Astronomia, la Fondazione Museo Civico di Rovereto all'European Lunar Symposium 2023
In trasferta a Padova assieme a scienziate e scienziati internazionali, esperti in missioni planetarie. Il focus: l'organizzazione della futura esplorazione robotica e umana della Luna.
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Dal 27 al 29 giugno 2023 si è svolto a Padova, e per la prima volta in Italia, l'European Lunar Symposium. Si tratta dell'XI edizione - e della prima in presenza dopo tre anni di edizioni on line a causa delle restrizioni legate al Covid-19 - del convegno annuale che raccoglie la "comunità lunare" europea, che aderisce ai programmi di studio e ai progetti di esplorazione del nostro satellite. La cornice globale in cui si colloca questo evento e in cui lavora questa comunità internazionale è quella del SSERVI - Solar System Exploration Research Virtual Institute, coordinato dalla NASA e i cui rappresentanti e scienziati erano presenti ai lavori di questa tre-giorni. La componente italiana di questa comunità, coordinata dall'Agenzia Spaziale Italiana, vede la presenza di enti e istituzioni, tra cui anche la Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Alla presenza delle agenzie spaziali principali - NASA, ASI, ESA - si sono aggiunte, per la prima volta in un congresso di questo tipo, anche agenzie di altri paesi - India, Corea, Giappone, Emirati Arabi, Israele - , a rappresentare davvero lo sforzo di condivisione delle grandi sfide che caratterizzano il ritorno alla Luna.
Più di 200 scienziate e scienziati, tecnici, divulgatori, educatori ed esperti di missioni planetarie, impegnati nell'organizzazione della futura esplorazione robotica e umana della Luna, si sono riuniti presso il Polo Multifunzionale di Psicologia e il Palazzo della Salute per discutere i dati scientifici raccolti e per confrontarsi sui prossimi passi da percorrere.
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Tra le questioni più interessanti discusse durante il congresso, due: la selezione dei prossimi landing sites, cioè i possibili siti su cui in futuro si potrà atterrare, o su cui già si pensa di atterrare con le prossime missioni Artemis, e le prospettive legate alle risorse in situ che si possono trovare e utilizzare direttamente sul nostro satellite. Perché una volta arrivati sulla Luna, sarà importante riuscire ad avere risorse di base, ad esempio per il propellente, o per il sostentamento delle persone (cibo, acqua), sarà necessario costruire degli habitat in cui astronaute e astronauti possano restare molto tempo.
Si è quindi parlato molto anche della preparazione e dello specifico addestramento riservato ai futuri membri di equipaggi che devono tornare sulla Luna con queste nuove prospettive.
Tutta questa parte che normalmente in passato veniva meno sviluppata nel corso di questo appuntamento, ha avuto invece in questa edizione un ampio spazio, insieme al tema dei satelliti commerciali e delle attività private che possono essere a sostegno dell'esplorazione lunare.
A coronare le intense sessioni di esposizione e di dibattito tra scienziate e scienziati, enti e istituzioni, è stata la testimonianza dell'astronauta europeo Matthias Maurer, che nella Sala dei Quaranta al Palazzo del Bo ha raccontato come si arriverà a esplorare la Luna con equipaggio umano e come astronauti e astronaute si stanno preparando a questa futura attività. Matteo Massironi, responsabile scientifico del corso ESA-PANGEA che dal 2016 prepara astronauti ESA, NASA e ROSCOSMOS (l'agenzia spaziale russa) all'attività geologica sul campo dice: "Matthias Maurer è stato uno dei primi astronauti ESA a essere istruiti all'esplorazione geologica sul terreno. Precedentemente, ha gestito il progetto di sviluppo di LUNA, la nuova struttura di simulazione lunare dell'ESA. Si tratta dunque di una persona speciale, forse una delle più indicate per raccontare le future prospettive dell'esplorazione umana sulla Luna".
Protagonista di questo momento è stato anche il piccolo meteorite lunare della Fondazione Museo Civico, osservabile e toccabile durante le visite al Museo, che per l'occasione è stato esposto e visitato per tutto il tempo accanto alla Cattedra di Galileo.
Per approfondire - Next footprints on the Moon, la conferenza dell'astronauta Matthias Maurer
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a cura di Chiara Simoncelli, Area Astronomia Fondazione MCR