Destra Adige Lagarina

Nella valletta in cui si trovano le “Giazère” - cavità del terreno con fuoriuscita naturale di aria fredda - il bosco è dominato da conifere, soprattutto abete rosso, ed il sottobosco da mirtillo nero e mirtillo rosso, con molti muschi, soprattutto Hylocomium splendens. L’emissione di aria fredda, che scaturisce ai piedi della frana durante la stagione calda, permette la crescita di alcune specie che sono più abbondanti a quote superiori, e in particolare Rhododendron ferrugineum e R. hirsutum, ma anche Moneses uniflora, Huperzia selago, Saxifraga rotundifolia. Il bosco fitto non permette l’insediamento di specie delle vallette nivali, come si può invece osservare in un sito simile, ma non boscato, posto ai piedi dei ghiaioni sopra Passo Bordala. Il bosco favorisce invece la presenza di numerose briofite (muschi ed epatiche), tra cui Bartramia halleriana e Pleurozium schreberi su rocce e terreno, Lepidozia reptans e Tetraphis pellucida su legno marcescente. E’ importante non lasciare il sentiero, per non correre il rischio di danneggiare con il calpestìo il fragile sottobosco.

Testo
Filippo Prosser

Foto 
1. Hylocomium splendens, muschio frequente nel sottobosco presso le “Giazère” | foto di Filippo Prosser
2. Permanenza di ghiaccio. La cavità è tappezzata di muschi | foto di Filippo Prosser
3. Moneses uniflora, presente presso le “Giazère” | foto di Filippo Prosser
4. Rhododendron ferrugineum: la sua presenza qui è legata alla presenza di aria fredda | foto di Filippo Prosser