Domenica 20 luglio, conclusa con successo a Palermo l'ultima serata di questa XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico
Dal 10 al 20 luglio, l’archeologia è tornata protagonista sul grande schermo grazie a questa XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico, una delle principali iniziative di divulgazione culturale del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, realizzata in collaborazione con il RAM film festival e la Fondazione Museo Civico di Rovereto, che anche quest’anno ha attraversato la Sicilia con la sua formula “diffusa”.
Nove serate di proiezioni e quattro talk hanno animato le quattro città sicule - Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo - trasformando musei e siti archeologici in spazi di condivisione del patrimonio culturale, grazie anche al numeroso pubblico che ha risposto con entusiasmo, rendendo ogni appuntamento un’occasione viva di dialogo tra cinema, storia e attualità.
Un’edizione quindi, che conferma la forza del Festival come strumento di divulgazione e coinvolgimento culturale.
Ora che le luci si spengono sui luoghi di questa rassegna, è il momento di celebrare i film vincitori: documentari che, più di tutti, hanno saputo raccontare il patrimonio con sguardo originale e coinvolgente, sapendo convincere giurie e pubblico.
Tutti i vincitori della XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico:
◆ MENZIONE della CITTÀ DI LICATA
La Grotte Cosquer, un chef d'œuvre en sursis | La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo
Regia di Marie Thiry, Francia, 2022, 52’
motivazione:
La Grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo” di Marie Thiry (Francia 2022), racconta in maniera lineare e coinvolgente la storia della scoperta e l’impresa di salvaguardia di una straordinaria grotta sottomarina decorata da pitture rupestri di epoca preistorica. Scoperta casualmente nel 1985 a 37 metri di profondità a Cassis, nei pressi di Marsiglia, dal subacqueo professionista Henrie Cosquer, questa grotta, che con le sue centinaia di incisioni e graffiti - i più antichi dei quali risalgono a circa 30.000 anni fa - testimonia una frequentazione intermedia tra quella delle più note grotte di Chauvet e di Lascaux, oggi accessibile solo agli studiosi e destinata purtroppo a scomparire presto a causa del continuo innalzamento del livello degli oceani, è stata ed è ancora al centro del lavoro di un’équipe pluridisciplinare che in dieci anni di intenso lavoro è riuscita a ricostruirne buona parte all’interno di un’area museale.
La regia, il montaggio e l’assetto sonoro riescono ad armonizzare perfettamente sia le testimonianze della scoperta che quelle della ricostruzione della grotta a grandezza naturale, rendendo il flusso narrativo fluido e contemporaneo. La comunicazione del contenuto è chiara e pienamente fruibile grazie alla qualità delle immagini e alla composizione delle inquadrature. La struttura e la fotografia coinvolgono lo spettatore, permettendogli di empatizzare con un progetto di salvaguardia della memoria, sensibilizzando, al tempo stesso, anche sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e sull’importanza della divulgazione di un luogo che altrimenti rischierebbe di essere perduto per sempre, rendendo accessibile l’inaccessibile perché “tutti - per citare Cosquer - possano condividere il sogno... e questo è ciò che conta.
◆ MENZIONE SPECIALE della CITTÀ DI LICATA
Ingeniería Romana - Puertos | Ingegneria romana - i porti
Regia di José Antonio Muñiz, Spagna, 2023, 55’
motivazione:
Menzione speciale al primo episodio del documentario “Ingegneria romana. I porti” di José Antonio Muñiz (Spagna 2023) che, con un format molto televisivo e forse qualche carenza di sceneggiatura, tratta un tema molto interessante, lo studio della progettazione, della realizzazione e delle funzionalità dei porti romani attraverso le pochissime tracce oggi visibili in un’area circoscritta della penisola iberica. L’argomento, molto affascinante anche per la novità degli studi e dei risultati delle ricerche, meriterebbe senz’altro un approfondimento con un ampliamento delle indagini anche su altri importanti porti romani del Mediterraneo, come quello della nostra antenata Finziade, molto attivo e citato già nel I sec. a. C. da Cicerone all’interno delle Verrine.
◆ PREMIO DEL PUBBLICO - LICATA
La Grotte Cosquer, un chef d'œuvre en sursis | La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo
Regia di Marie Thiry, Francia, 2022, 52’
◆ MENZIONE della CITTÀ DI REALMONTE
Anima Insulae
Regia di Lorenzo Daniele, Italia, 2024, 51’
motivazione:
Il Film è stato realizzato con grande competenza tecnica e coinvolge emotivamente lo spettatore per l’unicità e la bellezza del sito che, secondo i dettagliati e documentati riferimenti storici, è stato teatro di culto, di incontro e di integrazione di popoli di civiltà diverse. La Fotografia scorre fluida mostrando le immagini della Valle di Palikè e dei momenti delle attività di scavo e le accurate ricostruzioni tridimensionali che rendono realistiche le strutture degli edifici che accoglievano il Santuario e delle pratiche ad esso connesse suscitando misteriose quanto affascinanti evocazioni.
Esposizione e interviste risultano chiare, comprensibili e corredate da precisi e accurati riferimenti tecnici e storici. Il commento accompagna gradevolmente il film in tutta la sua evoluzione che risulta sempre interessante e piacevole riuscendo a mantenere viva l’attenzione dello spettatore.
“Anima Insulae” riesce a comunicare, infine, il suo vero valore aggiunto nel messaggio di condivisione della ricerca archeologica non soltanto con gli addetti ai lavori ma con i Volontari e le Associazioni presenti sul territorio al fine di veicolare e stimolare la conoscenza attraverso la consapevolezza della ricchezza archeologica dei nostri luoghi e della nostra storia millenaria.
◆ PREMIO DEL PUBBLICO - REALMONTE
Anima Insulae
Regia di Lorenzo Daniele, Italia, 2024, 51’
◆ PREMIO PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA VALLE DEI TEMPLI
Iznik, les mystères de la basilique engloutie | Iznik, i misteri della basilica sommersa
Regia di Pascal Guérin, Francia, 2022, 55’
motivazione:
La documentazione puntuale e approfondita del lavoro di ricerca multidisciplinare sul sito archeologico di Iznik è il fattore vincente di un racconto originale, vivace, e coinvolgente. Uno spaccato della storia antica che è ancora in grado di parlare agli uomini del nostro tempo, grazie ai continui richiami al presente, alla fragilità del territorio e del patrimonio. È stato molto apprezzato per l'ottima padronanza dello stile documentaristico e per l'equilibrio nell’alternanza dei diversi linguaggi di ripresa.
◆ PREMIO DEL PUBBLICO - AGRIGENTO
Artémis le temple perdu | ll tempio perduto di Artemide
Regia di Sébastien Reichenbach, Svizzera, 2023, 53’
◆ MENZIONE della CITTÀ DI PALERMO
La Grotte Cosquer, un chef d'œuvre en sursis | La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo
Regia di Marie Thiry, Francia, 2022, 52’
motivazione:
Il Premio della Giuria del Museo Salinas va al film: La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo (Francia, 2022) per la straordinaria capacità di intrecciare la potenza visiva dell’arte paleolitica con la minaccia reale rappresentata dall’innalzamento dei mari e dai cambiamenti climatici.
Il documentario ci mette davanti alla fragilità del patrimonio che abbiamo ereditato e che rischiamo di perdere, trasformando immagini antichissime in un messaggio urgente per il presente. Un’opera visivamente suggestiva, capace di parlare a tutti e di interrogarci sul nostro ruolo nella salvaguardia del pianeta.
◆ PREMIO DEL PUBBLICO - PALERMO
Ingeniería Romana - Puertos | Ingegneria romana - i porti
Regia e produzione di José Antonio Muñiz, Spagna, 2023, 55’