Matrice di similarità generata dal software BRIO

Ricerca sui briozoi

Software BRIO
Diffusi in tutti i mari attuali e del passato, i Briozoi (animaletti tentacolari con scheletro calcareo o chitinoso esterno che protegge un polipide interno, a lungo classificati come vegetali) si contraddistinguono per la peculiarità di mutare abito e forma in base all'habitat circostante. Tale caratteristica di indicatori ambientali risulta straordinariamente preziosa agli studiosi nelle ricostruzioni paleoambientali, permettendo di stabilire - in base alle percentuali di presenza dei vari morfotipi di base e della loro forma zoariale - la luminosità, la temperatura, le correnti dell'antico mare che quelle colonie popolavano.
A tal fine, una équipe di ricerca del Museo Civico ha ideato e realizzato un inedito software, il brevetto BRIO: uno strumento innovativo e rigoroso che provvede a raggruppare campioni omogenei di briozoi, suddividendo il materiale d'analisi nei morfotipi di base e a seconda degli abiti zoariali, e suggerendone il riferimento stratigrafico, la sequenza spaziale o temporale. Le ricostruzioni paleoambientali risultano così più agevoli e definite. 
La tecnica utilizzata per l'analisi dei dati multivariati si basa in parte sugli studi di Pielou (analisi Q-mode) e in parte su lavori pubblicati in occasione della prima conferenza della International Federation of Classification Societies (IFCS). Nel corso della elaborazione vengono visualizzate sei matrici di similarità relative ai dati introdotti e viene calcolato per ognuna di esse un coefficiente numerico (Q/Qmax) che permette di stabilire se esse abbiano un ordinamento regolare oppure casuale. Una volta confermata o modificata la suddivisione per tutte e sei le matrici è possibile, attraverso l'input dei pesi che ne riassumono il grado di attendibilità, calcolare la matrice di sintesi relativa alla distribuzione temporale o spaziale che si vuole analizzare.Anche per quest'ultima matrice il programma "BRIO" suggerisce un raggruppamento finale dei campioni ritenuti simili o delle areee omogenee, attendendo la modifica o la conferma del ricercatore.

Banca dati online
All'interno della banca dati on line 'Bibliografia' e nell'ambito delle informazioni bibliografiche a carattere paleontologico, che attualmente contano oltre 7.000 schede, è possibile consultare una bibliografia mondiale di circa 4.000 articoli, che aggiornano, in tempo reale, le conoscenze scientifiche sul phylum Bryozoa dal Paleozoico all'attuale. In questa banca dati, curata da Giampietro Braga, quasi 3.000 articoli sono riferiti a lavori scientifici che presentano una precisa localizzazione geografica.

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