giovedì 30 ore 18 - Lo strano caso della flora ferroviaria

  •  29.09.2021 - 12:31 
  •  Botanica, Mostre
  • Con Giulia Tomasi e Filippo Prosser al Museo di Scienza e Archeologia ddi Borgo Santa Caterina a Rovereto

Flora ferroviaria: il viaggio delle piante lungo la Ferrovia del Brennero da Verona a Innsbruck con Giulia Tomasi e Filippo Prosser

Angurie spontanee nel cuore delle Alpi? o piante tipiche di ambienti lontanissimi dai nostri climi? questo e molto altre curiosità si possono scoprire nell'incontro sullo strano caso della Flora Ferroviaria al Museo di Scienze e archeologia di Rovereto alle 18 di Giovedì 30 settembre ore a Rovereto, Museo di scienze e archeologia in Borgo Santa Caterina.

Durante l'incontro saranno presi in considerazione vari temi curiosi legati all’habitat ferroviario, quali ad esempio le piante esclusive delle ferrovie, le piante segnalate dai botanici per la prima volta in Trentino lungo la Ferrovia del Brennero, gli ingegnosi adattamenti di dispersione dei semi delle piante che crescono lungo i binari, le piante segnalate in tempi storici lungo le ferrovie e non più presenti, i nuovi ingressi.

L'habitat ferroviario costituisce con le sue massicciate, il ferro dei binari e i sassi sciolti, un microclima molto particolare, e spesso molto differente dall'ambiente naturale che attraversa, favorendo quindi l'insediamento anche di specie che non troverebbero spazio nel territorio circostante. Grazie ad un progetto Euregio la Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con il Museo delle scienze dell'Alto Adige e l'Università di Innsbruck ha studiato la flora ferroviaria di oltre 50 stazioni dei treni tra Verona e Innsbruck arrivando a risultati molto interessanti. Grazie ai numerosi dati bibliografici a disposizione risalenti fino all'epoca della sua costruzione e a mirati sopralluoghi fatti ad hoc dai botanici delle tre istituzioni si è definito un quadro attuale della flora ferroviaria lungo l'asse ferroviario, importante per comprendere le dinamiche di diffusione delle specie, anche in rapporto ai cambiamenti climatici in atto e alle ricadute in termini di modificazione della biodiversità autoctona, sulla salute umana (allergie) e su aspetti gestionali (sfalci, diserbi). Si capirà ad esempio che delle oltre 1100 specie ben il 20 % sono piante esotiche e tra queste ultime il 36 % vengono dalle Americhe. Tra la flora autoctona, circa un terzo è costituita da piante mediterranee che negli ultimi anni si stanno progressivamente spostando verso nord anche lungo le ferrovie.

 

Fondazione MCR

Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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