Oviraptor in cova (ricostruzione di Francesco Garofalo)

Nido di Oviraptor

Vi sono scoperte in paleontologia che ci permettono di capire meglio la vita nelle passate ere geologiche e contemporaneamente ci pongono nuove domande.

Nel 1993 in Mongolia furono trovati i resti di un Oviraptor acquattato sul proprio nido; gli arti posteriori erano piegati in modo da sostenere il corpo senza danneggiare le uova, e gli arti anteriori erano posti in modo da coprire e proteggere le uova.
Anche se i paleontologi non possono rispondere alla domanda se Oviraptor stesse semplicemente proteggendo il nido dai raggi del Sole, dalla sabbia, dai predatori oppure, come gli Uccelli attuali, stesse covando le proprie uova, resta il fatto che Dinosauri della lunghezza di due metri proteggevano le uova nel nido aumentandone la probabilità di schiusa.
Nasceva così un nuovo comportamento ecologico che favorirà l’imprevedibile processo evolutivo che partendo dallo sviluppo delle penne degli arti, per meglio proteggere le uova, porterà all’evoluzione di penne adatte al volo.

Altre uova o altri nidi di Dinosauro del Centro Studi Ricerche Ligabue si possono vedere anche nelle sale espositive del Museo di Storia Naturale di Venezia, come un nido incompleto di Elongoolithus proveniente dal Cretaceo superiore della provincia di Laiyang (Cina). Il nido integro doveva contenere una trentina di uova di un Dinosauro Teropode Ornitisco, ma a tutt’oggi non sono stati trovati embrioni o resti scheletrici che permettano di associare queste uova alla specie di Dinosauro che le ha deposte.

In Trentino uova di Dinosauro sono visibili anche nell'esposizione permanente della Fondazione Museo Civico di Rovereto, dove sono esposte alcune uova di Dinosauri Sauropodi provenienti dal Cretaceo inferiore della Mongolia. I Dinosauri sauropodi deponevano uova larghe, sferiche, a volte in più file successive. Probabilmente queste aree di nidificazione si trovavano sulle rive sabbiose presso laghi o altre aree umide i cui margini erano a rischio di inondazione. Queste sommergendo i nidi e coprendogli di sedimenti ne impedivano la schiusa e favorivano il successivo processo di fossilizzazione.

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Dalle Meteoriti ai Dinosauri... all'Uomo
mostra permanente

Palazzo delle Miniere
Fiera di Primiero - TN

Uno sguardo alla storia della vita attraverso la donazione del Centro Studi Ricerche Ligabue al Comprensorio del Primiero

Alcuni dei reperti in mostra sono stati riprodotti in 3D nei laboratori OpenLab della Fondazione Museo Civico di Rovereto, presso Palazzo Alberti Poja a Rovereto. Grazie a questa tecnologia è possibile anche realizzare stampe 3D degli oggetti: per informazioni, inviare una mail a museo@fondazionemcr.it

Per la visione dei file 3D si consiglia il software MeshLab

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Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.

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