Le forme della Val di Gresta

ambito GEOLOGIA

La Val di Gresta colpisce per le morbide forme, glaciali e palustri, comprese fra spalle scoscese: a Ovest la dorsale Stivo-Bondone orlata da imponenti ghiaioni e da materiali di crollo, a Est il Monte Biaena col pendio denudato da un’antica frana. Immaginiamo di tagliare la valle trasversalmente per ricostruire la geometria degli strati rocciosi al di sotto dei campi: la valle risulta impostata su una piega sinclinale (concavità rivolta verso l’alto e rocce più antiche dal centro verso l’esterno) con asse nordest-sudovest, frutto degli sconvolgimenti associati alla formazione delle Alpi. Il nucleo della piega è occupato da rocce marine tra le più recenti del Trentino: si sono qui conservati lembi di arenarie grigio-verdi testimonianza di sedimenti sabbiosi di un mare caldo e ben ossigenato (databili tra l’Oligocene superiore e il Miocene inferiore, cioè da poco meno di 28 milioni a poco più di 20 milioni di anni fa). Queste rocce sono note per l’abbondanza di fossili, come Pecten sp, mollusco bivalve tuttora vivente, ma è anche possibile trovarvi denti di Carcharodon megalodon il più grande squalo mai esistito.

Testo
Fabiana Zandonai

Foto
1. Sezione geologica | Profilo DD modificato, dal Foglio Riva del Garda 080, Carta Geologica d’Italia
2. Vista della Val Di Gresta dal Varagna | foto di Federico Bertolli
3. Vista valle da Sentiero delle Laste | foto di Claudio Raffaelli
4. Fossile Pecten della collezione paleontologica MCR della Val di Gresta | foto di Fabiana Zandonai