Giovedì 22 febbraio, ore 18 | C'è dell'arte perBacco! - Incontro con Warin Dusatti, sulle nature morte dei Maestri Trentini del '900

  •  20.02.2024 - 17:32 
  •  Arte
  • L’incontro è dedicato a una delle sezioni dell’esposizione, quella che presenta splendidi dipinti di Attilio Lasta, Tullio Garbari, Regina Disertori, Luigi Vicentini, Giuseppe Balata e Remo Wolf

Giovedì 22 febbraio 2024 alle 18 il Museo della Città di Rovereto, nella Sala delle Idee, ospita un incontro, a ingresso gratuito, sui temi della mostra in corso “C’è dell’arte perBacco!”, che coniuga il mondo dell’arte, tra natura morta e astrazione, e il mondo del wine design.

L’incontro è dedicato a una delle sezioni dell’esposizione, quella che presenta splendidi dipinti che ritraggono frutta, fiori, paesaggi, tavole allestite, di maestri trentini quali Attilio Lasta, Tullio Garbari, Regina Disertori, Luigi Vicentini, Giuseppe Balata e Remo Wolf, provenienti dalle collezioni del Museo e da prestatori privati.

Warin Dusatti, uno dei curatori, nell’incontro dal titolo  “La magnifica figurazione. Gli artisti trentini del ‘900 e la natura morta” illustrerà il filo conduttore (e le sue motivazioni storico-artistiche) che unisce gli artisti trentini presenti in mostra, nella vita e nelle opere, a partire dagli anni a cavallo dell’Ottocento per arrivare fino al tardo Novecento, cioè la figurazione intesa come rappresentazione pittorica aderente al reale.

Chi partecipa alla conferenza può visitare gratuitamente la mostra "C'è dell'Arte, perBacco!" un’ora prima dell’incontro, a partire dalle ore 17 del giorno stesso.

La mostra è visitabile fino al 17 marzo 2023

Il 3 e il 10 marzo 2024 l’APT di Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo organizza due visite guidate alla mostra con degustazioni di vini locali. Info sul sito visitrovereto.it

Giovedì 22 febbraio 2024 ore 18
La magnifica figurazione. Gli artisti trentini del ‘900 e la natura morta
incontro con Warin Dusatti
Sala delle Idee - Museo della Città di Rovereto
Via Calcinari, 18
ingresso libero

La mostra "C'è dell'Arte, perBacco!", curata da Fiorenzo Degasperi e Warin Dusatti al Museo della Città, illustra il fenomeno, sempre più presente, delle "etichette d'artista", dove in uno spazio di pochi centimetri non si ritrova più la semplice confezione di un prodotto, ma un vero proprio wine design che interpreta l'identità dei committenti e il loro storytelling.

Il connubio tra il mondo dell'arte e il vino ha origini antiche. Molti artisti hanno tratto ispirazione da libagioni e bottiglie, in tutte le epoche: basti pensare agli affreschi degli antichi romani, al Bacco di Caravaggio (1596-1598), al Bar delle Folies-Bergère di Manet (1881-1882), oppure a La bottiglia di vino di Pablo Picasso (1925).
Diverso è il frequente ricorso alla creatività artistica da parte dei titolari delle più importanti aziende vinicole che commissionano agli artisti la definizione della propria immagine e della propria identità, con un incontro tra vino e arte che si sviluppa nello spazio delle etichette.

A riprova di ciò, sono in esposizione le bottiglie delle cantine della Vallagarina e della collezione privata della cantina Mauro Poli di Santa Massenza con etichette ispirate a quadri famosi di pittori locali ma anche veri e propri progetti di residenza d'artista, in cui il dipinto esposto dialoga con il prodotto imbottigliato.


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