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Biodiversità ed ecosistemi, il ruolo cruciale degli insetti

  • A Rovereto il IV Congresso Europeo sulla Conservazione degli ortotteri

Dal 4 al 6 luglio 2024, si terrà al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, il IV Congresso Europeo sulla Conservazione degli Ortotteri (ECOC IV), organizzato dalla Fondazione Museo Civico in memoria dello studioso Antonio Galvagni che ha donato la sua collezione entomologica al Museo. 

Questo importante evento riunirà scienziate/i e ricercatrici e ricercatori provenienti da tutto il mondo per discutere delle ultime scoperte e strategie per la protezione degli ortotteri, un gruppo di insetti che include cavallette, grilli, locuste, parenti di mantidi e blatte.

Quest'anno, il Congresso assume una rilevanza ancora maggiore grazie alla recente entrata in vigore della nuova legge europea sul ripristino della Natura. Questa legge rappresenta un passo fondamentale per la salvaguardia degli ecosistemi europei, imponendo misure concrete per la restaurazione degli habitat naturali e il rafforzamento della biodiversità.

Gli ortotteri svolgono un ruolo cruciale negli ecosistemi, contribuendo al ciclo dei nutrienti, alla decomposizione della materia organica, alla dispersione dei semi e fungendo da fonte di cibo per numerose specie di uccelli e piccoli mammiferi. Tuttavia, molte specie di ortotteri sono minacciate dalla perdita di habitat, dall'uso intensivo di pesticidi e dai cambiamenti climatici. La nuova legislazione europea offre un'opportunità unica per implementare azioni di conservazione su larga scala che potrebbero invertirne il declino.

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Figura 1: Collezioni del Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto

Il programma del congresso di Rovereto, abbinato al IV meeting del Gruppo di Ricerca Insetti Ortotteroidei (GRIO), prevede 2 giorni di sessioni plenarie in presenza, con speech e momenti di scambio e dibattito dedicati a vari aspetti della conservazione degli ortotteri, un simposio sulla bioacustica il pomeriggio del 5 luglio dedicato allo scomparso Gianni Pavan, oltre a un’escursione sul campo sul Monte Bondone il sabato 6 luglio.

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Dai contributi presentati per il congresso emergono vari studi che dimostrano alcune specie di cavallette in criticità, con problemi di conservazione. I problemi generalmente sono quelli determinati dalle azioni antropiche e soprattutto dalla perdita di habitat. Ci sono altri studi che riportano azioni di tutela e di conservazione come quello che presenta il Museo di Rovereto che ha ha fatto quello che si fa generalmente coi leoni e con gli elefanti: ha cioè reintrodotto in natura un lotto di esemplari fertili di una specie di cavalletta che si pensava estinta, fondando una popolazione nuova. Questo fa ben sperare, tant'è che lo stesso protocollo verrà applicato su una cavalletta in via d’estinzione del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

Un altro aspetto che viene presentato in molti contributi del Congresso riguarda la validità ancora oggi degli studi esplorativi della biodiversità, cioè del lavoro di studiosi che si recano in luoghi impervi delle nostre Alpi, degli Appennini, delle catene montuose dell'Europa, alla ricerca di cavallette per verificare in una determinata area quali specie sono presenti. Questo è il primo passo per conoscere il nostro ambiente e capire se qualcosa sta cambiando, confrontando i dati attuali con quelli presenti nella letteratura o nelle collezioni scientifiche. Ricordiamo che il Museo di Rovereto conserva la collezione di ortotteri più grande d'Italia, una delle più importanti d'Europa, tant'è che vengono da tutta Europa, dagli stati Uniti e dal Messico per studiarne gli esemplari.

Tra gli ospiti d'onore del Congresso figurano rappresentanti accademici di fama internazionale. L'evento offrirà un'importante piattaforma per il dialogo e la collaborazione tra i diversi attori coinvolti nella conservazione della biodiversità. Saranno presenti il prof. Axel Hochkirch presidente dell’IUCN SSC Invertebrate Conservation Committee, il prof. Bruno Massa, presidente del GRIO, il prof. Josip Skejo massimo esperto mondiale di Tetrigidi e il dr. Ricardo Marino Perez consigliere dell'Orthopterist’ Società

L’evento sarà trasmesso live sul canale Youtube della Fondazione Museo Civico di Rovereto.

Scarica il  PROGRAMMA COMPLETO >


Il convegno è organizzato dalla Fondazione Museo Civico, a cura di Filippo Buzzetti e Gionata Stancher della sezione Zoologia, in collaborazione con IUCN Species Survival Commission (SSC), IUCN Grasshoppers Specialists Group (GSG), con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, della Società Entomologica Italiana, della Fondazione Edmund Mach, dell’Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Agronomia, Alimenti, Risorse naturali, Animali e Ambiente (DAFNAE), della Società Museo Civico di Rovereto e con il sostegno Fondazione Alvise Comel.

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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