Scavi Sant'Andrea

Ricerche archeologiche a Sant'Andrea di Loppio: c'è il libro

  • La curatrice Barbara Maurina presenta la pubblicazione, edita dall'Archaeopress Archaeology di Oxford

Il libro che qui presentiamo*, edito dall’Archaeopress Archaeology di Oxford, costituisce la 105a pubblicazione del Museo Civico di Rovereto e rappresenta l’esito di quindici anni di ricerche archeologiche sull’isola di Sant’Andrea nell’alveo del Lago di Loppio, iniziate nel 1998 e condotte attraverso una lunga serie di campagne di scavo estive. Le indagini nel corso degli anni hanno portato alla scoperta di un contesto archeologico pluristratificato, con testimonianze che vanno dalla preistoria all'età tardoantica, dal medioevo all’epoca della Grande Guerra. Il volume è dedicato ai risultati delle ricerche relative al “castrum”, cioè all’insediamento fortificato di V-VII secolo, di cui sono stati messi in luce ampi tratti sul lato nordest e sud dell’isola. Un secondo volume, la cui pubblicazione è prevista nel prossimo futuro, riguarderà l’area della chiesa di Sant’Andrea, dove le indagini, ancora in corso, verranno concluse nel 2017.

Quindici anni di scavo significano soprattutto molto lavoro sul campo e l’impegno di oltre 150 persone, in gran parte volontarie; tantissimi gli studenti e i tirocinanti, che hanno potuto apprendere i primi rudimenti dell’archeologia stratigrafica in quello che si può considerare un vero e proprio campo scuola. Ma il libro che qui presentiamo è anche il risultato di una stretta e proficua collaborazione tra studiosi e specialisti di diverse discipline appartenenti sia allo staff museale che ad altre istituzioni universitarie e di ricerca.

La prima parte del volume, volta all’inquadramento generale del sito, si apre con un contributo di F. Finotti, M. Canali e A. Tonelli (Il tratto occidentale della valle di Loppio: il paesaggio oggi e nell’antichità) dedicato al paesaggio, alla genesi del lago e dell’isola, ai suoi caratteri geologici, geomorfologici e idrogeologici. Segue l’articolo di F. Prosser e A. Bertolli (Uno sguardo alla flora e alla vegetazione della conca del Lago di Loppio), che esamina il sito dal punto di vista floristico e vegetazionale; C. A. Postinger, infine (Il sito di Loppio nelle fonti documentarie), analizza le notizie archivistiche e le fonti iconografiche relative al lago e alla chiesa di Sant’Andrea.

La seconda parte costituisce la sezione più “tecnica” del libro: dopo un inquadramento della storia delle ricerche (B. Maurina, Le ricerche archeologiche nel sito di Loppio –Sant’Andrea), si passa infatti alla periodizzazione, all’analisi stratigrafica e all’interpretazione del contesto scavato (La periodizzazione; La sequenza stratigrafica: analisi e interpretazione; Edifici e strutture murarie: tipologia, materiali, tecniche costruttive). In chiusura, un contributo di S. Gaio (Quid sint suggrundaria”: la sepoltura infantile a enchytrismos di Loppio – Sant’Andrea) prende in esame il rinvenimento di una sepoltura in anfora di un individuo in età perinatale.

Nella terza parte sono raccolti i contributi sui reperti mobili, che per gli archeologi rappresentano una vera e propria miniera di informazioni. Si tratta di migliaia di manufatti e frammenti di oggetti, appartenenti alle più svariate classi di materiali: Ceramica comune (B. Maurina); Ceramiche fini (A. Ciotola); Ceramica invetriata (B. Maurina); Anfore (B. Maurina); Recipienti in pietra ollare (B. Maurina); Reperti di vetro e pasta vitrea (B. Maurina, C. Pezzato); Reperti metallici (B. Maurina); Monete (D. Calomino); Manufatti in osso (C. Pezzato); Utensili di terracotta (B. Maurina); Prodotti laterizi (L. Gardumi); Manufatti litici (B. Maurina); Pietre dure e semipreziose (B. Maurina, M. Canali, F. Finotti, F. Zandonai); Manufatti in selce (M. Battisti). Accanto alle metodologie di studio più tradizionali, ampio spazio viene attribuito alle indagini di tipo archeometrico: Analisi in sezione sottile di ceramica comune e Analisi in sezione sottile su anfore (C. Capelli, M. Piazza, R. Cabella) Analisi archeometriche su manufatti vitrei (A. Silvestri, A. M. Fioretti, F. Zandonai); Studio dei materiali legati ad attività metallurgiche (I. Angelini, A. M. Fioretti); Perlina anulare di enstatite: caratterizzazione mineralogica e chimica (A. M. Fioretti, I. Angelini, M. Battisti, F. Zandonai). Nell’articolo Il restauro degli oggetti metallici (F. Caillaud) si trattano invece problematiche concernenti la conservazione dei reperti archeologici. Infine, i due contributi dal titolo I resti carpologici (D. Moser) e Indagini archeozoologiche (S. Marconi) affrontano lo studio dei cosiddetti “ecofatti”, ovverosia i reperti naturalistici, che molto ci raccontano sull’economia alimentare antica.

La quarta parte, che conclude il libro, raccoglie alcune riflessioni sulla cronologia, l’articolazione e la funzione dell’insediamento in epoca tardoantica e altomedievale (B. Maurina, L’insediamento fortificato di Sant’Andrea di Loppio: tipologia, funzione, componenti sociali).

La pubblicazione di questo volume si può considerare un indispensabile quanto utile complemento delle iniziative e attività volte alla valorizzazione del sito, che fra il 2010 e il 2013 è stato oggetto di un’importante intervento di conservazione da parte della Provincia autonoma di Trento. Infatti, grazie a uno sforzo congiunto della Soprintendenza per i Beni Culturali e del Servizio Conservazione della Natura, che, con la costante collaborazione del Museo Civico di Rovereto, a cui il sito è stato affidato in gestione, hanno finanziato il restauro delle strutture, la messa in sicurezza dell’area e una installazione pannellistica, il sito è oggi liberamente visitabile dal pubblico. Quale riconoscimento di questa proficua sinergia, la SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) ha inserito Sant’Andrea nella lista dei candidati al premio Riccardo Francovich, destinato alla migliore esperienza di divulgazione e comunicazione dedicata all'archeologia dell'età post-classica. Le votazioni sono aperte anche ai non Soci; fino al 12 febbraio 2017 si può esprimere la propria preferenza con un semplice "click" al seguente sito internet: http://archeologiamedievale.unisi.it/sami/premio-riccardo-francovich-2016

*B. Maurina, Ricerche archeologiche a Sant'Andrea di Loppio (Trento, Italia). Il castrum tardoantico-altomedievale, Archaeopress Archaeology, Oxford, 2016. ISBN 9781784913618.

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