Isera - Marano
Nella chiesa di Marano (toponimo prediale in –anum derivante dal gentilizio latino Marius), all'inizio del '900 nell'abbattere il muro dell'abside, in seguito ricostruito, si rinvenne un'ara frammentaria di calcare bianco di età romana delle dimensioni di 85,5 x 45,3 x 35,6 cm, recante un'epigrafe di carattere sacro (SA / CL PARRVSSVM). L'iscrizione, databile al II-III secolo d.C., appare di difficile interpretazione: si tratta infatti sicuramente di una dedica a una divinità da parte di un tal Cl(audius) o C(aius) L(.....) Parrus, ma non è chiara la divinità oggetto della dedica, forse da identificare con Saturno (Rigotti 2007, pp. 114-115 e 271). Il reperto è oggi conservato presso il Museo provinciale d'Arte di Trento.