Rovereto porta i Lavini di Marco a Roma: il sito protagonista alla Giornata UNESCO della Geodiversità

  • I Lavini di Marco di Rovereto diventano caso di studio nazionale.

Lunedì 6 ottobre, nell’ambito della Giornata UNESCO della Geodiversità, il convegno “Geodiversità e patrimonio geologico nelle aree urbane” ospitato dal CNR di Roma ha visto al centro dell’attenzione anche il sito naturalistico roveretano.

A presentare il contributo dal titolo “La Ruina dantesca e l’icnosito dei Lavini di Marco a Rovereto (TN)” sono stati Michela Canali, della sezione Scienze della Terra del Museo e Andrea Miniucchi, Assessore alla pianificazione per lo sviluppo urbano sostenibile e senza barriere del Comune di Rovereto, con un intervento dedicato alla riqualificazione e alla fruibilità del sito ricco di impronte fossili di dinosauro dei Lavini di Marco, un’area di straordinario interesse geologico e naturalistico, emblema del legame tra tutela ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione del territorio.

La presenza dei Lavini al convegno rappresenta un riconoscimento di rilievo per Rovereto, che si conferma protagonista nel dibattito sulla gestione del patrimonio geologico in chiave urbana e culturale.

“La presentazione dell'icnosito dei Lavini di Marco alla giornata di studi nazionale sulla "Geodiversità e patrimonio geologico nelle aree urbane", commenta l’assessore Miniucchi, rappresenta un'importante opportunità per valorizzare il patrimonio geologico locale. La vicinanza del sito alla città di Rovereto costituisce un elemento strategico fondamentale, rendendolo facilmente accessibile per attività didattiche, ricerca scientifica e per i visitatori. L'obiettivo è quindi proseguire con gli interventi di conservazione e valorizzazione di queste importanti testimonianze geologiche, promuovendole come volano per il turismo. Il confronto con altre realtà urbane, contraddistinte dalla presenza di siti di interesse geologico, rappresenta per il Comune di Rovereto anche l’occasione di condividere e analizzare le rispettive strategie di conservazione e valorizzazione. Questi siti, infatti, rappresentano risorse preziose che permettono di ricollegare le comunità alla storia profonda del pianeta, offrendo al contempo significative opportunità per il territorio”.

L’iniziativa è stata organizzata da SIGEA-APS, ProGEO Italia e Ordine dei Geologi del Lazio,

Ha visto la partecipazione e il sostegno di numerosi enti di ricerca e istituzioni accademiche, tra cui Università di Roma “La Sapienza”, Università Roma Tre, Università dell’Aquila, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Padova e Università di Firenze, a conferma della rilevanza scientifica e interdisciplinare del tema.


L’evento si svolge con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, del Consiglio Nazionale dei Geologi, dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e della Società Geologica Italiana.

Per approfondire: https://sigea-aps.it/eventi/geodiversita-e-patrimonio-geologico-nelle-aree-urbane-roma-2025/, oppure: https://www.youtube.com/live/H6fGSGcBi5M

 

 

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