RAM film festival: tutti i film premiati
Vince il premio del pubblico il film Rai Cultura 'Il patrimonio sommerso. Al documentario iraniano 'Ganj Dareh' il premio Paolo Orsi
Si è conclusa l'edizione 2021 del RAM film festival, che in 5 giorni di proiezioni ha portato sul grande schermo del Teatro Zandonai di Rovereto 62 documentari provenienti da 25 nazioni diverse. I film approfondiscono tematiche riguardanti la ricerca archeologica, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, la storia e le tradizioni di popoli e culture.
Il RAM film festival ha assegnato cinque premi e due menzioni.
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Premi "RAM film festival" e "Paolo Orsi"
Il premio "RAM film Festival" è attribuito dal pubblico in sala, che a ogni proiezione riceve una scheda per votare. Il pubblico del festival ha premiato il film Rai Cultura Il patrimonio sommerso. Un viaggio sul fondo del mare, di Eugenio Farioli Vecchioli e Marta Saviane, un viaggio alla scoperta dello straordinario patrimonio sommerso nei nostri mari, la grande avventura dell'archeologia subacquea, nata in Italia negli anni '50 grazie al pioniere Nino Lamboglia, e che ha trovato in Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente nel 2019, un altro grande interprete.
Il Premio "Paolo Orsi" è invece assegnato ogni due anni da una giuria internazionale. Quest'anno ha vinto il film iraniano Ganj Dareh, di Keyvan Tabatabaie Samimi, che racconta di come alcuni anni fa, un gruppo di archeologi danesi si recò in Iran per lavorare per la prima volta con i colleghi iraniani in uno dei siti "preistorici" più famosi e importanti del Medio Oriente. È stata apprezzata l'ottima ricostruzione di un capitolo importante della storia dell'archeologia, che ha creato un ponte significativo tra Iran, Canada e Danimarca. La giuria ha inoltre dato una menzione speciale al film francese Homo sapiens, les nouvelles origines. Homo sapiens, le nuove origini, che documenta per la prima volta sullo schermo le importanti recenti scoperte su Homo sapiens che hanno rivoluzionato le conoscenze sulla nostra specie.
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"L'Italia si racconta", "Sguardi dal mondo", "Cultura animata"
Anche gli altri tre premi sono assegnate da giurie.
Il Premio "L'Italia si racconta" è andato a Paesaggi del cibo di Michele Trentini e Andrea Colbacchini prodotto da tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, che, prendendo le mosse dall'analisi di un piatto creato da un affermato chef locale, offre un approfondimento su alcune pratiche agroalimentari strettamente legate alla biodiversità del territorio trentino.
Il Premio "Sguardi dal mondo" è andato al film spagnolo Queens of Orango. Le regine di Orango di Raúl Bueno Herrera, che documenta l’antica tradizione matriarcale dell’arcipelago di Bissau che affida alle donne sia la gestione delle risorse economiche sia la funzione spirituale. Interessante notare, come elemento di riflessione in un mondo ancora travolto dalle discriminazioni sessiste, come le donne qui abbiano grandi responsabilità politiche e sociali, oltre a tenere aperto il dialogo con la divinità:
Il Premio "Cultura animata" è stato attribuito al geniale film d'animazione francese Amerigo et le nouveau monde. Amerigo e il nuovo mondo di Luis Briceno e Laurent Crouzeix, preferito anche dalle scuole primarie intervenute la prima mattina del festival, per la straordinaria capacità di affrontare un tema storico controverso, come quello dell'attribuzione del nome al continente americano, attraverso le vicende di Amerigo Vespucci narrate con 'ironia e padronanza delle diverse tecniche di animazione. Menzione speciale all'inglese Weight of Consciousness. Il peso della coscienza di Alemsah Firat, un viaggio dipinto a mano nel grembo di Madre Natura: il film esplora la nascita della coscienza attraverso spazi mitici.
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Menzione CinemAMoRe e Archeoblogger
La menzione speciale CinemAMoRe, attribuita dai rappresentanti dei tre concorsi cinematografici internazionali del Trentino: il RAM film festival, il Trento Film Festival e il Religion Today Filmfestival, è andata a Et si Babel n’était qu’un mythe? E se Babele non fosse che un mito?, film francese di Sandrine Loncke, dove il linguista Florian Lionnet documenta il Lààl, lingua parlata solo in due piccoli villaggi e minacciata di scomparire.
La menzione speciale Archeoblogger è assegnata da una giuria di archeoblogger italiani, che ha scelto lo stesso film premiato dal pubblico, Il patrimonio sommerso. Un viaggio sul fondo del mare, di Eugenio Farioli Vecchioli e Marta Saviane.
La foto di rito dello staff alla fine del festival