Il Museo riapre al pubblico
Si riparte il 2 giugno con la mostra "Ci vuole un fiore". In estate attività culturali nuove, tutte proposte all'aperto
Finalmente è ufficiale: la Fondazione Museo Civico riapre le porte al pubblico dal 2 giugno, in contemporanea con tutti gli altri musei della Provincia di Trento che hanno concordato assieme la data per la ripresa delle attività per il pubblico proprio nel giorno della Festa della Repubblica.
"Una data fortemente simbolica per una festa che sarà doppia" commenta Giovanni Laezza, Presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto che prosegue:
"Ci sono stati giorni in cui è sembrato che il Coronavirus, come uno tsunami che si è abbattuto su tutto il nostro modo vivere, fosse riuscito a mettere fuori gioco la cultura, escludendola dalle priorità. Ma la vita culturale è un bene essenziale, nutre la mente che ha bisogno di essere coltivata e valorizzata quanto la salute del corpo, ed è per questo che il Museo non ha mai veramente chiuso".
"Sin dal primo momento di lockdown si è riorganizzato e attivato, potenziando i servizi online e offrendo un grande ventaglio di proposte per i singoli, le famiglie, le scuole, nella cornice di #apertipercultura. La tecnologia e la rete sono state certamente un validissimo aiuto ma non abbiamo mai pensato potessero sostituire l'esperienza in presenza. Quindi il passaggio odierno è davvero emozionante: abbiamo il piacere di poter confermare che siamo pronti a riaprire, e questa volta non solo virtualmente".
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Il Museo è al lavoro già da alcuni giorni per predisporre tutte le misure volte a garantire la massima sicurezza per i lavoratori e i visitatori, in base alle direttive previste a livello nazionale e provinciale, facendo attenzione però a mantenere ambienti accoglienti e rilassanti.
"Dal 2 giugno - chiarisce Alessandra Cattoi, direttora della Fondazione - riaprirà la mostra temporanea "Ci vuole un fiore" dedicata alla botanica e all'ambiente naturale del Trentino con l'aggiunta di un nuovo e gradevole spazio all'aperto, nel giardino del Museo, completamente rinnovato e dove saranno proposte per tutta l'estate molte attività per il pubblico in sostituzione di quelle al chiuso. In un secondo tempo riapriremo anche il Museo della Città e l'area verde al Bosco della Città, seguendo le raccomandazioni generali, che ovviamente condividiamo, ovvero di mantenere una gradualità nella fase di ripresa delle normali attività".
"L'impegno della Fondazione non si ferma qui" chiude Laezza. "Stiamo lavorando ad un'inedita programmazione di eventi estivi tutti all'aperto, iniziative in città e diffuse sul territorio, grazie alla collaborazione di tutte le sezioni del Museo, dall'archeologia, alla zoologia, alla botanica, all'astronomia, alla storia dell'arte. Vogliamo portare il Museo fuori dalle mura dei suoi palazzi e permettere alle persone di scoprire peculiarità ambientali o storico artistiche, valorizzando la visita all'aperto di siti archeologici, giardini botanici, percorsi naturalistici, piazze e vie. Vogliamo trasformare un momento di difficoltà in una grande e nuova possibilità di conoscenza delle nostre ricchezze".
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In foto
Hepatica nobilis
Archivio Fondazione Museo Civico di Rovereto
Filippo Prosser, 2008