Iniziative estive per giovani talenti: il Science Summer Camp
Ventiquattro giovani provenienti da tutta Italia, equamente divisi tra donne e uomini; dodici miniteam, sei giorni, quattro sfide.
Potrebbero essere i presupposti per un reality televisivo, e invece sono i numeri dell’edizione 2016 del Science Summer Camp: campo estivo residenziale che la Fondazione Museo Civico di Rovereto rivolge agli studenti di talento che hanno completato il terzo o il quarto anno di scuola superiore.
“Si tratta – spiega Nello Fava, responsabile della Sezione didattica della Fondazione – di offrire a un gruppo di giovani selezionati in ragione della loro motivazione e della particolare eccellenza l’occasione di sperimentarsi nel settore della ricerca scientifica, praticando le loro capacità di osservazione, analisi e riflessione”. Tra il 28 agosto e il 3 settembre, i 24 giovani selezionati, ospitati presso le sedi del Museo, saranno affiancati nell’attività d’indagine da tutor scientifici dell’istituzione.
Organizzati in quattro squadre e in 12 mini-team provvisti di un pc portatile con i software necessari per raccogliere i dati degli esperimenti, avranno la possibilità di affrontare problemi e trovare soluzioni in diversi ambiti: astronomia, archeometria e geofisica, robotica e neuroscienze. “All'Osservatorio astronomico di Monte Zugna – continua Fava – si occuperanno di indagare le caratteristiche del Sole. A Sperimentarea – l’area attrezzata che il Museo gestisce al Bosco della Città, condurranno indagini geofisiche propedeutiche allo scavo archeologico e uno scavo simulato che consentirà loro di verificare le indicazioni del dato geofisico. A fine scavo potranno assistere all’impiego di una tecnica speditiva per il rilievo metrico tridimensionale. Presso il Leis, il LEGO® Education Innovation Studio di Borgo Santa Caterina, il Science Summer Camp porrà i giovani coinvolti di fronte alla necessità di programmare un robot, un Lego Mindstorm EV3, allo scopo di trovare soluzioni logiche a problemi reali. Infine, nell’ambito delle Neuroscienze, gli studenti si occuperanno dell'osservazione del comportamento animale, dell'analisi statistica e dell’interpretazione dei dati raccolti”.
Non è la prima volta che la Fondazione Museo Civico organizza un’attività di questo tipo.
Guido Lazzerini è tra i ragazzi che aderirono all’iniziativa quattro anni fa.
Guido, raccontaci di te: chi sei, quanti anni hai, da dove vieni e dove vivi, qual è il tuo percorso…
Sono Guido Lazzerini, compirò 20 anni il prossimo 14 luglio, abito nella bellissima Firenze e sono fiero e onorato di esserne cittadino!! Fin da piccolo mi hanno sempre affascinato le materie di ambito scientifico. Attualmente sto frequentando i corsi di ingegneria meccanica qui a Firenze e per il momento mi intriga molto l'idea di intraprendere il percorso di ingegneria energetica alla laurea magistrale. Penso che l'energia rinnovabile sia necessariamente il futuro su cui puntare e spero che riusciremo a trovare un modo di cambiare concretamente le cose rispetto a quanto è stato fatto fino ad ora.
Perché hai scelto di iscriverti al Science Summer Camp della Fondazione MCR?
Mi sono iscritto al Science Summer Camp di Rovereto l'estate tra la seconda e la terza liceo. Devo dire che non mi si era mai presentata prima la possibilità di fare una simile esperienza o un campo estivo dedicato a materie scientifiche e che l'idea mi fu proposta da uno dei miei professori. Nella scelta è stata sicuramente decisiva l'idea di poter sperimentare concretamente il lavoro del ricercatore, cosa che spesso non è possibile a scuola.
Perché sfruttare il periodo estivo per un tipo di attività non propriamente ricreativo?
Scegliere un campo del genere per le vacanze estive è sicuramente un ottimo impiego del proprio tempo libero. Nonostante l'attività non sia ricreativa le esperienze non hanno nulla a che vedere con le noiose lezioni frontali scolastiche in quanto ogni ragazzo e ragazza è coinvolto in prima persona nei vari esperimenti che si svolgono durante la settimana. Inoltre è possibile conoscere nuove persone provenienti da tutta Italia e confrontarsi con loro.
Puoi descrivere la tua esperienza, dando rilievo alle attività svolte che hai trovato più significative ed efficaci? Qual è l’attività che hai preferito e perché?
Della mia esperienza ricordo alcuni aspetti che mi sono rimasti impressi: l'accompagnatore Fausto Ferreira, simpaticissimo e preparato, laureato in robotica a Pisa. Mi sono piaciuti in particolare la visita all'osservatorio e l'esperimento che riguardava il comportamento di una specie di tartarughe in relazione alla percentuale di popolazione mancina e destra. Ho conosciuto due ragazzi di Bologna insieme ai quali ho scritto la relazione finale e con cui mi sono divertito molto. Infine mi è piaciuta l'idea di farci levigare a mano un cubetto di legno fino a farlo diventare una pallina perfetta (che conservo tuttora) testata nella segheria del posto.
Perché raccomanderesti a un giovane questo tipo di esperienza?
Ai giovani studenti delle superiori consiglio questa esperienza perché 16, 17 anni è l'età ideale per sperimentare cose nuove e originali come quelle che offre il Science Summer Camp di Rovereto. C'è la possibilità di conoscere nuove persone e - perché no - magari anche una nuova passione da coltivare in ambito scientifico.
La quota di partecipazione al Science Summer Camp è di 500 euro, e comprende l'alloggio, il vitto, i trasferimenti, i materiali di consumo, l'assicurazione. I giovani che desiderano partecipare al progetto devono inviare un’email a sscamp@fondazionemcr.it allegando una lettera di presentazione di un docente e un testo (o un video) in cui illustrano le proprie motivazioni.
Tutte le informazioni sul corso, gli aggiornamenti sulle attività previste, i risultati della selezione, saranno pubblicati sul sito www.fondazionemcr.it.