Lo sguardo inquieto. Rovereto 1914-1918

  •  04.10.2014 - 15:33 
  •  Arte, Mostre
  • A Palazzo Alberti Poja l'esposizione che ricostruisce le atmosfere della città di Rovereto negli anni della prima Guerra Mondiale

Tra il 4 ottobre 2014 e il 15 marzo 2015 la Fondazione Museo Civico di Rovereto organizza a Palazzo Alberti la mostra “ Lo sguardo inquieto. Rovereto 1914 - 1918. Un diario tra fotografia e opere d’arte ” . Curata da Mario Cossali, Paola Pizzamano, Alessio Quercioli e Maurizio Scudiero e organizzata dalla Fondazione in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra e con la Biblioteca Civica “Girolamo Tartarotti”, la mostra propone una ricca documentazione fotografica , grafica e pittorica , articolata in numerose sezioni , che indagano momenti diversi della storia cittadina ai tempi della Grande Guerra.

“ Rovereto - spiega Pizzamano - è rappresentata alla vigilia del conflitto, con i suoi abitanti e la vita quotidiana; poi si dà spazio al la città militare, la città che si svuota, la città bombardata, ai soldati, ai volontari irredenti, ai martiri, agli esuli e ai prigionieri . Ne emerge uno sguardo ravvicinato e inquieto su Rovereto prima e durante la Grande Guerra. Il racconto si snoda non solo attraverso immagini documentarie e testimonianze sulla città, ma anche attraverso reperti , diari e soprattutto disegni, sculture, stampe, dipinti. Fortunato Depero, Iras Baldessari, Piero Coelli, Francesco Trentini, Mario Sironi, Giovanni Moschini, Umberto Maganzini, Giorgio Wenter, Luigi Bonazza, Carlo Cainelli, Giovanni Tiella, Ernesto Armani, Gustavo Borzaga, Hans Lietzmann, Elio Valentinelli, Gino Barbieri, Oddone Tomasi, Luigi Dalla Laita, rievocano la vita dei soldati, dei feriti, degli sfollati e internati di Mittendorf e di Katzenau: dell’apocalisse. Le fotografie e opere d’arte, alcune inedite, provengono dalla Fondazione del Museo Civico di Rovereto, dal Museo Storico Italiano della Grande Guerra e dalla Biblioteca civica “Girolamo Tartarotti” e da numerose collezioni private ”. L’esposizione propone una sorta di “diario di guerra” di Rovereto: il percorso espositivo ricompone, in un mosaico di immagini, il volto straniato di una città “negata” in cui si è insediata la guerra, e di un territorio quotidianamente ferito, svuotato dei suoi abitanti, ripopolato di gente in uniforme.

“Rovereto, con i suoi ampi dintorni, vuota della sua gente, priva della normale vita sociale - continua Cossali -, è sospesa in un tempo strano nel quale sembra non succedere niente, ma che da un momento all’altro può essere travolto dalla violenza di una inenarrabile distruzione. La zona è occupata dai militari austroungarici, non c’è ombra di civili, ci troviamo di fronte ad una unreal city, come direbbe Eliot. Coinvolta nel sentimento di un’attesa, che non si può prevedere. Documenti, fotografie, dipinti, oggetti costruiscono il profilo di una Rovereto sconosciuta, avvolta nella sensazione che tutto può ancora avvenire, anche se non sembra mai arrivare l’ora decisiva. Straordinario materiale inedito, per lo più di origine austroungarica, ci introduce in una storia sostanzialmente sconosciuta, sia nei luoghi roveretani e lagarini sia nella landa di Katzenau dove molti roveretani erano costretti nell’esilio ” .

“ L’intento - spiega Quercioli - non è quello di proporre l’ennesima mostra sulla Prima guerra mondiale bensì quello di osservare il mutarsi della città e dei suoi abitanti attraverso alcuni nodi tematici. L’attentato di Sarajevo, lo scoppio della guerra, la mobilitazione e poi, dal maggio del 1915, l’esodo dei civili, i bombardamenti, le distruzioni e le requisizioni sono altrettanti capitoli di una narrazione che ha l’intento di mostrare il rapido e drammatico trasformarsi di Rovereto da importante centro economico e culturale in una città fantasma abitata solo da soldati e martoriata dalle bombe. Le memorie dei suoi abitanti, soldati, prigionieri e profughi faranno da voce narrante a questo viaggio rendendo viva una memoria che in occasione del centenario della guerra non può che essere valorizzata e condivisa”. La mostra è aperta a Palazzo Alberti dal 4 ottobre 2014 al 15 marzo 2015 , con orario: mar. - dom. 9.00 - 12.00, 15.00 - 18.00. Lunedì chiuso.

Lo sguardo inquieto. Rovereto 1914-1918
Un "diario" tra fotografia e opere d’arte.
4 ottobre 2014-15 marzo 2015 Rovereto, Fondazione Museo Civico, Palazzo Alberti Poja

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