Dietro le quinte di un museo, dalle vetrine espositive ai depositi

Dietro le quinte di un museo, dalle vetrine espositive ai depositi

  • Il rinnovo dell'allestimento museale diventa un'occasione unica per osservare da vicino gli addetti ai lavori mentre controllano i reperti e li ricollocano in deposito. Con un'attenzione particolare agli oggetti più delicati, come lo scheletro dell'Orso Speleo.

Si legge in 3 minuti: il tempo di un caffé ristretto!

Science Break

Quello che il visitatore vede di un museo è una piccolissima parte del patrimonio conservato. Moltissimi reperti sono custoditi nei depositi e solo gli addetti ai lavori hanno la fortuna di poterli ammirare e studiare.

Il disallestimento delle vetrine è un'occasione per controllare i reperti.

Nell'ambito dei lavori di disallestimento delle sale del Museo di Scienze ed Archeologia volti alla creazione del nuovo percorso che accoglierà i visitatori con un allestimento totalmente rinnovato, tra le prime vetrine ad essere svuotate sono state quelle di Geologia, Mineralogia e Paleontologia e i reperti esposti sono tornati in deposito.

Science Break

Alcuni reperti in mostra nelle vetrine del vecchio allestimento

Se osserviamo questo lavoro "dietro le quinte" ci accorgiamo che, a prima vista può apparire semplice e banale, ma in realtà deve essere compiuto con estrema cura e minuzia.

Lo spostamento ha riguardato minerali, rocce e fossili di vari dimensioni (dai pochi mm della pepita d’oro rinvenuta nel 1996 nelle sabbie del torrente Leno, al metro della grande ammonite ritrovata nel 1866 a Cornalè di Volano).

Prima dello spostamento in deposito, ogni singolo reperto è stato documentato fotograficamente correlato di nome, scala e numero di inventario. Queste immagini sono molto importanti perché consentiranno di completare la documentazione on line accessibile al pubblico e perché rappresentano una preziosa documentazione del lavoro eseguito.

Science Break

Esempi di come ciascun reperto è stato documentato fotograficamente durante il disallestimento

Una volta eseguite le fotografie, spesso da più angolature per conservare un'immagine delle eventuali antiche etichette di classificazione e annotare i punti dei possibili prelievi effettuati per analisi, ogni elemento è stato singolarmente riposto in un sacchetto ermetico alla polvere per il trasporto nei depositi. Questa operazione ha consentito anche la verifica del numero di inventario assegnato a ogni elemento al momento di ingresso nella collezione.

La movimentazione nei depositi deve essere eseguita con cura, da mani esperte.

L'equipe ha quindi provveduto a "movimentare" (è il termine riferito allo spostamento di opere nell'ambito dei beni culturali) ogni singolo elemento nel suo posto d'origine all'interno dei depositi del Museo. 

Science Break

I geologi e i tecnici-restauratori durante le delicate fasi di disallestimento delle sale del piano terra del Museo di Scienze ed Archeologia presso il Palazzo Parolari in borgo S. Caterina (Rovereto). I reperti, dopo essere stati puliti e documentati, possono passare alla fase di deposito. 

Il deposito museale nasce con una duplice funzione, da un lato è il luogo della conservazione, in cui l'oggetto viene mantenuto in sicurezza nel tempo; contemporaneamente è una soglia, il luogo del museo dove gli elementi scelti per l'esposizione rimangono nascosti temporaneamente alla fruizione pubblica, in attesa di essere posizionati nelle nuove vetrine.

Tutte queste operazioni sono state effettuate da personale qualificato: geologi, paleontologi, restauratori e operatori museali, muniti di guanti (di filo o di lattice) al fine di evitare rischi di danneggiamento con l'esposizione agli oli naturali e alle impronte digitali.

Il caso dello scheletro di Orso Speleo, un oggetto delicato e di grandi dimensioni. 

Un trattamento di riguardo è stato riservato al grande e delicato scheletro di Orso Speleo. Per lo spostamento e la sua conservazione lo staff del Museo, aiutato da un professionista esperto, ha riutilizzato le tre casse in legno d'origine, l'interno delle quali è stato foderato con uno strato una schiuma in polietilene espanso la cui caratteristica principale è l'elevata resistenza agli urti. Ogni parte dello scheletro è stata delicatamente staccata dalla struttura metallica che consentiva allo scheletro stesso di restare in forma per essere avvolta in un tessuto non tessuto molto morbido, traspirante, resistente all'abrasione, antistatico e chimicamente inerte.

Science Break

Lo scheletro imponente dell'Orso Speleo esposto nelle sale del Museo e una delle casse originali dove è stato riposto. 

Tutti i reperti sono conservati in un sito a temperatura e umidità controllata onde evitare fattori di stress (spesso congiunti) come sbalzi termici, alti tassi di umidità, radiazioni solari e vibrazioni.

 

 

---

a cura di Michela CanaliTiziano Straffelini, Sezione Scienze della Terra Fondazione MCR

science break

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

Newsletter

Iscriviti per ricevere la newsletter informativa sulle attività della Fondazione MCR