Isera - arte
Patria del letterato e poeta F. Giuseppe Frisinghelli e del pittore-incisore Giovanni di Dio Galvagni, Isera ubicata su una dolce collina, dal clima mite e protetta dalle montagne, fu luogo privilegiato di residenza della nobiltà locale che vi costruì nel Settecento sontuose dimore. Lungo le contrade il Torcio, Filatori (a ricordo dell'attività della seta), tra "fontanom", terrazzamenti vitati, antiche case addossate, s'affacciano alcuni notevoli esempi di edifici del tardo-barocco, con portali importanti, corti e ballatoi. Palazzo Fedrigotti (già Lichtenstein, ora sede comunale) è un esempio di architettura settecentesca, con un bel scalone decorato da statue raffiguranti le Quattro stagioni, stanze e salone con stucchi, caminetto, stufe in stile Impero e affreschi a monocromo di G. Galvagni (1763-1819), pure autore delle decorazioni nel Palazzo Vannetti e nel Palazzo Galvagni. Interessante è il doppio loggiato di Palazzo Frisinghelli che si apre sul parco.
L'antica chiesa parrocchiale dedicata a S. Vincenzo fu ricostruita nel Seicento da Gian Domenico Visetti e abbellita nel Settecento con stucchi, statue, marmi, stalli del coro in noce, pale d'altare di G.A. Baroni, G.A. Pellegrini, G. Costantini, e l'organo costruito nel 1802 da G. Zavarise. Di rilievo sono anche la chiesetta barocca di S. Barbara, la chiesa di S. Anna nella frazione di Reviano, la chiesa di santi Rocco, Fabiano e Sebastiano nella frazione di Folàs, la chiesa di S. Martino, di origine medievale, ricostruita nel Settecento, e l'interessante chiesa quattrocentesca dei Santi Innocenti nella frazione di Patone. A Castel Corno spiccano i ruderi del Castello. Marano è caratterizzata da edifici con corti, androni, portali, logge, lungo le due vie che portano alla chiesa parrocchiale di S. Pancrazio, ampliata nel 1708 e ancora nel 1909. Sempre a Marano è la Villa costruita nel Settecento dalla famiglia Alberti Poja.