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Un bang supersonico che sorprende tutto il Nord Est d'Italia; uno spettacolare avvistamento luminoso; e una cittadina degli Stati Uniti balzata alla popolarità delle cronache per la caduta la cielo di pietre grosse come pomelmi: così alcuni meteoroidi, "viaggiatori dello spazio", sono arrivati fino al nostro pianeta. E così prende avvio un ciclo di approfondimenti del ricercatore Paolo Piccoli, che - puntata dopo puntata - guiderà appunto alla scoperta delle meteoriti e del loro lungo viaggio.
E' possibile per ciò che è meccanico (o tecnologico) manifestare un comportamento intelligente? Attorno a questo quesito di ormai storica data i ricercatori Luigia Carlucci Aiello e Maurizio Dapor inaugurano un ciclo di quattro imperdibili interventi. La storia ha inizio con l'anatra artificiale di Jacques de Vaucanson...
Cosa avrebbe dovuto trasportare fino sulla superficie del pianeta rosso il lander europeo Bearle 2? E quali sarebbero stati i suoi compiti? Mentre il modulo orbitale della spedizione europea Mars Express raccoglie e invia sulla Terra importanti informazioni, il ricercatore Paolo Fiorini spiega l'equipaggiamento del piccolo robot con cui si è perso ogni contatto dopo il previsto atterraggio su Marte del 25 dicembre 2003.
Con quest'ultima riflessione del ciclo Energia, effetto serra e mutamenti climatici" il ricercatore Maurizio Dapor tira le fila dell'emergenza legata alla produzione d'energia. La necessità di risolvere la questione energetica salvaguardando il patrimonio ambientale - sottolinea Dapor - si fa di anno in anno più urgente. E la comunità scientifica internazionale è concorde nel considerare il vettore idrogeno come la soluzione al problema.
Macchie, facole, flocculi, protuberanze, spettro: queste ed altre formazioni solari sono osservabili nei loro più fini dettagli dall'osservatorio astronomico di Monte Zugna. E il fisico Paolo Piccoli, che a quel telescopio trascorre giorni e notti di ricerca assieme agli altri membri del Laboratorio di astronomia del Museo Civico, spiega come si possano leggere in simili fenomeni le caratteristiche della nostra stella.
Quali sono le ragioni che hanno rallentato, negli ultimi dieci anni, il progresso verso un mondo sostenibile? Il futuro del pianeta è davvero in pericolo o stiamo forse puntando verso un nuovo sviluppo? E' il grande quesito attorno al quale il ricercatore Maurizio Dapor invita in questo caso a riflettere.
Nelle precedenti relazioni del ciclo "Destinazione Marte" il ricercatore Paolo Fiorini ha illustrato in esclusiva per il notiziario on-line del Museo Civico di Rovereto le motivazioni che hanno spinto la corsa verso il pianeta rosso di questi ultimi mesi, gli obiettivi scientifici che giustificano gli investimenti sostenuti e l'attrezzatura specialistica dei robot. Ora, ci svela gli strumenti che permetteranno di raggiungere gli obiettivi prefissati. A cominciare dai robot Spirit e Opportunity, che stanno esplorando con successo la superficie di Marte. E in un prossimo intervento, attenzione puntata sulla sonda europea Mars Express.
E' la stella più conosciuta, da tutti. Ma è anche la più temuta, e non solo dagli astronauti. E' l'astro che può avere un ruolo determinante nelle variazioni climatiche della Terra, può provocare black-out estesi nella rete elettrica (come è accaduto nel 1989 in Canada) o può far cadere satelliti artificiali del costo di milioni di dollari. Ma al contempo è l'astro che rappresenta, nella scala temporale umana, una fonte di energia praticamente inesauribile. Così Paolo Piccoli, fisico e ricercatore volontario del Laboratorio d'astronomia del Museo Civico, traccia un eccezionale identikit della "nostra" stella, quella che possiamo studiare con maggiore dettaglio: il Sole.
L'educazione ambientale deve iniziare nelle scuole e proseguire nelle famiglie, afferma il ricercatore Maurizio Dapor in questa nuova riflessione del ciclo "Energia, effetto serra e mutamenti climatici". Dichiarando senza mezzi termini: sullo stato dell'ambiente siamo tutti chiamati a prendere posizione, perché sono i numeri a costringerci a farlo.
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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