Non è una Vespa velutina ma una comune Vespa crabro (il calabrone) quella segnalata ieri nelle campagne di Avio.
"In realtà non ci è mai stato consegnato l'esemplare da analizzare, e solo quest'oggi abbiamo ricevuto una foto dello stesso. Già però dalla foto appare in maniera lampante che non si tratta della temibile vespa di origine sud Asiatica".
L'istituzione roveretana tiene anche a precisare che gli istituti trentini per la ricerca scientifica e le Azienda Provinciale per i Servizi sanitari (in questo caso la Direzione Coordinamento UU.OO. Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria), come già accade per la zanzara tigre e per i flebotomi, sono coordinate e strettamente in connessione.
Si attivano quindi sempre protocolli precisi di condivisione del dato.
In modo particolare per la Vespa velutina, La Fondazione Edmund Mach con il dott. Paolo Fontana da anni ha posto in essere uno studio di monitoraggio di questo temibile imenottero, che per ora non è stato segnalato o censito in territorio trentino.
Per approfondire segnaliamo il sito www.vespavelutina.eu
Il direttore Finotti precisa che il museo da sempre accoglie le segnalazioni dei cittadini, e addirittura ha incentivato questa azione di valenza civica di monitoraggio del territorio secondo il modello della Citizen science.
Su questi temi la fondazione MCR insieme al servizio Ambiente del Comune di Rovereto è particolarmente attenta e ha addiritutra creato una APP, Fondazione MuseoCivicoRovereto, che si può scaricare sul proprio telefonino, e che serve in diversi ambiti (segnalazione zanzara tigre, specie botaniche, etc).