Il caso Carex maritima
Carex maritima è una specie a distribuzione circumboreale, con isolate presenze più a sud limitate ad elevati gruppi montuosi dell’emisfero settentrionale, tra cui le Alpi dove è rarissima.
In Trentino non era mai stata ritrovata fino al 3 settembre 2019 quando è stata scoperta dai botanici del Museo sul Gruppo di Sella, a nord-ovest del Rifugio Boè, a 2701 m di quota. Si tratta dell’unico dato di presenza di questa pianta nel nostro territorio ed è probabilmente da collegare al particolare substrato qui affiorante: la Formazione di Travenanzes (Raibl). Tale formazione geologica, ricca in argilla, consente di permeabilizzare il suolo e di mantenere l’acqua per lunghi periodi. Ciò rappresenta la condizione di crescita ideale per questa specie che alle alte latitudini dell'emisfero boreale cresce lungo le spiagge del Mar Glaciale Artico.
Il campione che testimonia tale scoperta è esposto nella mostra “Ci vuole un fiore” al Museo di Scienze e Archeologia che speriamo di poter riaprire presto in sicurezza.
Il campione è parte dell’erbario del Museo Civico di Rovereto oggi costituito da 75.000 campioni. Si tratta della maggiore documentazione esistente sulla flora del Trentino ed è inserito nell’elenco degli erbari internazionali con la sigla ROV. Gli erbari documentano in modo rigoroso la flora, permettono precisi confronti morfologici e sono inoltre fonte di materiale per studi genetici. I campioni particolarmente importanti sono i cosiddetti "tipi" su cui si basano le descrizioni di specie nuove per la scienza.