Monitoraggio sovracomunale zanzara tigre 2016: aggiornamento

  •  22.08.2016 - 15:49 
  •  Ambiente, Zoologia e Biologia
  • Il dato parla chiaro: si va verso la fine dell'estate, ma l'attenzione rivolta alla prevenzione dell'infestazione da zanzara tigre deve rimanere elevata. Anche perché la chiusura estiva dei cantieri edili e lo spostamento delle famiglie nei luoghi di villeggiatura favorisce - con le condizioni meteo instabili del periodo - la formazione di nuovi focolai peridomestici e domestici.

Il dato è quello raccolto nella sedicesima settimana di monitoraggio dagli esperti della Fondazione Museo Civico di Rovereto su dieci comuni, Rovereto come capofila e altri nove comuni della Valle dell'Adige, Ala, Aldeno, Avio, Besenello, Calliano, Isera, Mori, Rovereto, Villa Lagarina e Volano. Le ovitrappole posizionate in punti strategici di tutti i comuni e controllati settimanalmente con il conteggio delle uova hanno registrato positività in tutti i Comuni monitorati. Il monitoraggio, con la possibilità di comparazione multi temporale dei dati, prosegue addirittura dagli anni Novanta.

Il monitoraggio dello stato di infestazione di Aedes albopictus è arrivato a due terzi del periodo previsto per quest'anno, e il Professor Uberto Ferrarese, uno dei massimi esperti del settore, collaboratore della Fondazione e referente scientifico del progetto, e i ricercatori della Fondazione Museo Civico, interpretando i dati hanno fornito una serie di informazioni e indicazioni utili per il contenimento del fastidiosissimo insetto.

L'estensione dell'infestazione nelle ultime settimane è stabile, ma per quanto riguarda l'intensità c'è stata una nuova ripresa, nonostante le temperature notturne e la riduzione del fotoperiodo avrebbero dovuto portare a una attenuazione del fenomeno.

Ci sono in verità picchi di intensità localizzati, come ad esempio nel comune di Ala, che ovviamente innalzano i valori medi dello studio.

E' richiesta ancora molta attenzione e un'azione coordinata pubblico/privato: controllo da parte dell'ente pubblico (ricerca e eliminazione dei focolai) ma anche comportamenti virtuosi da parte dei  cittadini affinché contribuiscano al contenimento dell'infestazione, eliminando anche i focolai sulle singole proprietà.​

Bisogna evitare piccoli ristagni d'acqua, svuotare i tombini anche nei terreni privati, non lasciare all'aperto lattine, sottovasi, contenitori che potrebbero riempirsi d’acqua in caso di pioggia. Eliminare o perlomeno ridurre i possibili habitat della zanzara tigre può concorrere sensibilmente alla riduzione dell'intensità della sua presenza, con notevole sollievo in tutte le attività all’aperto. Questa zanzara, a differenza della Culex pipiens, punge di giorno e può rappresentare un grosso deterrente per tutte le attività outdoor come escursioni, ritrovi, feste o altro.

Luoghi sensibili, dove è necessaria la massima attenzione, sono i cimiteri, dove bisogna evitare di lasciare vasi da fiori con acqua, come anche parchi giochi e orti comunali, centri sportivi (tennis, campi da calcio, piscine), case di riposo, nonchè in istituti scolastici vista la ripresa a breve delle attività, dove è necessario evitare di abbandonare qualsiasi potenziale contenitore.

Secondo i principi della Citizen Science, la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha predispospo una app che rende protagonisti i cittadini del monitoraggio di Aedes albopictus sul territorio. Scaricabile dal Play Store per i dispositivi Android (in pubblicazione per iOs), l'applicazione raccoglie le informazioni direttamente dai cittadini: infatti non solo è possibile prendere parte al monitoraggio ma anche segnalare eventuali focolai scattando una foto dal proprio dispositivo e inviandola direttamente ai ricercatori della Fondazione MCR. Per info: www.fondazionemcr.it/app

Per i grafici dell’infestazione e tutte le indicazioni sui comportamenti da tenere e per le informazioni sulla zanzara, visitare il sito: zanzara.fondazionemcr.it

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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