World Water Day 2022, un'occasione in più per riflettere su una risorsa sempre più preziosa: l'acqua

World Water Day 2022, un'occasione in più per riflettere su una risorsa sempre più preziosa: l'acqua

La Giornata Mondiale dell'Acqua, celebrata ogni anno il 22 marzo e istituita dall'ONU, ha lo scopo di sottolineare l'importanza dell'acqua potabile come rimarca anche l'obiettivo 6 dell'Agenda 2030. L'acqua non è una risorsa della natura illimitata e per questo va gestita con attenzione, consapevolezza e sostenibilità.

Si legge in 4 minuti: il tempo di un cappuccino!

Science Break

L'Italia è tra i paesi europei più ricchi di risorse idriche. Poco più di un terzo dei 55 miliardi di metri cubi di acqua utilizzabili si trova sottoterra, mentre il resto è distribuito tra fiumi, laghi e falde superficiali.

Science Break

Scatto in Time-lapse di un torrente (foto Francesco Vaona)

Anche grazie a questa disponibilità, il nostro paese può vantare una storia millenaria di gestione delle proprie risorse idriche. La costruzione del primo acquedotto romano, l'acquedotto Appio, risale al 312 a.C. Ad esso sono seguite nei secoli nuove infrastrutture, sempre più complesse e performanti, in grado di trasportare l'acqua da luoghi anche molto distanti, anche grazie a potenti sistemi di pompaggio e a condotte in grado di sopportare pressioni molto elevate.

Anche prima dell'approccio tecnologico sviluppato dagli "ingegneri" della Roma antica, la disponibilità di risorse idriche è sempre stato un fattore di sviluppo, ma solo da qualche anno abbiamo iniziato a renderci conto che non si tratta di una risorsa infinita e che i problemi di siccità che pensavamo limitati a qualche zona del Sud Italia cominciano a essere diffusi su tutto il territorio.

La Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e che si celebra il 22 marzo, è un'ottima occasione per informarsi e aumentare la nostra consapevolezza rispetto ad un tema che ancora fatica ad essere riconosciuto come un'emergenza reale.

Gli sprechi o i cattivi utilizzi, insieme al cambiamento climatico e all'inquinamento, sono tra le cause principali del prosciugamento delle nostre fonti. A fare la parte del leone nella classifica dei consumi sono l'agricoltura e l'allevamento, che assorbono circa il 60% dei consumi idrici totali.

Science Break

Infografica "I Numeri: litri, chilometri e metri cubi" tratta dal Press Kit Utilitalia https://www.utilitalia.it/news-media/press-kit

Sono ancora poco diffuse tecniche moderne di irrigazione dei campi che permetterebbero di ridurre in maniera significativa questa percentuale, come è limitato il ricorso al riuso di acque depurate in agricoltura, soprattutto per compensare periodi siccitosi. Basti pensare che in Italia si trattano e si riusano solo il 2% delle acque reflue.

Anche la vetustà degli acquedotti, che convogliano circa il 15% delle risorse idriche, gioca un ruolo importante: numerose indagini condotte a livello nazionale mostrano una percentuale di perdite dalle reti idriche superiore al 40%.

Science Break

Infografica "Le perdite delle reti" tratta dal Press Kit Utilitalia https://www.utilitalia.it/news-media/press-kit

A questa situazione già critica in termini di disponibilità della risorsa, si unisce una propensione allo spreco di questa preziosa risorsa dovuto al consumo di acqua potabile che posiziona l'Italia al secondo posto in Europa con una media di 419 litri al giorno.

Science Break

Infografica "Gli investimenti nel settore idrico" tratta dal Press Kit Utilitalia https://www.utilitalia.it/news-media/press-kit

L'insieme di scarsezza crescente di risorse, di utilizzi poco accorti e di povertà infrastrutturale ha molteplici impatti sulla nostra vita. Diverse città del sud soffrono di problemi crescenti di disponibilità di acqua potabile, con frequenti razionamenti e necessità di ricorso ad autobotti per approvvigionare la popolazione. Ma anche il Nord Italia, con la progressiva riduzione delle piogge che ha caratterizzato gli ultimi decenni, comincia a temere concretamente il rischio di razionamenti e registra fenomeni preoccupanti come il prosciugamento del Po, con conseguenze negative non sono in termini di disponibilità di acqua per irrigare i terreni circostanti, ma anche per la navigabilità, il turismo e tutte le attività che ruotano intorno al fiume.

Come ci ricorda il recentissimo Rapporto "Climate Change 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità", prodotto dal Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico dell'ONU, l'innalzamento globale delle temperature potrebbe portare a un alto rischio di scarsità di risorse idriche anche nell'Europa centro-occidentale. Un incremento di 2°C porterebbe a uno scenario di scarsità che riguarderebbe più della metà della popolazione europea e anche molte azioni intraprese dai governi non sarebbero sufficienti a mitigare l'impatto di una siccità e aridità dei terreni molto diffuse. E' facile immaginare le conseguenze di tutto ciò anche sulla vita quotidiana, a cominciare dalla scarsità di acqua per le nostre case e al prevedibile aumento dei costi per poterne avere a disposizione in quantità sufficiente 24 ore su 24 anche in aree del paese da sempre abituate ad avere abbondanza di risorse.

Science Break

Infografica "Curiosità: i litri d'acqua che servono per produrre..." tratta dal Press Kit Utilitalia https://www.utilitalia.it/news-media/press-kit

Anche se è sotto gli occhi di tutti che le nostre estati sono sempre più torride e a rischio siccità, che i terreni sono sempre più aridi e che la produzione agricola comincia a mostrare segni di fatica, stentiamo ad accettare la realtà:

l'acqua è più che mai un bene da preservare con adeguate politiche e con opportuni e immediati investimenti infrastrutturali. E forse, più che ogni altra cosa, con un cambiamento del nostro stile di vita.

"Acque sotterranee - rendere visibile l'invisibile" è il tema scelto da UN-Water, organismo in capo alle Nazioni Unite, per l'edizione 2022 della Giornata Mondiale dell'Acqua.

---

a cura di ing. Alessandro Carfì, amministratore delegato Technologies for Water Services, esperto nella gestione delle risorse idriche

science break

 
Scroll to Top