Zeuneriana marmorata

Un progetto per salvare il grillo a rischio estinzione

  • Nel 2022 si è concluso il progetto di censimento e reintroduzione del grillo "Zeuneriana marmorata", una specie minacciata di estinzione. Non solo sono stati liberati esemplari in un habitat naturale adatto, ma sono state anche deposte e conservate uova in laboratorio. Dopo i primi successi, prosegue il monitoraggio per valutare l'evoluzione delle nuove popolazioni.

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Dal 2019 Zeuneriana marmorata è stata al centro di un progetto di studio e conservazione guidato dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto di cui abbiamo già parlato e che si è concluso nel 2022. 

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Obiettivi del progetto erano il censimento e lo studio delle popolazioni rimaste di questa specie minacciata di estinzione endemica del NE Italia e Slovenia, e l'ampliamento dell'areale (territorio occupato dalla specie) della specie tramite traslocazione (spostamento di esemplari da una popolazione limitrofa a un'area idonea, ma priva della specie). 

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Il procedimento di traslocazione. Si tratta di una pratica normale fra i vertebrati, ma ancora poco usata con gli invertebrati.

Se il primo degli obiettivi dipende dallo sforzo dei ricercatori nell'operare in campo, visitando le località in cui la specie è presente e quantificando il numero di individui e l'estensione dell'area occupata, il secondo obiettivo è tutt'altro che scontato e dipende non solo dall'opera degli studiosi, bensì anche da variabili ambientali che influenzano l'ecologia di Zeuneriana marmorata, specie di cui si sa veramente poco.

Di cosa si nutre? Dove depone le uova? Quali sono le caratteristiche ambientali necessarie per la sopravvivenza della popolazione?

Queste sono solo alcune delle domande a cui si sta tentando di rispondere. Quel che è certo è che questa specie vive in ambienti umidi, perifluviali o costieri, pertanto la presenza di acqua è certamente un fattore chiave. Ma anche la composizione vegetazionale dell'habitat è importante in quanto Zeuneriana marmorata depone entro le canne del genere Phragmites. Individuato quindi un habitat idoneo, in accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia, nel 2021 e 2022 sono stati liberati esemplari di entrambi i sessi da una popolazione limitrofa con la speranza che le femmine deponessero e instaurassero una nuova popolazione. Infatti nel 2022 ben prima del secondo rilascio, sono stati rinvenuti esemplari adulti derivanti dalle schiuse delle uova deposte nel 2021. È questo il primo caso in Italia di reintroduzione con successo di una specie di ortottero (grilli e cavallette). Questa popolazione deve essere monitorata durante i prossimi anni per valutarne l'evoluzione. Oltre a questo importante risultato, nel marzo 2023 si sono avute le prime schiuse in laboratorio di uova deposte nel 2022.

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Nel 2023 si sono schiusi i primi individui da uova deposte in laboratorio. Queste hanno passato diversi mesi autunno/invernali immerse nell'acqua e nonostante ciò si sono sviluppate. La disponibilità di esemplari in laboratorio permetterà di studiare meglio l'ecologia della specie, oltre a garantire individui per ulteriori reintroduzioni. Foto di Roberto Scherini.

Grazie alla collaborazione dell'Università di Padova, alcuni esemplari sono stati allevati e le uova conservate in ambiente confinato che riproducesse quello naturale. Finalmente si hanno a disposizione individui che possono servire per studiare l'ecologia e l'etologia della specie, oltre a servire da serbatoio di ripopolamento se la nuova popolazione naturale dovesse mostrare calo demografico.

Aspettiamo quindi col fiato sospeso l'estate 2023. 

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a cura di Filippo Maria Buzzetti, Sezione Zoologia Fondazione MCR

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