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Le conclusioni recentemente rese note da Zahi Hawass e dal team di ricerca internazionale non convincono gli esperti del l'Istituto di medicina tropicale Bernhard Nocht di Amburgo, in Germania, che avanzano invece una diversa diagnosi: a indebolire il giovane faraone fino a causarne la morte non sarebbe stata la malaria, bensì l'anemia falciforme.
La conferma scientifica, sulla base di dati raccolti nei cinque diversi continenti, arriva da uno studio di recentissima pubblicazione a firma di due ricercatori dell'Università di Yale: i volatili che popolano ben definite fasce di altitudine nei sistemi montuosi dell'intero pianeta si dimostrano ad oggi tra le specie in assoluto più sensibili agli effetti del riscaldamento globale e dei mutamenti climatici in atto e dovrebbero essere quindi protette con azioni urgenti dalla concreta, incombente minaccia di estinzione.
Il sito di Barbiano è stato occupato in varie fasi dalla Preistoria allEtà Romana. Le prime evidenze insediative risalgono allinizio del Neolitico medio. Loccupazione venne preceduta dalla creazione di una ampia piattaforma, un terrazzo: si tratta di una delle più antiche evidenze di significative modificazioni antropiche del paesaggio in area alpina. Questi importanti lavori suggeriscono inoltre che lampia area insediativa fosse abitata per la maggior parte dellanno. Linsediamento marca dunque la transizione dalle più antiche attività agricole basate sulla pratica dello "slash and burn" a quelle stanziali. In anteprima per il notiziario online, un estratto del dettagliato intervento a firma dello staff di ricerca che trova spazio sul nuovo numero degli Annali del Museo Civico di Rovereto, attualmente in stampa.
Un anno di eccessi, segnato dal gelide giornate invernali, ma nonostante ciò al secondo posto nella classifica delle annate più calde tra quelle di cui si conserva memoria nei secolari registri della stazione meteorologica storica roveretana all'ex-convento di San Rocco. Alessio Bozzo, ricercatore per la Meteorologia del Museo Civico di Rovereto, completa l'analisi dei dati raccolti nel corso del 2009 assieme al collega Fausto Maroni con un riesame complessivo dell'andamento meteorologico locale e globale.
E' la più ampia manifestazione espositiva mai realizzata al mondo; il primo Expo mondiale organizzato da un paese in via di sviluppo; da primato anche il numero di nazioni partecipanti (189) e i visitatori previsti (ben 70 milioni). Memorabile la stessa inaugurazione, che ha richiamato centinaia di migliaia di spettatori - inclusi capi di stato e ospiti internazionali - al ritmo di stupefacenti spettacoli pirotecnici, cantanti africani e danzatori maori, oltre che con il talento del pianista Lang Lang e la voce di Andrea Bocelli. Il tutto, ovviamente, grazie a investimenti-record: 4,2 miliardi di dollari,il doppio delle Olimpiadi di Pechino. Da maggio a fine ottobre, l'Expo mondiale 2010 di Shangai accoglie il mondo nella vivace capitale economica della 'nuova' Cina. Tra le perle, lo stupefacente Padiglione Italia.
Dal 'piano B' di Lester Brown per salvare la nostra civiltà, alla conservazione della varietà biologica in Trentino per voce di alcuni ricercatori del progetto internazionale Ace Sap (di cui proprio il 19 e 20 maggio è previsto il meeting generale 2010): la biodiversità sarà argomento cardine degli eventi e dei maggiori appuntamenti scientifici in programma nelle prossime settimane in Trentino, e più in specifico della Bioweek che si terrà dal 19 al 23 maggio al Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Lo hanno definito la 'Stonehenge d'Asia': il sito curdo di Gobekli Tepe, con i suoi misteriosi megaliti, sta scardinando le precedenti convinzioni di archeologi e storici. Eretto 12.000 anni fa da generazioni di cacciatori delletà della pietra, è oggi ritenuto dagli studiosi del team di scavo un vero e proprio 'tempio dell'Eden'.
Assegnato a Berlino il titolo che da oltre un decennio intende mettere in evidenza la straordinaria varietà biologica tipica dell'ambito entomologico. Un patrimonio di biodiversità oggi a rischio: si calcola che in tutto il mondo siano circa duemila le specie di formicaleone - o Mirmeleontidi - minacciate destinzione per lo stravolgimento dell'ambiente naturale in cui questo anomalo insetto si inserisce.
Furono le prime immagini professionali girate in mare aperto, nell'anno 1946. Mezzo secolo più tardi, nel 1995, la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico ripescò dall'oblìo quel prezioso documento e lo ripropose al pubblico, inserendolo anche nell'archivio on line del Museo Civico di Rovereto. Il film 'I cacciatori sottomarini' - che da allora ha conquistato spazio a festival internazionali e manifestazioni di settore - sarà ora la proposta culminante di una serie di iniziative promosse dalla Fondazione Banco di Sicilia per omaggiare la nascita della cinematografia subacquea, lanciata nel secondo dopoguerra dai giovani fondatori della pionieristica casa di produzione palermitana Panaria Film.
Sono nove i 'sistemi di supporto' su cui si basa la vita sulla Terra. Tra questi, solo uno versa in buone condizioni e sei possono essere definiti allo stremo o addirittura oltre il punto di non ritorno. E' quanto emerge dallo studio di un team internazionale di massimi esperti in scienze ambientali ed ecosistemi pubblicato negli scorsi giorni dalla rivista New Scientist. Una speranza nasce però dal concetto di soglia tollerabile...
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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