Comunità della Vallagarina e Fondazione Museo Civico di Rovereto insieme per il bene della Valle
Firmato un protocollo che sancisce la collaborazione tra i due enti
ROVERETO 28 FEB 2018 - Monitoraggio della zona industriale, lotta alla zanzara tigre che negli ultimi anni non ha interessato solo la città di Rovereto ma anche i Comuni in alta quota, rete delle riserve che non contempla solo il Parco del Baldo, il Bondone ma va in direzione anche della nuova rete del Pasubio. Sono questi alcuni degli ambiti in cui lavoreranno insieme Comunità della Vallagarina e Fondazione Museo Civico di Rovereto.
I protocolli d'intesa trovano la ragione di esistere quando agiscono per il bene di un territorio. È questo il senso del protocollo firmato ieri alla presenza dei Sindaci lagarini per sancire l'alleanza di azioni comuni tra la Comunità della Vallagarina e la Fondazione Museo Civico di Rovereto. Alla firma erano presenti i due Presidenti: per la Comunità Stefano Bisoffi con la vicepresidente Enrica Zandonai, per la Fondazione Museo Civico il presidente Giovanni Laezza, oltre al direttore f.f. Alessio Bertolli, la responsabile della sezione didattica Michela Canali, e Fabiana Zandonai e Gionata Stancher, rispettivamente responsabili della sezione Scienze della Terra e Zoologia.
Il presidente Bisoffi in apertura di riunione ha ricordato la proficua collaborazione con il Museo avviata ancora nel 2016 quando la Comunità è divenuta socio fondatore della Fondazione Museo Civico, inaugurando una nuova stagione di relazioni tra istituzioni, tra cui i percorsi didattici e museali rivolti alle scuole dell’obbligo e superiori, proiettati a valorizzare il patrimonio storico ambientale della Vallagarina.
Con i Sindaci lagarini si punta all'approfondimento e allo studio di problematiche locali inerenti la salubrità dell’ambiente e il rapporto di questo con l’uomo e, non meno importanti, delle specifiche collaborazioni professionali per interventi di carattere storico-ambientale e per lo sviluppo di attività connesse con l’apicoltura.
Il presidente della Fondazione Museo Civico Giovanni Laezza ha rammentato il valore del museo, a partire dalle sue pregevoli collezioni. Nel Museo sono infatti confluiti, fin dalla sua nascita, i beni pervenuti per lascito o donazione, quelli emersi da scavi, quelli depositati nell’impossibilità di mantenerli in loco, quelli raccolti sul campo o salvati dal degrado o dalla distruzione. Questo intenso rapporto fra territorio e Museo pone la Fondazione nella situazione ideale per lo studio e la valorizzazione del paesaggio culturale lagarino, sia nelle sale museali che come “Museo Diffuso” sul territorio, attrezzando siti di particolare interesse archeologico, geologico, paleontologico, naturalistico. Da anni infatti il Museo non è solo impegnato nella conservazione delle proprie collezioni, ma compie anche ricerche, raccoglie preziosi dati ambientali e produce, acquisisce, elabora e diffonde conoscenze in svariate discipline. Un piano organico di indagini tematiche estese al contesto lagarino e con un focus particolare alle aree protette, potrebbe diventare una straordinaria risorsa per la protezione, la cura, l’interpretazione del paesaggio della Comunità.
Ora Comunità e Fondazione, con un protocollo che ufficializza e dà forza all’azione congiunta, intendono ulteriormente impegnarsi nella prosecuzione di tali collaborazioni e hanno definito nel dettaglio gli ambiti di lavoro in comune che sono: didattica e divulgazione; monitoraggi ambientali; controlli specie esotiche; reti di riserve e pianificazione territoriale.
NEL DETTAGLIO GLI AMBITI DI COLLABORAZIONE
Didattica e divulgazione
La Fondazione MCR è soggetto esperto e titolato a fornire un servizio di alta qualità in termini di contenuti di valorizzazione territoriale proposti e capacità organizzativa, e vanta al suo interno esperti sul territorio lagarino in diverse discipline. La Fondazione MCR e la Comunità potrebbero proporre e promuovere iniziative quali percorsi espositivi sul territorio, incontri, conferenze a tema, laboratori dedicati ai ragazzi, escursioni all’aperto dedicate alla collettività e attività didattiche rivolte alle scuole.
Monitoraggi ambientali
Il Servizio ambiente del comune di Rovereto e la Fondazione MCR, nell’ambito del progetto EMAS, hanno avviato strategie comuni per il monitoraggio della zona industriale di Rovereto. In questa logica di coinvolgimento del cittadino nelle fasi sia di ricerca che di conoscenza delle caratteristiche ambientali del territorio, si potrebbero estendere al territorio della Comunità una serie di indagini ambientali multi temporali. Lo scopo è quello di dare delle risposte alle esigenze del cittadino fornendo un dato conoscitivo e informativo continuo nel tempo sugli aspetti ambientali riferiti alle problematiche riferite alla qualità dell’aria in termini di metalli pesanti e IPA per tramite di licheni (sia in posto che espiantati ed esposti per un opportuno lasso di tempo, delle acque superficiali e di falda e agli odori.
Controlli specie esotiche
La Fondazione MCR si è sempre impegnata nello studio della diffusione di specie esotiche sia vegetali sia della fauna entomologica (es: zanzara tigre), ma anche nella prevenzione e nell'informazione alla cittadinanza, collaborando con gli uffici di numerose amministrazioni comunali preposti alla tutela dell'ambiente. Tale lavoro di monitoraggio potrebbe essere ampliato a tutte le amministrazioni comunali lagarine.
Reti di Riserve
Supporto tecnico scientifico e fornitura di dati per le attività legate alle Reti di Riserve che interessano il territorio lagarino (Parco Naturale locale del Monte Baldo, Rete di Riserve Bondone, costituenda Rete di Riserve Piccole Dolomiti-Pasubio). Ciò permetterebbe di valorizzare e conoscere il territorio, al fine anche di migliorare gli interventi di conservazione e di valorizzazione.
Pianificazione territoriale
Il Piano Territoriale di Comunità (PTC) è lo strumento di pianificazione economico-territoriale di livello sovracomunale, attraverso il quale la Comunità persegue l’obiettivo dello sviluppo sostenibile del territorio. Le attività in tale ambito sono state avviate da tempo con l’approvazione di stralci di Piano e proseguiranno fino al loro completamento. La Fondazione MCR potrebbe offrire una valida collaborazione e supporto nel caso dovessero verificarsi specifiche esigenze di approfondimenti scientifici.
La durata del Protocollo di intesa è stabilita in tre anni dalla data di sottoscrizione.
Patrizia Belli