è professore associato di Antropologia nel dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa. Dal 2004 al 2010 è stato visiting assistant professor alla Duke University negli Stati Uniti e dal 2011 al 2012 post-doctoral fellow alla University of the Witwatersrand in Sudafrica. Dal 2012 al 2015 è stato ricercatore nel dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa. L'attività di ricerca del prof. Marchi è incentrata sulla morfologia funzionale e la biomeccanica dei primati e dell'uomo con lo scopo di creare modelli che sono utilizzati per comprendere le dinamiche locomotorie degli ominini fossili. Dal 2014 è parte del team internazionale di ricercatori che hanno descritto la nuova specie fossile Homo naledi. Marchi ha pubblicato decine di articoli in riviste scientifiche di settore, nel 2014 un libro sulla locomozione dal titolo "Reconstructung mobility. Environmental, behavioral, and morphological determinants" e nel 2016 un libro sulla scoperta di Homo naledi dal titolo "Il mistero di Homo naledi. Chi era e come viveva il nostro lontano cugino africano: storia di una scopera rivoluzionaria."

 

Franco Marzatico
Franco MarzaticoÈ a capo della Soprintendenza dei Beni Culturali della Provincia di Trento. Nato a Trento nel 1959, laurea a pieni voti in lettere ad indirizzo Classico all'Università di Bologna con tesi in paletnologia nel 1983, si è perfezionato in archeologia ed ha frequentato corsi di management culturale alla Bocconi di Milano. La sua carriera nell'ambito culturale è iniziata all'età di soli 14 anni, quando si è messo a disposizione per lavorare come volontario agli scavi delle Palafitte di Fiavé. Dal 1995 al 2014 è stato direttore del Castello del Buonconsiglio, ha pubblicato numerosi articoli specialistici e cataloghi, spesso è relatore o moderatore in convegni, e cura relazioni con università e musei internazionali.

 

Fabio Martini Sarti
Fabio Martini SartiLaureatosi con Paolo Graziosi nel 1971, è attualmente professore ordinario di Paletnologia presso l'Università di Firenze e coordinatore della sezione di Archeologia di quella Università. E' direttore del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, membro di istituzioni e accademie. I principali filoni di interesse riguardano l'archeologia delle origini nei suoi aspetti storico-culturali più ampi, dalle produzioni alle manifestazioni simboliche. Specialista delle Paleolitico italiano, è autore di monografie e studi che riguardano principalmente il più antico popolamento umano dell'Italia centro-meridionale e delle isole, l'arte preistorica e il rito funerario. Conduce scavi e coordina ricerche in Italia centro-meridionale e in Africa orientale.

 

Valentino Nizzo
Valentino NizzoSi è laureato con lode presso l'Università di Roma "La Sapienza" nel 2000, dove nel 2007 ha conseguito la specializzazione e il PhD in Archeologia. Ha conseguito il post-dottorato in "Archeologia globale e memoria del passato" presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze pubblicandone i risultati nel volume: Archeologia e antropologia della morte: storia di un'idea (Bari 2015). Dal 2010 è funzionario archeologo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, prestando servizio prima (2010-2015) presso la Soprintendenza Archeologia dell'Emilia Romagna con sede a Ferrara e, attualmente, presso la Direzione generale Musei a Roma, dove è responsabile della comunicazione, promozione e accessibilità culturale del sistema museale nazionale. Dal 2013 è membro del comitato scientifico del mensile archeologico Forma Urbis e della Fondazione Dià Cultura cui si deve l'evento annuale Romarché per cui ha ideato e diretto la serie di convegni di Antropologia e Archeologia a confronto. Ha all'attivo un centinaio di pubblicazioni, tra cui tre monografie. I suoi interessi si incentrano sulle problematiche storiche, artistiche e della cultura materiale delle civiltà etrusco-italiche, sulla prima colonizzazione greca, sul confronto tra archeologia e antropologia, oltre che, in generale, sui più vasti temi dell'ideologia funeraria, della storia dell'archeologia e sui meccanismi e i valori sociologici della comunicazione archeologica.

 

Giuseppe Orefici
Giuseppe OreficiArchitetto e archeologo, Direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Archeologiche Precolombiane di Brescia, Italia. Dal 1977 dirige campagne di investigazioni archeologiche in Perú e nel continente americano. Nel 1982 intraprende un programma di scavi sistematici nell'area di Nasca, Regione di Ica, Perú, come Direttore della Missione Archeologica Italiana "Proyecto Nasca", avvallata da un accordo con il Ministerio de Cultura del Perú. Le ricerche, tuttora in corso, si concentrano principalmente nel centro cerimoniale di Cahuachi, sede del potere teocratico della cultura Paracas-Nasca, la cui estensione copre una superficie di circa 24 km². Dal 2002, con il cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, dà inizio a estesi interventi di conservazione e valorizzazione del sito. Ha diretto vari progetti archeologici anche in Messico, Isola di Pasqua (Cile), Brasile e Bolivia. È fondatore e direttore del Museo Didáctico Antonini a Nasca, in cui sono esposti i principali reperti degli scavi realizzati nel territorio e dove opera anche la filiale peruviana del CISRAP. Ha tenuto corsi in varie università europee, partecipato a numerosi congressi internazionali, curato importanti mostre su temi precolombiani, pubblicato varie monografie e studi sulla cultura Nasca e Rapa Nui.

 

Massimo Osanna
Massimo OsannaArcheologo, Direttore Generale della Soprintendenza Pompei dal 2016, già Soprintendente archeologo della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia dal 2014. Dal 2016 è Professore Ordinario di Archeologia classica presso l'Università degli Studi di Napoli – Federico II e già Professore di Archeologia classica da marzo 2014, nonché direttore della Scuola di Specializzazione in beni archeologici dell'Università degli Studi della Basilicata (Matera). E' stato Soprintendente per i Beni archeologici della Basilicata, Directeur d'étude en l' École Pratique des Hautes Etudes di Paris, Professore di Archeologia classica presso l'Archäologisches Institut dell‘Università di Heidelberg, visiting Professor all' École Normale Supérieure di Parigi. Ha diretto numerosi progetti di archeologia in Italia (Torre di Satriano, Ascoli Satriano, Pantelleria, Taureana di Palmi, Gabii) e all'estero (Alesia). E' autore di numerose pubblicazioni scientifiche con monografie, volumi a più mani, edizioni definitive di scavi archeologici, è curatore di cataloghi, saggi su riviste, atti di convegni, volumi collettanei.

 

Silvia Romani
Silvia RomaniInsegna Mitologia classica e Lingua greca all'Università di Torino.
Si è occupata di teatro antico, in particolare di Aristofane e del travestimento teatrale. Ha pubblicato le Opere e giorni di Esiodo (Mondadori) e molti contributi sugli Inni omerici. Ha lavorato sulla mitologia minoica, con un interesse speciale per la figura di Arianna alla quale ha dedicato un saggio pubblicato nel 2015 (Il mito di Arianna, Einaudi); ha scritto alcune monografie e saggi su aspetti diversi del rito e del mito classico. È autrice di libri per ragazzi (Iliade, Odissea, I Miti antichi, DeAgostini).

 

Francesco Tiradritti
Francesco TiradrittiNasce a Montepulciano il 17 agosto 1961. E' egittologo e giornalista pubblicista. Insegna Egittologia e Archeologia e Storia dell'Arte Mussulmana presso l'Università degli Studi "Kore" di Enna. Ha insegnato egittologia a Napoli e a Foggia ed è stato docente Erasmus a Lubiana (Slovenia). Nel 2004-2005 ha ottenuto la cattedra di eccellenza in Storia dell'Arte "Dorothy K. Hohenberg" presso l'Università di Memphis (Tennessee) e nel 2008-2009 ha insegnato Archeologia e Storia dell'Arte dell'Egitto faraonico presso il Master di Egittologia di II livello dell'Università di Torino. Nel 2013 ha vinto una borsa di ricerca presso il Getty Research Institute di Los Angeles. Dirige dal 1995 la Missione Archeologica Italiana a Luxor, attiva presso il complesso funerario di Harwa e Akhimenru. Ha compiuto scavi in Italia, Sudan e in Egitto, dove è presente continuativamente dal 1988. Ha lavorato tredici anni come consulente presso la collezione egizia delle Civiche Raccolte Archeologiche di Milano. Ha fatto parte della commissione per lo studio del piano di pre-fattibilità del Nuovo Museo di Giza e per il progetto di rinnovamento del Museo Egizio di Torino. Ha collaborato e organizzato più di venti eventi espositivi a carattere egittologico in Italia e all'estero (Egitto, Spagna, Slovenia, Svizzera e Ungheria). È autore di libri tradotti in numerose lingue e di oltre cento articoli scientifici e ha compilato la maggior parte delle voci sull'Egitto e sul Sudan per l'aggiornamento del 1994 dell'Enciclopedia dell'Arte Antica. Scrive regolarmente per Il Giornale dell'Arte e collabora di frequente con Archeologia Viva. Suoi articoli sono stati pubblicati anche dal Sole 24 Ore e la Stampa.

 

Anna Maria Visser
Anna Maria VisserE' archeologa e museologa. Lavora all'Università di Ferrara, come docente a contratto di Studi Museali e come condirettore del master MuSeC (Economia e Management dei Musei e dei Servizi Museali), mettendo a frutto la sua precedente esperienza, maturata con la direzione dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara. Nominata nel comitato tecnico scientifico per le "Belle Arti" del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dove svolge il ruolo di Vicepresidente. Attiva nell'associazionismo museale, é Past President dell'ANMLI (Associazione Nazionale dei Musei di Enti Locali e Istituzionali), é Coordinatrice della Commissione Personale, Formazione e Aggiornamento di ICOM Italia (International Council of Museums) e in occasione della Conferenza internazionale di ICOM a Milano, nel luglio del 2016, viene eletta nel consiglio direttivo internazionale di ICOM ICTOP (International Committe for the Training of Personel).

 
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