Trentesima Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico: i film premiati

Trentesima Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico: tutti i film premiati

  • Il premio Paolo Orsi va a "Le peuple des dunes/Il popolo delle dune", mentre vincono a pari merito il premio Città di Rovereto i film "Berg der Steine. Ausgrabungen auf dem Monte Iato/Monte Iato. Storia di uno scavo" e "La memoria di un filo". Assegnate anche le menzioni speciali Archeoblogger e CinemAMoRe

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PREMIO PAOLO ORSI
giuria: Gabriele Carletti (giornalista RAI) Elli Kriesch (regista) Maria Longhena (archeologa) Franco Nicolis (direttore ufficio beni archeologici, Trento) Andreas M. Steiner (direttore Archeo)

VINCITORE:
Le peuple des dunes
Il popolo delle dune
Nazione: Francia
Regia: David Geoffroy
Durata: 52’
Anno di produzione: 2018
Produzione: AMC2 productions / Cour-Jus production
Consulenza scientifica: Anthony Lefort

La storia di una suggestiva scoperta archeologica raccontata con immagini affascinanti e un eccezionale montaggio, dove il rigore della ricerca scientifica è accompagnato da ricostruzioni realizzate con grande maestria.

Menzione a:
Neandertal, le mystère de la grotte de Bruniquel
Neandertal, il mistero della grotta di Bruniquel
Nazione: Francia
Regia: Luc Henri Fage
Durata: 53’
Anno di produzione: 2018
Produzione: Gedeon Programmes / Stéphane Millière
Consulenza scientifica: Jacques Jaubert, Sophie Verheyden, Edouard Régnier, Catherine Ferrier, François Lévèque, Jean Claude Leblanc, Priscilla Bayle, João Zilhão, Hubert Cam

Coinvolgente e allo stesso tempo rigoroso. Lo spettatore viene preso per mano dagli archeologi e condotto nella grotta a tentare di risolvere insieme, nelle pieghe dei dialoghi in presa diretta, un affascinante rebus di stalagmiti.

Menzione a:
Mysteries of the Lake
I misteri del lago
Nazione: Iran
Regia: Armin Isarian
Durata: 72’
Anno di produzione: 2018
Produzione: Armin Isarian
Consulenza scientifica: Soroush Modaberi, Alireza Namayandeh, Alireza Naderi, Majid Eskandari, Mansoor Ghorbani, Ebrahim Heydari, Alireza Shah Mohammadpoor

Un viaggio esplorativo in un Iran poco conosciuto, sulle tracce di un mistero fino alle profondità di un lago, realizzato con strumenti avanzati e tecniche innovative.

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PREMIO DEL PUBBLICO CITTÀ DI ROVERETO
A PARI MERITO

Berg der Steine. Ausgrabungen auf dem Monte Iato
Monte Iato. Storia di uno scavo
Nazione: Svizzera
Regia: Andreas Elsener
Durata: 90’
Anno di produzione: 2019
Produzione: Andreas Elsener Filmproduktion
Consulenza scientifica: Cristoph Reusser

La memoria di un filo
Nazione: Italia
Regia: Franco Zaffanella
Durata: 30’
Anno di produzione: 2019
Produzione: Gian Maria Pontiroli

SECONDO CLASSIFICATO
L'arte in guerra
Nazione: Italia
Regia: Massimo Becattini
Durata: 64’
Anno di produzione: 2017
Produzione: FILM DOCUMENTARI D'ARTE
Consulenza scientifica: Antonio Paolucci, Giovanna Rotondi, Alessandra Lavagnino, Maria L. Vicentini, Francesca Bottari

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MENZIONE SPECIALE ARCHEOBLOGGER
giuria: Antonia Falcone, Domenica Pate, Paola Romi, Astrid D’Eredità, Alessandro Tagliapietra, Marina Lo Blundo, Marta Coccoluto, Mattia Mancini, Michele Stefanile, Giovanna Baldasarre

Neandertal, le mystère de la grotte de Bruniquel
Neandertal, il mistero della grotta di Bruniquel
Nazione: Francia
Regia: Luc Henri Fage
Durata: 53’
Anno di produzione: 2018
Produzione: Gedeon Programmes / Stéphane Millière
Consulenza scientifica: Jacques Jaubert, Sophie Verheyden, Edouard Régnier, Catherine Ferrier, François Lévèque, Jean Claude Leblanc, Priscilla Bayle, João Zilhão, Hubert Cam

Motivazione della giuria: 
Più che un documentario, un racconto per immagini e parole di una ricerca rivoluzionaria: dalle origini della scoperta all’uso delle più moderne tecnologie per datare una struttura unica nel suo genere. Un film in cui emerge, però, soprattutto la quotidianità del lavoro dell’archeologo, perché a guardare bene i veri protagonisti sono gli archeologi. Con Bruniquel non ci si annoia mai: la narrazione e le riprese hanno la capacità di condurre lo spettatore per mano, accompagnato dall’entusiasmo dei protagonisti. Forse è questo l’elemento che fa di Bruniquel un film emozionale ed emozionante: l’empatia che i ricercatori riescono a comunicare, il trasporto che trasmettono mentre semplicemente portano a compimento il loro lavoro. Non solo, certi scambi di battute, certe risate che esplodono, certe esclamazioni, rendono tutto estremamente familiare e trasportano lo spettatore dentro quella grotta, a condividere con l’équipe la sorpresa per il rinvenimento e le emozioni per ogni tassello di conoscenza acquisito in più. Quella grotta, accessibile soltanto a specialisti, può pertanto essere restituita alla comunità globale, non solo scientifica, mediante un prodotto divulgativo di questo tipo. Il tono narrativo alterna la narrazione scientifica a quella della scoperta, fino a diventare colloquiale; e allo stesso tempo viene messo in luce l’approccio multidisciplinare della ricerca, con l’utilizzo dell’archeologia sperimentale, della geologia e dell’archeometria. In conclusione, quando c’è una buona narrazione non c’è bisogno di ricorrere a ricostruzioni virtuali spettacolari: bastano storia e protagonisti. E qui abbiamo tutto.

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MENZIONE SPECIALE CINEMA.MO.RE.
giuria: Rosanna Stedile, Andrea Morghen, Mirco Forti In collaborazione con Trento Film Festival e Religion Today Filmfestival

Sicilia Grand Tour 2.0
Nazione: Italia
Regia: Giorgio Italia
Durata: 90’
Anno di produzione: 2019
Produzione: Fine Art Produzioni srl
Consulenza scientifica: Alessandra Cilio

Il film porta lo spettatore in un viaggio immersivo e coinvolgente alla scoperta della cultura siciliana nelle sue più varie e alte accezioni: architetture, paesaggi, tradizioni e storie di vita sono i protagonisti di un racconto moderno che non si dimentica del passato che l’ha reso possibile, narrato con abilità e genuina passione.

Menzione a:
Ars Longa Vita Brevis
Nazione: Italia
Regia: Riccardo Campagna
Durata: 40’
Anno di produzione: 2018
Produzione: Centro Sperimentale
di Cinematografia - Sede Sicilia
Consulenza scientifica: Ayman Nabo e Stefano Savona

L’originale trama narrativa e un montaggio arricchito da sequenze visive da video arte quasi a disturbare lo scorrere naturale del racconto, coinvolgono lo spettatore forzandolo a confrontarsi con il delicato tema delle guerre, della distruzione del ricordo e dei simboli del passato e degli aspetti politici e civili ad esse legati.

www.rassegnacinemaarcheologico.it

 

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