Un museo all'aperto

Monte Zugna: un museo all'aperto

Sul monte Zugna esercito italiano ed austro-ungarico si scontrarono per lunghi anni. Ancora oggi rimangono numerosi resti di manufatti militari, molti dei quali sono tornati visibili grazie ad importanti interventi di recupero.

I "RECUPERANTI"
Alla fine della guerra, gran parte dei paesi, delle campagne e dei pascoli della Vallagarina erano distrutti e devastati. Spinti dal bisogno, molti abitanti intrapresero la vita pericolosa dei "recuperanti", dedicandosi a smantellare quanto si trovava sui campi di battaglia e a recuperare il metallo dei proietti esplosi o inesplosi. La vegetazione e il lavoro contribuirono a cancellare quanto restava del conflitto.

Negli ultimi trent'anni un rinnovato interesse per la Grande Guerra ha portato alla riscoperta di quelle tracce. Gli interventi di recupero sono stati realizzati dall'amministrazione pubblica e da associazioni e gruppi di volontari. Oggi questi luoghi sono meta di itinerari escursionistici di diversa difficoltà.

IL "SENTIERO DELLA PACE"
Nel 1986 la Provincia autonoma di Trento promosse la realizzazione del "Sentiero della Pace", 520 km lungo l'antico fronte, dallo Stelvio al basso Trentino fino alla Marmolada. Un tratto del "Sentiero della Pace" sale da Rovereto, attraversa quelle che un tempo erano le prime linee e porta sulla cima del monte Zugna, per poi proseguire verso Passo Buole e il gruppo del Carega. In occasione della realizzazione del sentiero vennero ripristinati i ruderi delle caserme austro-ungariche, che in origine avrebbero dovuto ospitare la guarnigione del costruendo forte.

Sotto la cima del monte Zugna nel 1993 l'A.S.M. di Rovereto ha restaurato l'impianto idrico dei "Vasconi", tuttora utilizzato dal rifugio.
I volontari dell'Associazione dei Tre Paesi - Lizzana, Lizzanella e Marco - hanno ripristinato il cimitero militare italiano di San Giorgio, realizzato da don Annibale Carletti. L'Associazione Memores ha recuperato il cimitero militare italiano del Redentore . Interventi di recupero sono stati realizzati nella zona di Passo Buole a cura del Comune di Ala.

IL "TRICERONE-KOPFSTELLUNG"
Tra il 2009 ed il 2011 la Fondazione Parco Botanico del Cengio Alto, con la collaborazione del Museo Storico Italiano della Guerra e del Museo civico di Rovereto, ha recuperato le prime linee austro-ungariche e italiane del Trincerone-Kopfstellung.

Tra il 2013 ed il 2015 il Comune di Rovereto ha promosso il ripristino dei manufatti militari lungo la strada che da Albaredo sale a Cima Zugna (dal tornante di quota 950 m ai 1865 m della cima) e dei cimiteri militari italiani di S. Barbara e di S. Matteo. Guidati da pannelli illustrativi, si possono attraversare le prime linee di entrambi gli eserciti e la terra di nessuno e comprendere l'organizzazione di questo settore di fronte. Il percorso si sviluppa per circa 11 km e copre un dislivello di poco più di 900 m.

 
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