La figura di Cassiano Conzatti, botanico e pedagogo, in una mostra che si inaugura il 20 aprile all'Urban Center di Rovereto

  •  18.04.2016 - 15:32 
  •  Botanica, Didattica, Mostre
  • La mostra nasce dalla volontà di omaggiare la figura di Cassiano Conzatti, trentino di Civezzano che nel 1881, all'età di 19 anni, fu costretto a emigrare con la famiglia in Messico, in cerca di fortuna, e là divenne una delle figure di spicco sia nel campo della formazione che della ricerca botanica.

La figura di Cassiano Conzatti, botanico e pedagogo, in una mostra che si inaugura il 20 aprile all'Urban Center di Rovereto


Mercoledì 20 aprile 2016, alle ore 18, verrà inaugurata presso l'Urban Center (C.so Rosmini, 54) la mostra temporanea “Cassiano Conzatti. Pedagogo e botanico” (20 aprile – 31 maggio 2016), curata dalla Società Museo civico con la Fondazione Museo Civico di Rovereto.


La mostra nasce dalla volontà di omaggiare la figura di Cassiano Conzatti, trentino di Civezzano che nel 1881, all'età di 19 anni, fu costretto a emigrare con la famiglia in Messico, in cerca di fortuna, e là divenne una delle figure di spicco sia nel campo della formazione che della ricerca botanica.

La mostra, costituita da pannelli divulgativi e da oggetti che caratterizzavano le ricerche botaniche dell'epoca come microscopi, bussole e altimetri, si inserisce in un percorso ricco di eventi e fatto di collaborazioni che la Società e la Fondazione Museo Civico di Rovereto stanno portando avanti. Nel gennaio 2015 a Oaxaca si tenne un congresso proprio sulla figura di Conzatti a cui parteciparono anche Renzo Tommasi, storico e profondo conoscitore dell'emigrazione trentina in Messico, e Nello Fava, presidente della Società Museo Civico di Rovereto. Entrambi furono parte della delegazione guidata da Stefano Bisoffi ed Enrica Zandonai, presidente e vicepresidente della Comunità della Vallagarina, che nel settembre 2015 formalizzò il gemellaggio con la cittadina di Oaxaca de Juarez. Tale gemellaggio è stato rinnovato il 21 settembre 2015, in concomitanza con la celebrazione della Giornata della Pace, presso la sede della Comunità di Valle a Rovereto.

Quello con Cassiano Conzatti è un legame che, nello spazio e nel tempo, unisce l'Italia, e in particolare il Trentino, con il Messico e con tutti gli emigrati che nei primi decenni del Novecento scorso dovettero lasciare la loro terra natia per cercare una nuova vita altrove. Cassiano Conzatti era uno di questi e i suoi traguardi professionali e umani sono un esempio di lotta e superamento dell’uomo e al tempo stesso permettono di rinsaldare le relazioni di fraternità e di ricerca tra l'Italia e il Messico, tutti elementi ancora di stringente attualità.

Il giovane Conzatti riuscì a completare gli studi iniziati a Rovereto e a intraprendere la carriera di professore; fu direttore in diverse strutture scolastiche, come la Escuela Normal para Profesores di Oaxaca, e ottenne la cattedra di antropologia pedagogica alla Escuela Normal para Señoritas, sempre nella stessa città. La scuola teorizzata da Conzatti, che si ispirò alla pedagogia di Maria Montessori e di Paulo Freire, è un'istituzione integrata con il lavoro, con spazi verdi che permettano un'istruzione interdisciplinare pronta a rompere con la rigidità della didattica tradizionale.
Nel 1909 ricevette l'incarico di dirigere il Giardino Botanico dello stato di Oaxaca, ruolo che rivestì con impegno e dedizione tanto da lasciare in eredità più di 32 testi che sono diventati di riferimento nello studio della flora tipica della regione. Questi preziosi scritti si trovano inseriti nel prestigioso Herbario Nacional de México, custodito presso l'Universidad Nacional Autónoma de México. Dal 1915 al 1918 Conzatti venne chiamato a dirigere una sezione dell'Istituto de Biología General y Médica a Città del Messico e solo successivamente tornò a Oaxaca con l'incarico di esploratore naturalista per la Dirección de Estudios Biológicos: ciò gli permise di dedicarsi alla sua grande passione per la botanica compiendo diverse spedizioni scientifiche. La sua esperienza di botanico è racchiusa nei 18 volumi de “La Flora tassonomica messicana”, imponente opera di cui furono pubblicati solo i primi quattro volumi. Grazie alla dedizione della figlia di Conzatti, Victoria, è stato possibile continuare la pubblicazione, terminata solo nel 2014; i volumi mancanti sono stati spediti, di anno in anno, alla Fondazione Museo Civico di Rovereto perché li custodisse e li valorizzasse.

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

Newsletter

Iscriviti per ricevere la newsletter informativa sulle attività della Fondazione MCR