Ronzo-Chienis e la Chiesa di San Michele Arcangelo
ambito ARTE
Il Comune di Ronzo-Chienis era originariamente suddiviso in due borghi distinti e separati dall’antica chiesa di S. Michele Arcangelo, che sorgeva isolata lungo la strada principale. Ronzo - sviluppatosi sulle sorgenti del Rio Gresta e poi verso Sud - si congiunge oggi con l’abitato di Chienis, che scende verso il corso d’acqua in un percorso che si snoda tra interessanti edifici rurali, dal lavatoio alla sorgente fino all’antico mulino. L’antica chiesa di S. Michele Arcangelo (oggi sconsacrata), con il bel campanile, rappresenta l’edificio più rilevante. Dipendente dalla pieve di Gardumo fino al 1561, era in origine una cappella ampliata nel XV e XVI secolo, di cui rimane testimonianza nell’elegante protiro rinascimentale, nei frammenti di affreschi, nel fonte battesimale e nella scultura lignea Madonna con il Bambino (ora a Trento al Castello del Buonconsiglio). Nel 1770 fu costruito il nuovo presbiterio con l’altare della bottega di Teodoro Benedetti da Castione, poi trasferito, insieme ad altri arredi, nell’attigua chiesa nuova (consacrata nel 1953). A testimonianza della devozione religiosa rimangono numerosi capitelli, nicchie e chiese votive.
Testo
Paola Pizzamano
Foto
1. Chiesa di San Michele Arcangelo | foto di Paola Pizzamano
2. Interno chiesa | foto di Osvaldo Maffei
3. Mulino | foto di Paola Pizzamano
4. S. Rocco | foto di Paola Pizzamano
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