DEPERO A SCUOLA

  •  17.12.2021 - 12:05 
  •  Arte, Mostre
  • Un focus sul talento giovanile e sul periodo pre-futurista di un inedito Fortunato Depero al Museo della Città di Rovereto

Una sala del Museo della Città di Rovereto, è dedicata in via temporanea a un focus su Fortunato Depero, in occasione della grande mostra “Depero New Depero” al MART.

Al Museo della Città, fino al 13 febbraio 2022, trova spazio l’esposizione temporanea “DEPERO A SCUOLA, le origini. La Scuola Reale (Realschule) Elisabettina di Rovereto”, una nuova tappa del percorso che parte dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea, passa da Casa Depero, dal Museo della Guerra con l'esposizione “Depero soldato", fino appunto alle sale del museo di Via Calcinari. Il Museo della Città propone al pubblico le opere della collezione cittadina, comprese quelle del Fondo Comel dell'Accademia roveretana degli Agiati, per raccontare un Depero pre-futurista, in formazione.

I turisti, e tutti gli appassionati di questo grande artista avranno così la possibilità di uno sguardo a 360 gradi sulla vita e l’opera di uno dei futuristi più famosi al mondo: basterà una passeggiata attraverso il cuore del centro cittadino, in tutte le tappe del percorso che lo riguarda. Nel focus al Museo della Città, trovano spazio i disegni dell’epoca della scuola, immagini del contesto scolastico, curiosità del periodo giovanile, il tutto condensato in una sala ricchissima di spunti.

Fortunato Depero, come molti altri suoi contemporanei, ha frequentato la Scuola Reale di Rovereto, inaugurata nel 1855 e dedicata all'imperatrice Elisabetta che, grazie all'insegnamento di Luigi Comel, divenne una fucina di artisti. Disegni e acquerelli scolastici raccolti dal professore e poi donati all'Accademia roveretana degli Agiati documentano le origini del talento del giovane Fortunato Depero, ma anche di suo fratello maggiore, Emilio, e di molti altri allievi, diventati poi artisti di rilievo, come Giorgio Wenter Marini, Tullio Garbari, Carlo Cainelli e Luciano Baldessari.

La piccola mostra, a cura di Paola Pizzamano, responsabile della sezione Arte della Fondazione Museo Civico di Rovereto, offre un percorso inedito che ci restituisce le origini dei molteplici interessi e amicizie del giovane Depero pre-futurista. Si intende mettere a fuoco il periodo formativo e le prime testimonianze creative del giovane Depero, evidenziando le origini del suo interesse non solo per l’arte, ma anche per la poesia e per la scrittura, nonché il suo talento giovanile. In mostra sono esposti i suoi primi disegni e acquerelli scolastici, già di notevole espressività e virtuosismo tecnico. Si approfondisce in particolare l’universo del giovane Depero nel periodo dal 1907 al 1913, con l’esposizione anche delle sue prime poesie e riflessioni sull’arte e attraverso brani tratti dal suo primo libro Spezzature pubblicato nel 1913 a Rovereto. L’inedito racconto espositivo evidenzia le origini delle sue amicizie con i compagni di scuola, in particolare con Arturo Feller, al quale dedica il libro Spezzature; e soprattutto del suo primo e unico amore per la roveretana Rosetta Amadori, futura moglie e sodale d’arte e, infine, della sua sperimentazione della scultura appresa nel laboratorio di Gelsomino Scanagatta e documentata in mostra dal rilievo con il ritratto di Giovanni a Prato e in città, dalle cariatidi del negozio Bacca.

 

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