Un "lab-mobile" per il monitoraggio delle polveri sottili a Rovereto

Un "lab-mobile" per il monitoraggio delle polveri sottili a Rovereto

Nel territorio comunale è attiva una postazione mobile che consente di analizzare la qualità dell'aria in zone diverse. La concentrazione di polveri sottili è condizionata dagli eventi meteoclimatici e dalle stagioni. Nel periodo monitorato Rovereto promossa, grazie a valori che rientrano pienamente in quelli indicati dalla normativa.

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Il Comune di Rovereto nell'ambito del progetto europeo di ecogestione per il miglioramento dell'ambiente (EMAS), ha incaricato la Fondazione Museo Civico di Rovereto di svolgere un monitoraggio continuo sulla situazione ambientale, raccogliendo e analizzando dati relativi alle matrici di acqua e di aria (odori e polveri sottili), insieme alle componenti entomologiche e floristiche, come la presenza di zanzara tigre e lo studio delle concentrazioni di metalli accumulati nei licheni.

Dal 2018 la Fondazione Museo Civico di Rovereto, su volontà dell'amministrazione comunale, ha avviato un'attività di monitoraggio delle concentrazioni di polveri sottili atmosferiche in alcune zone del territorio roveretano grazie ad un laboratorio mobile, ossia un furgone appositamente modificato con la strumentazione necessaria per la rilevazione del particolato atmosferico.

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Laboratorio mobile per la rilevazione del particolato atmosferico nel Comune di Rovereto

Una postazione mobile consente di monitorare la qualità dell'aria in varie zone del Comune, frazioni incluse

In città già esisteva la postazione fissa di APPA (l'Agenzia Provinciale per la Protezione dell'Ambiente) dislocata in via Manzoni, che ancora oggi, quotidianamente, rileva le quantità di polveri sottili (PM10 e PM 2,5) che sono presenti nel centro cittadino. Ma una postazione mobile consente di poter arrivare a indagare, verificare, monitorare, anche altre zone del Comune, come le frazioni e le aree della città più o meno distanti dal centro. Tale iniziativa nasce dall'intento di conoscere le caratteristiche della qualità dell'aria (non solo per le polveri sottili ma anche per i metalli pesanti) in posti variamente dislocati sul territorio a seconda delle esigenze.

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Mappa del territorio di Rovereto con indicati i luoghi di stazionamento del laboratorio mobile comunale nel corso del 2021 e quello della centralina di monitoraggio della qualità dell'aria di APPA.

Nel corso di questi ultimi quattro anni, sono state svolte diverse campagne di rilevazione del particolato atmosferico, di solito della durata di poco più di due settimane ciascuna, distribuite in modo da essere collocate tendenzialmente in stagioni e luoghi diversi. In tutti i periodi di misura si sono utilizzati filtri in microfibra di quarzo e nessuna testa di campionamento (es. PM10 o PM 2.5) volendo rilevare la totalità della polvere atmosferica, indicata anche con l'acronimo TSP (Total Suspended Particulate).

La concentrazione di polveri nell'aria è fortemente collegata alle condizioni meteoclimatiche e all'andamento delle stagioni

Come prima osservazione i dati mostrano che le precipitazioni susseguitesi nel corso dei giorni di monitoraggio si sono ripercosse nella concentrazione delle polveri atmosferiche determinandone una sensibile diminuzione, soprattutto quando si sono registrati eventi meteorici intensi. Vi è infatti una dipendenza tra le quantità di polveri sottili atmosferiche e le condizioni meteoclimatiche, condizionate non solo dalla pioggia ma anche dalla direzione e velocità del vento, nonché dalla pressione.

Questo si può notare nei due grafici seguenti che mostrano gli andamenti riferiti alle quantità di particolato in sospensione durante due sessioni di misura a Marco e a Rovereto in relazione con i dati pluviometrici.

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Grafico delle rilevazioni giornaliere delle polveri totali (μg/m3) effettuate dalla strumentazione del Comune di Rovereto in via Vecchio Alveo a Marco a confronto con l'andamento della piovosità espressa in mm tra il 29 luglio e il 13 agosto 2021.

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Grafico delle rilevazioni giornaliere delle polveri totali (μg/m3) effettuate dalla strumentazione del Comune di Rovereto in corso Bettini a Rovereto a confronto con l'andamento della piovosità espressa in mm tra il 16 settembre e il 1 ottobre 2021.

In entrambi i grafici la linea rossa in alto indica la concentrazione di PM10 da non superare secondo la normativa (D.Lgs. 155/2010) sulle 24 h di 50 μg/m3 per la protezione della salute umana. La quantità di PM10 può essere stimata mediamente del 50% in meno (secondo l'EPA) di quanto riportato nel grafico che è riferito invece alla TSP.

Inoltre, come mostrato nel grafico a seguire (l'ordine dei dati nel grafico è basato sulla stagione e non sull'anno di campionamento; da sinistra a destra primavera, estate, autunno e inverno), i dati mostrano come vi sia una tendenza generale per tutti i valori raccolti a una minore concentrazione di polveri tra la primavera, l'estate e il primo autunno con valori medi al di sotto dei 20 μg/m3 (tranne un'unica eccezione estiva a Marco), e ad un aumento nel restante periodo autunnale e invernale, con valori medi che vanno invece ad essere stabilmente al di sopra dei 20 μg/m3.

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In relazione ai luoghi si può osservare come i valori giornalieri medi delle polveri totali (TSP), rilevati complessivamente nelle settimane di controllo, abbiano oscillato attorno ai 19 μg/m3 a Lizzana, attorno ai 20 μg/m3 a Marco e ai 22,5 μg/m3 a Rovereto (ma anche in Corso Bettini, non considerando l'unico dato invernale che è notoriamente il momento più pesante, la media sarebbe di poco meno di 20 μg/m3). 

Come ribadito in precedenza, tali valori riguardano il totale delle polveri atmosferiche (TSP). Dal TSP è possibile sommariamente ricavare il ben più noto PM10 che, secondo l'EPA (United States Environmental Protection Agency) può essere stimato attorno al 50% in meno.

Dalle analisi emerge che la qualità dell'aria del Comune di Rovereto rientra nei valori indicati dalla normativa

Il valore medio ipotetico delle PM10 nei vari siti campionati entro il Comune di Rovereto dunque si aggirerebbe attorno ai 10 μg/m3 o poco più, ben entro i range definiti dalla normativa (D.Lgs. 155/2010) che impone come limiti da non superare per la frazione delle PM10 per la protezione della salute umana i 50 μg/m3 sulle 24 h (da non superarsi per più di 35 volte in un anno), e i 40 ug/m3 come valore medio annuo. Questo significa che, nelle zone indagate e per i periodi indicati, la qualità dell'aria nel Comune di Rovereto connessa alle polveri sottili è stata più che accettabile.

Con l'inverno alle porte l'intento è quello di intensificare il monitoraggio in quanto tale periodo risulta essere il momento più delicato dell'anno per le problematiche di inquinamento atmosferico.

Per saperne di più visita il sito emasrovereto.it

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a cura di Stefano Marconi, Monitoraggio ambientale Fondazione MCR

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