Il fascino dell'entomologia
Neolaureato in Scienze della Natura all'Università degli Studi di Padova e con un forte interesse per lo studio degli insetti, il roveretano Federico Marangoni non ha dubbi sulla mossa successiva: decide di approfittare della possibilità che il Servizio Civile offre e partecipa alla selezione per il progetto dedicato allo studio e alla divulgazione degli insetti (entomofauna) del territorio proposto dalla nostra Fondazione. Federico, infatti, conosce molto bene la lunga tradizione entomologica del museo e le importanti collezioni di cui dispone.
Il periodo di Servizio Civile universale provinciale è durato da maggio 2019 ad aprile 2020 durante il quale Federico ha potuto effettuare alcune ricerche genetiche di un particolare grillo di alta montagna presente in Italia solo in tre aree tra Trentino Alto-Adige e Veneto. Affiancato dai nostri ricercatori ha sperimentato la gestione, valorizzazione e manutenzione delle collezioni entomologiche presenti in museo e seguito l’organizzazione di alcune attività didattico-divulgative con ottimi riscontri da parte del pubblico.
L’esperienza di servizio civile al Museo è stata all’altezza delle tue aspettative?
Si, ho apprezzato molto questa esperienza. Stare a contatto con le collezioni entomologiche mi ha dato la possibilità di accrescere le mie conoscenze sugli insetti presenti sul territorio regionale e non solo. Mi ha dato permesso di confrontarmi con diversi esperti del settore e anche con il personale del museo per comprendere al meglio il complesso ordine degli ambienti naturali del territorio.
Qual è stato l'aspetto più difficile del tuo lavoro al museo? E il più entusiasmante?
Gli aspetti difficili, come in ogni situazione lavorativa, sono comuni ma basta dar loro il giusto peso. Guardandomi indietro posso dire di non aver avuto un momento o una situazione che potrei definire "più difficile".
Completamente diverso è trovare invece il momento più entusiasmante. Potrei dire che sono stati tutti momenti entusiasmanti: dall’analisi dei dati genetici, alla sistemazione delle scatole entomologiche che silenziosamente insegnano quanto è affascinante il mondo degli insetti, e non ultime le escursioni. Ecco, forse il momento più entusiasmante è stato quello in cui, dopo ore e ore di camminata per arrivare in una zona di pascolo montano, abbiamo trovato una specie di grillo: la mia gioia fu incontenibile!
Come hai vissuto le attività di divulgazione a contatto con il pubblico?
Ho scoperto che mi piacciono molto. Si prova della gioia nel riuscire a spiegare concetti seppur difficili in maniera semplice e nel vedere che vengono assimilati da chi ti sta di fronte. Anche percepire il coinvolgimento delle persone è davvero molto gratificante. Sono consapevole che si tratta di una grande occasione per far capire alle nuove generazioni il valore della Natura, quanto ci siamo staccati da essa e con quale presunzione l'uomo si comporta spesso.
Cosa ti aspetti in futuro? Continuerai con l'entomologia?
Il mio futuro a breve tempo sarà quello di ricominciare con le escursioni sul territorio per studiare le diverse entomofaune, perché il periodo di servizio civile non è stato iniziare e concludere un qualcosa, ma è stato un percorso passionale iniziato tanti anni fa con l’ammirazione per dei piccoli animali, gli insetti, proseguito in università e poi presso il museo.
Sicuramente l’entomologia è la mia strada, sia per lavoro o passione continuerò a fare ciò che mi soddisfa.