Un altro passo avanti verso l'atlante digitale della flora delle Alpi

Un altro passo avanti verso l'atlante digitale della flora delle Alpi

  • Il 12 e 13 aprile 2024 il Museo Civico di Rovereto ospiterà il secondo meeting internazionale del gruppo di lavoro internazionale che sta lavorando alla realizzazione di un atlante sulla flora vascolare di tutto l'arco alpino. Il Museo ha aderito al progetto lo scorso anno, insieme a altre istituzioni in rappresentanza di Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera.

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Il Museo Civico di Rovereto e in particolare la sezione botanica, nel 2023 ha aderito insieme ad altre istituzioni nazionali in rappresentanza di 6 Paesi dell'area alpina (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera) ad un ambizioso progetto sulla flora vascolare di tutto l'arco alpino. Tra pochi giorni, il 12-13 aprile 2024, il Museo ospiterà proprio a Rovereto il secondo meeting internazionale di botanici che vuole essere il primo passo concreto verso la sua realizzazione.

Premessa

La cartografia floristica ha come obiettivo la stesura di mappe di distribuzione su reticolo di tutte le piante vascolari (alberi, arbusti, erbe e fiori) che crescono allo stato selvatico in un dato territorio, senza privilegiare né specie né aree geografiche ritenuti di particolare interesse, giungendo ad un rilevamento metodico della biodiversità floristica. Classicamente tali mappe vengono poi pubblicate in volumi cartacei. Negli ultimi decenni però, entrati a piè pari nell'era del digitale, anche la cartografia floristica ha subìto un'evoluzione e sono stati compiuti grandi sforzi per costruire dei database floristici regionali e nazionali con interfaccia web, più facili da consultare e maggiormente accessibili. Ad oggi, la maggior parte di essi riguarda una singola unità geopolitica (ad esempio Botanischer Informationsknoten Bayern, www.bayernflora.de; FloraFaunaSüdtirol, www.florafauna.it; InfoFlora, www.infoflora.ch), ma praticamente nessuno ricopre un'unità biogeografica oltre i confini nazionali di due o più Paesi.

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Esempio di mappa di distribuzione visualizzata sull'atlante online della flora delle Alpi utilizzando la griglia di Ehrendorfer (Ehrendorfer & Hamann 1965) che copre la delimitazione geografica delle Alpi dedotta dalla Flora Alpina (Aeschimann et al. 2004). I segni blu e rossi mostrano la distribuzione di Gentiana brentae Prosser & Bertolli e di Gentiana terglouensis Hacq. Mappa creata da Philippe Juillerat.

Il Progetto

È proprio in questo contesto che InfoFlora, il centro nazionale dei dati e delle informazioni sulla flora svizzera, ha lanciato l'idea di un progetto transfrontaliero molto ambizioso: la creazione di un atlante digitale della flora delle Alpi (denominato "progetto Atlas Flora Alpina" o più semplicemente "progetto AFA") liberamente consultabile online. Si tratta del primo aggiornamento della conoscenza floristica completa delle Alpi dopo la pubblicazione Flora Alpina di due decenni fa (Aeschimann et al. 2004). Ma l'importanza del progetto AFA va ben oltre: la pubblicazione dei dati sotto forma di mappe distributive delle specie sul web consentirà di raggiungere un più ampio pubblico con conseguente incremento della conoscenza e, soprattutto, della consapevolezza della biodiversità floristica alpina. Le mappe evidenziano quali sono le specie più rare in un territorio, presupposto essenziale per la protezione della flora; indicano le specie più comuni e quelle che stanno subendo un'erosione di areale; segnalano le entità esotiche in espansione; fissano in sostanza l'assetto floristico di un territorio in un periodo temporale, presupposto per poter valutare qualsiasi cambiamento futuro in seguito ai cambiamenti di uso del suolo e al riscaldamento climatico.

Un ulteriore auspicio è che l'atlante digitale web AFA possa contribuire a favorire la divulgazione delle ricerche e delle indagini condotte dai vari enti e dai Musei che operano sul territorio, avvicinandoli ulteriormente alla popolazione, in un'ottica di cittadinanza attiva e partecipe. La piattaforma web AFA potrebbe diventare anche uno strumento di riferimento per altre realtà che si occupano di ricerca, per professionisti di vari settori (in primis biologi, forestali, naturalisti,..) ed enti pubblici che operano nell'ambito della conservazione della natura

Il progetto AFA è coordinato da InfoFlora e si è avviato ufficialmente al meeting del 10 e 11 marzo 2023, presso il Museo di Storia Naturale del Canton Ticino a Lugano (Svizzera). Partecipanti provenienti da almeno 17 istituzioni e 6 paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera) hanno rappresentato le numerose regioni floristiche alpine e durante le due giornate di studio hanno cercato di definire le modalità per la creazione di un grande database floristico comune. In questo team di studiosi della flora alpina vi era anche la delegazione di botanici della Fondazione Museo Civico di Rovereto, in quanto referenti del database floristico del Trentino.

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Partecipanti al kick-off meeting del progetto Atlas Flora Alpina, 10-11.3.2023, Lugano, Svizzera. Fila dietro, da sinistra: Sylvain Abdulhak, Beat Bäumler, Gilles Paches, Luise Schratt-Ehrendorfer, Thomas Wilhalm, Adrian Möhl, Simonetta Peccenini, Andrea Mainetti, Stefan Eggenberg, Gilberto Parolo, Boštjan Surina, Jörg Ewald, Filippo Prosser, Julia Wellsow, Maurizio Bovio. Fila davanti, da sinistra: Michael Kleih, Jérémie van Es, Philippe Juillerat, Gabriele Casazza, Sebastiano Andreatta, Brigitte Marazzi, Alessio Bertolli, Giulia Tomasi, Roberto Dellavedova, Alberto Selvaggi, Branko Vreš.

Primi risultati e prospettive future

Tra i molti aspetti trattati durante il primo meeting di Lugano, sono state affrontate varie criticità e problematiche che vanno dalla tassonomia (quali specie/entità considerare) alla rappresentazione dei dati in mappa (quali simboli e griglia usare) e, fatto tutt'altro che banale, quale interpretazione geografica delle Alpi considerare per delimitare il confine dell'arco alpino. Nei mesi successivi al workshop di Lugano sono stati istituiti alcuni gruppi di lavoro che in questi mesi hanno selezionato le prime 100 specie istituendo una versione demo della piattaforma web (demo.atlasfloraalpina.org).

Il 12 e 13 aprile 2024 tutto il team di botanici è pronto per ritrovarsi nuovamente in presenza, questa volta in Italia presso il Museo di Scienze e Archeologia, ospiti della Fondazione Museo Civico di Rovereto, per fare il punto della situazione e per definire le successive fasi di lavoro, oltre che per rafforzare le collaborazioni transfrontaliere, indispensabili per portare a compimento il progetto. La distribuzione delle specie floristiche infatti non dipende dai confini geopolitici umani, di qui l'importanza di creare una rete di relazioni tra studiosi del settore per lo scambio e la condivisione di dati ma anche di idee e opinioni.

Per saperne di più

https://www.infoflora.ch/it/

https://www.fondazionemcr.it/ricerca_botanica

Bibliografia

Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M. & Theurillat J.-P. 2004. Flora Alpina. Bern, Haupt Verlag, 2670 p.

Ehrendorfer F. & Hamann U. 1965. Vorschläge zu einer Floris- tischen Kartierung von Mitteleuropa. Berichte der Deutsche Botanische Gesellschaft, 78: 35-50.

Eggenberg S., Juillerat P. & Marazzi B. 2022. Un atlante online per la flora alpina. Annali del Museo Civico di Rovereto, 38: 3-18.

Marazzi B., Juillerat P., Möhl A., Eggenberg S. 2023. Towards an online atlas of the flora of the Alps: Vision, challenges and first steps. Bollettino della Società ticinese di scienze naturali, 111: 143-147. Kleih M. 2018. Flora tra il Lago Maggiore e il Lago di Como. Atlante corologico e fotografico di tutte le specie (spermato- fite). Busto Arsizio, Nomos Edizioni, 470 p.

Prosser F. & Bertolli A. 2008. A new species of Gentiana sect. Calathianae (Gentianaceae) from the Brenta Group, European Alps, Italy. Willdenowia, 38: 424.

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a cura di Giulia Tomasi, Sezione Botanica Fondazione MCR, e Brigitte Marazzi, InfoFlora e Museo cantonale di storia naturale di Lugano

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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