La cartografia floristica dell'Italia settentrionale: primi passi verso un quadro d'unione

La cartografia floristica dell'Italia settentrionale: primi passi verso un quadro d'unione

  • Il primo Workshop di Botanica organizzato a Rovereto nel settembre dello scorso anno è stato un momento importante per tracciare un quadro sullo stato di avanzamento della cartografia floristica in Italia settentrionale. Il Nord Italia appariva storicamente come una delle aree meno rilevate, mentre ora si inizia a disporre di una mole di dati sufficiente per programmare la realizzazione di un atlante floristico completo.

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Il Workshop di Botanica: un momento di confronto tra i referenti delle regioni e provincie del Nord Italia sullo stato di avanzamento della cartografia floristica

Il 10 e 11 settembre 2021 scorsi, presso la sede del Museo di Scienze e Archeologia in Borgo Santa Caterina, la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha organizzato il 1° Workshop di Botanica dedicato alla cartografia floristica del Nord Italia con la collaborazione della Fondazione Alvise Comel e il patrocinio della Società Botanica Italiana. Durante il convegno si sono susseguiti interventi di numerosi specialisti del settore che, in veste di referenti delle varie regioni e provincie, hanno fatto il punto sulla cartografia floristica della propria realtà territoriale. Nei mesi successivi, con il coordinamento della sezione Botanica del Museo Civico di Rovereto, si sono predisposti gli Atti del Convegno e, grazie alla risposta positiva dei vari gruppi di lavoro regionali e provinciali, è stato possibile tracciare per la prima volta un quadro sullo stato di avanzamento della cartografia floristica in Italia settentrionale. Allo scopo è stato realizzato un quadro d'insieme con il numero di specie (taxa) rilevati per quadrante (mappa 1, sotto). Per i quadranti di confine si è scelto il numero più elevato disponibile tra i due (o tre) progetti di cartografia confinanti. Ma non solo: il prossimo 2-3 settembre 2022 (c'è tempo fino al 31 agosto per iscriversi!) il Museo organizza la seconda edizione del workshop per ripartire con i lavori e focalizzare l'attenzione sui metodi adottati al fine di definire un protocollo di raccolta dati comune con l'obiettivo più generale di favorire i rapporti di rete.

QUI puoi iscriverti alla seconda edizione del Worshop di Botanica

Obiettivi e metodi della cartografia floristica

La cartografia floristica ha come obiettivo la stesura di mappe di distribuzione su reticolo di tutte le piante vascolari (alberi, arbusti, erbe e fiori, esclusi naturalmente le alghe, i licheni, i muschi, le epatiche e i funghi) che crescono allo stato selvatico in un dato territorio, senza privilegiare né specie né aree geografiche ritenuti di particolare interesse, giungendo ad un rilevamento metodico della biodiversità floristica. Il reticolo usato è quello dei cosiddetti "quadranti", corrispondente a 3' di latitudine e 5' di longitudine, di ca. 35 kmq di superficie ciascuno.

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Esempio di mappa di distribuzione della felce Ceterach officinarum, dall'atlante delle pteridofite dell'Italia nordorientale (Bona et al., 2005). Nella cella in cui c'è il punto la specie è presente, nelle altre risulta assente. 

A tal fine sono necessari grandi quantità di dati, che devono essere organizzati in database adeguatamente strutturati.

Ad esempio, la sezione botanica del Museo per la sola provincia di Trento ha archiviato ad oggi circa 1.500.000 segnalazioni, di cui 1.300.000 osservazioni di campo, 117.000 tratte dalla bibliografia e quasi 65.000 da campioni d'erbario. Per ottenerli è necessario un grosso lavoro di schedatura di dati già esistenti e un gran numero di escursioni nelle diverse stagioni dell'anno.

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In foto: L'erbario del Museo Civico di Rovereto riconosciuto a livello internazionale con la sigla ROV e custodito presso la sede del Museo di Scienze e Archeologia.

Le mappe evidenziano quali sono le specie più rare in un territorio, presupposto essenziale per la protezione della flora; indicano le specie più comuni e quelle che stanno subendo un'erosione di areale; segnalano le entità esotiche in espansione; fissano in sostanza l'assetto floristico di un territorio in un periodo temporale, presupposto per poter valutare qualsiasi cambiamento futuro in seguito ai cambiamenti di uso del suolo e al riscaldamento climatico

Situazione attuale della diffusione di specie floristiche in Italia settentrionale

Ad oggi, il dato più significativo è il totale delle segnalazioni floristiche archiviate che supera, in Italia settentrionale, i 6.000.000 dati (oltre 1.600.000 dati se raggruppati per quadrante). Emblematica è la mappa seguente (mappa 1) che mostra, per tutto il nord Italia, il numero di taxa presenti per ciascuna quadrante. Tale mappa considera tutte le specie di piante vascolari presenti allo stato selvatico, per un totale di oltre 5000.

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MAPPA 1: Numero di taxa per quadrante al novembre 2021

La mappa 1 di per sé non mostra lo stato di avanzamento della cartografia floristica nei vari territori: le zone di pianura e di alta montagna sono infatti intrinsecamente povere di specie rispetto a zone di collina e media montagna. Per questo è stata effettuata una semplice analisi. Per prima cosa i quadranti sono stati suddivisi in 5 categorie sulla base dell'altimetria (mappa 2). Per ciascuno dei 5 gruppi di quadranti individuato è stata effettuata la media dei taxa e quindi i quadranti sono stati attribuiti a 3 categorie di esplorazione: esplorazione media il terzo di quadranti di ciascun gruppo a cavallo della media; esplorazione bassa il terzo di quadranti sotto il terzo medio e esplorazione alta i quadranti sopra il terzo medio.

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MAPPA 2: Suddivisione dei quadranti in relazione alla categoria altimetrica di appartenenza

Abbiamo così ottenuto la mappa 3 che mostra il livello di avanzamento dei censimenti floristici per quadrante. Esso appare buono in alcune aree, ed in particolare nel settore alpino centro-orientale e in ampie zone dell'antistante pianura; discreto ma con lacune nelle Alpi occidentali e in alcuni tratti degli Appennini; scarso in vaste aree di pianura.

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MAPPA 3: Classificazione dei quadranti in relazione al livello di avanzamento della cartografia floristica

Su 3.612 quadranti, 98 sono privi di dati (mappa 1) che si riducono a 63 se non si considerano i quadranti di confine che interessano il territorio solo in minima parte: essi ricadono soprattutto nelle province di Como, Milano, Monza e Brianza, Treviso e Venezia. Spicca la ricchezza floristica di alcune città, dove però sono le specie casuali ad avere un ruolo importante, oltre a quella del monte Baldo (mappa 1).

Considerazioni e prospettive future per la cartografia floristica del Nord Italia

Nell'ambito del progetto di cartografia floristica centro-europea (CFCE), l'Italia settentrionale appariva storicamente come una delle aree meno rilevate (Pignatti, 1975, 1978). A distanza di quasi 50 anni, il quadro complessivo sullo stato di avanzamento del progetto, considerando l'intera Italia settentrionale, appare di gran lunga migliorato. Nonostante il costante e notevole ritardo rispetto ai Paesi centroeuropei, in Italia settentrionale dopo il 1975 si è registrato infatti un crescente interesse verso la cartografia floristica (Prosser, 2005).

I dati complessivi qui presentati dimostrano che si inizia a disporre di un dataset sufficiente per programmare progetti di vasto respiro e non più limitati a singole province o a singoli gruppi di taxa.

Occorrerebbe effettuare campagne mirate nei territori meno coperti, ovvero quelli indicati abbastanza chiaramente nella mappa (mappa 3). Già solo la redazione di questo quadro di sintesi ha comportato qualche progresso con l'adeguamento di alcuni dataset ai fini della realizzazione di una cartografia floristica.

Con queste premesse in futuro l'obiettivo (che ad oggi appare ancora un miraggio) potrebbe essere quello di realizzare un atlante floristico completo per l'Italia settentrionale. Questo porterebbe almeno l'Italia settentrionale ad allinearsi, pur con molto ritardo, alle molte nazioni europee che già ne dispongono da oltre 20 anni (il primo atlante ad essere pubblicato è stato quello delle Isole britanniche nel 1962).

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In foto: Un gruppo di partecipanti al 1° workshop di botanica del 2021 durante l'uscita di cartografia floristica

Bibliografia
Supplemento al Vol. 37/2021 degli Annali del Museo Civico di Rovereto LEGGI
Pignatti S., 1975, Zum Stand der floristischen Kartierung Mitteleuropas in Norditalien. Gött. Flor. Rundbr., 9 (2): 61-63.
Pignatti S., 1978, Dieci anni di cartografia floristica nell'ltalia di Nord-Est. Inf. Bot. It., 10:212-219.
Prosser F., 2005, Progetti di cartografia floristica in Italia: un tentativo di sintesi. In Scoppola A., Blasi C. (eds.) "Stato delle conoscenze sulla flora vascolare d'Italia", Palombi, Roma, pp. 29-36.

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a cura di Filippo Prosser, Sezione Botanica Fondazione MCR

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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