Monitoraggio ambientale, che aria tira a Rovereto?
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La Fondazione Museo Civico di Rovereto svolge ormai da diversi anni varie attività di monitoraggio ambientale sul territorio in ambiti molto diversificati, come ad esempio il controllo del livello della falda freatica, la diffusione della zanzara tigre e il censimento delle specie botaniche spontanee. Negli ultimi anni l'attenzione verso la qualità dell'aria e l'inquinamento è aumentata in modo significativo e oggigiorno il fenomeno degli odori legato alle diverse attività industriali è riconosciuto come un vero e proprio problema ambientale. Proprio per tale motivo, negli ultimi anni, su volontà dell'Amministrazione comunale, il Museo ha avviato anche il monitoraggio della qualità dell'aria di Rovereto con il campionamento delle polveri sottili e l'analisi degli odori.
Per monitorare la qualità dell'aria si utilizzano nasi elettronici, che simulano il riconoscimento degli odori del sistema olfattivo umano.
L'analisi degli odori in particolare consiste nel rilevare gli odori emessi nella zona industriale di Rovereto tramite uno strumento piuttosto sofisticato chiamato "naso elettronico" (Pen3Meteo, Figura 1), al fine di poter finalmente misurare "strumentalmente" l'intensità degli effluvi lamentati spesso dai cittadini della frazione Lizzana e delle altre zone limitrofe.
Figura 1. I nasi elettronici (o sistemi olfattometrici artificiali) sono degli strumenti che simulano il riconoscimento degli odori del sistema olfattivo umano attraverso l'uso di sensori detti "array", fornendo una cosiddetta "impronta olfattiva". Si tratta dunque di strumentazioni che non fanno un'analisi chimica della miscela gassosa in esame, bensì forniscono un'impronta olfattiva che successivamente va confrontata con un archivio di dati di riferimento detto "pattern".
Con questi presupposti il "naso elettronico" del Comune di Rovereto è rimasto operativo in modo quasi continuo in zona industriale dal 2016 ad oggi consentendo di creare un database piuttosto corposo. Come mostra il grafico seguente (Grafico 1), i dati dal 2016 al 2021 mostrano un netto miglioramento del fastidio, anche se questo non può considerarsi ancora del tutto risolto.
Grafico 1. Quantità degli eventi odorigeni registrati dal naso elettronico, in zona industriale e dintorni, con intensità sicuramente percepibile, per ogni mese da maggio 2016 a novembre 2021.
Da evidenziare che il problema si è nettamente ridimensionato soprattutto grazie all'attivazione del sistema di abbattimento degli odori di Sandoz ID (oggi Suanfarma S.p.A.) nel marzo del 2017, con un grosso investimento da parte dello stabilimento deciso anche in conseguenza dell'approvazione da parte della Giunta Provinciale di Trento delle "Linee guida sugli odori".
Ai nasi elettronici si affiancano i nasi umani: cittadini-collaboratori che ogni mese fornisco le loro rilevazioni al laboratorio della Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Anche se in modo meno marcato, il miglioramento è confermato pure da una rete di cittadini-collaboratori, chiamati in gergo tecnico "nasi umani", che ogni mese fornisco le loro rilevazioni al laboratorio della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Anche l'analisi di questi dati ha portato a evidenziare come la situazione attuale sia migliorata rispetto ai primi anni di monitoraggio, con periodi di relativa assenza di molestia intervallati però da momenti di recrudescenza del fastidio (come ad esempio nell'estate del 2020). Anche il 2021 ha mantenuto tale particolarità (Grafico 2).
Grafico 2. Quantità degli eventi odorigeni registrati dai nasi umani nei pressi della zona industriale per ogni mese da maggio 2016 a novembre 2021 (nella interpretazione del grafico si tenga conto della quantità di segnalatori per ogni mese).
I dati inoltre mostrano come gli odori sgradevoli abbiano cambiato caratteristiche passando da quella che era, di solito, una presenza intensa e continua per tutto l'arco della giornata dei primi anni di monitoraggio (2016-2017), a una manifestazione che solitamente viene a presentarsi in forma di zaffate che, anche se più rara, a volte è ancora piuttosto intensa (2018-2021). Questo rende in parte ragione delle differenze di percezione tra naso elettronico e cittadinanza, in quanto lo strumento ha più difficoltà ad intercettare questa tipologia di eventi di breve durata (a causa dei momenti di pulizia dei sensori). Inoltre è probabile che i "nasi umani", meno assuefatti ai forti e continui odori degli anni più lontani, arrivino oggi a discriminare anche effluvi meno intensi di un tempo. Bisogna poi tenere conto che il naso elettronico è uno solo e che si trova dislocato in un punto ben definito. In questo quadro quindi l'apporto dei cittadini-collaboratori è essenziale, in sinergia però con quello del Pen3Meteo, il quale presenta un carattere di oggettività e una continuità di rilevazione (diurna e notturna), che le percezioni umane non possono ovviamente assicurare.
Il Comune di Rovereto ha aderito al sistema EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), strumento volontario di certificazione ambientale proposto dalla Comunità Europea.
I dati raccolti e i report eseguiti nel corso dell'attività di monitoraggio ambientale sono disponibili e scaricabili sul sito EMAS del Comune di Rovereto all'indirizzo www.emasrovereto.it. La Fondazione Museo Civico di Rovereto collabora infatti con il Comune di Rovereto nell'ambito del progetto EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), sistema comunitario di ecogestione e audit sulla gestione ambientale in atto, sulle prestazioni ambientali raggiunte e sul miglioramento atteso. Da questa piattaforma è anche possibile accedere al webgis in cui sono riportati i luoghi di campionamento delle varie campagne di monitoraggio ambientale con le relative schede.
Se le condizioni sociali legate alla situazione pandemica lo permetteranno, nei primi mesi dell'anno 2022 c'è l’intenzione di organizzare un evento aperto alla cittadinanza in cui verranno riferiti i risultati delle campagne di monitoraggio del 2021 e degli anni precedenti.
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a cura di Stefano Marconi, Monitoraggio ambientale Fondazione MCR