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Le aurore boreali in Italia: un fenomeno raro legato all'attività solare

  • Nel 2024, l'aurora boreale è stata visibile più volte in Italia, grazie al massimo del ciclo solare. Questo fenomeno, causato dall'interazione tra il vento solare e l'atmosfera terrestre, crea spettacolari colori nel cielo, visibili anche a latitudini più basse durante periodi di intensa attività solare.

Si legge in 3 minuti: il tempo di un caffé ristretto!

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Il 2024 è stato un anno in cui, in più di un’occasione, i cieli d’Italia sono stati raggiunti dal fenomeno dell’aurora boreale. Si è trattato senza dubbio di una situazione eccezionale, anche per la quantità di eventi visibili, verificatisi in diverse stagioni dell’anno, fino all’ultimo più recente, avvenuto nella notte di Capodanno.

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Aurora boreale avvistata in varie parti d'Italia ©AgenziaDire

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Aurora boreale di Capodanno da Pieve di Cadore ©NASA - Alessandra Masi  

Da cosa è dipesa questa bellissima e inconsueta possibilità?

Innanzitutto, ricordiamo che le aurore polari sono fenomeni che illuminano il cielo tipicamente delle regioni polari del nostro pianeta, con sfumature che variano tra diversi colori come il verde, il rosso, il rosa e il blu. In qualunque forma si manifestino, lasciano incantati coloro che le osservano grazie alla loro straordinaria bellezza.

Le aurore rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti, frutto dell’interazione tra la nostra stella, il Sole, e il pianeta Terra.

Il Sole, nel suo complesso meccanismo di produzione e diffusione di energia, si libera costantemente di un flusso di particelle - espulse a una velocità di oltre un milione e mezzo di chilometri all’ora - che compongono il cosiddetto vento solare. Quest'ultimo raggiunge distanze grandissime dentro il Sistema Solare, estendendosi oltre l’orbita del pianeta nano Plutone.

Quando le particelle cariche - per lo più elettroni - raggiungono la Terra, la maggior parte di esse viene bloccata dal campo magnetico del nostro pianeta. Tuttavia, alcune riescono a superare questa barriera e vengono convogliate in corrispondenza dei poli, dove penetrano nelle parti superiori della nostra atmosfera. Qui, nella termosfera, gli elettroni interagiscono con gli atomi di ossigeno e azoto, generando luce visibile, che dà vita agli straordinari colori che dipingono il cielo delle regioni polari.


Animazione che illustra le particelle provenienti dal Sole mentre raggiungono il campo magnetico terrestre,
entrano in esso e vengono dirette ai poli, generando l’aurora ©NASA   

Quando parliamo delle aurore che avvengono nel nostro emisfero, ci riferiamo alle aurore boreali; mentre, quando parliamo di quelle che si verificano nell’emisfero australe, le definiamo aurore australi.

Talvolta, questo fenomeno tipico delle regioni polari può essere osservato anche da latitudini più basse, come le nostre, quando il Sole si trova in un massimo particolarmente intenso del ciclo di attività. Questo è proprio ciò che è successo nell’ultimo anno.

Per misurare l’attività solare, si fa riferimento al numero di macchie solari che compaiono ciclicamente sulla nostra stella. L’inizio di un ciclo solare coincide con un cosiddetto minimo, ovvero un periodo di scarsa presenza di macchie, che aumenta progressivamente con l'intensificarsi dell’attività, fino a raggiungere il punto intermedio del ciclo solare durante il cosiddetto massimo solare, ovvero quando il Sole presenta il maggior numero di macchie solari. Passato il massimo, l’attività inizia a diminuire fino a tornare al minimo successivo. Tra due minimi è stata osservata una periodicità di circa 11 anni.

Certamente, le aurore che si vedono dalle nostre latitudini sono diverse da quelle osservate a latitudini più elevate, poiché il colore emesso dipende da diversi fattori, come la composizione dei gas nell’atmosfera, l’altitudine a cui si formano e l’energia delle particelle trasportate dal vento solare. Quelle visibili dall’Italia hanno in genere una colorazione che tende al rosso.

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Aurora boreale avvistata in Trentino ©Massimo Candioli

Per approfondire:
> sorvegliatispaziali.inaf.it
Sorvegliati Spaziali è un progetto di divulgazione dell'INAF, dedicato allo studio degli eventi celesti che possono avere effetti sul nostro pianeta. 

> soho.nascom.nasa.gov 
SOHO è una missione congiunta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA, che ha lo scopo di osservare il Sole e la sua attività. 


UN SABATO CON IL SOLE SUL MONTE ZUGNA
Sette appuntamenti speciali per guardare il Sole con occhi diversi grazie al telescopio dell’Osservatorio Astronomico sul Monte Zugna, a pochi chilometri da Rovereto. 

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a cura di Chiara Simoncelli, area Astronomia Fondazione MCR

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