La fotografia è il mezzo che aiuta a fissare nel tempo eventi passeggeri, evitando così di saperli irrimediabilmente perduti. Non è molto diverso l'uso che ne fa un astronomo, mentre osserva il cielo che, per quanto possa apparire immobile, procede sempre in un lento cambiamento.

L'astronomo usa la fotografia per fissare una porzione di cielo in un dato momento e confrontarla con quello che apparirà nello stesso punto il giorno, il mese o l'anno successivo. A volte tuttavia sa che ciò che sta vedendo si ripeterà soltanto dopo un lungo periodo di tempo, magari migliaia di anni; le sue immagini serviranno quindi come documentazione a chi lavorerà dopo di lui.

Le moderne tecnologie permettono all'uomo di guardare molto lontano: teleobiettivi e telescopi sofisticati rintracciano oggetti non visibili ad occhio nudo, ed ecco che la fotografia scattata dall'astronomo consente a chiunque di avere accesso a porzioni di cielo altrimenti sconosciute.