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Libellule padane in Germania, fenicotteri africani sul delta del Po, gechi a Venezia, fioriture primaverili anticipate: i mutamenti climatici stanno imprimento alla natura una rapida necessità di adeguamento che non ha mai visto precedenti. Il ricercatore Maurizio Dapor invita a riflettere: quale pesante eredità stiamo consegnando ai nostri figli?
Ormai da decenni il "pianeta rosso" ha accentrato su di sè sia il particolare interesse degli astrofisici che le fantasie (forse non del tutto infondate) dei molti appassionati di fantascienza. Eccezionale opportunità, dunque, poterlo conoscere più da vicino grazie a questo primo aggiornatissimo intervento - e ad altri dello stesso ciclo che seguiranno - a cura di un ricercatore impegnato in prima persona nelle "ricerche sul campo": Paolo Fiorini, progettista per la Nasa del robot Path Finder che inviò fino alla Terra le prime immagini della superficie marziana.
Un ulteriore, importante passo del Museo Civico di Rovereto per la promozione della cultura scientifica: la possibilità di eseguire in remoto alcuni tra gli esperimenti dell'Aula didattica museale, semplicemente collegandosi via web con il proprio Pc.
La riduzione dei ghiacciai rappresenta l'aspetto più appariscente di un fenomeno molto più grave, sul quale si concentra questa volta il ricercatore Maurizio Dapor: quello dello scioglimento del permafrost, il terreno ghiacciato che costituisce il collante dei versanti montani e il 20% delle terre emerse.
Temperature massime da record, afa e siccità hanno contraddistinto un po' in tutta l'Europa centro-meridionale questa estate 2003, destinata a trovare citazione negli annali soprattutto per l'anomala persistenza della calura. Lo dimostra, anche a livello locale, il confronto compiuto da Fausto Maroni e Alessio Bozzo con i dati conservati al Museo Civico di Rovereto nei registri relativi alla stazione meteorologica storica cittadina dell'ex convento francescano di S.Rocco.
Se il ritiro frontale dovesse continuare al ritmo odierno - scrive il ricercatore Maurizio Dapor - i ghiacciai italiani sparirebbero tutti nei prossimi cent'anni. E in Antartide piattaforme risalenti all'ultima glaciazione si sono improvvisamente ridotte in dimensioni del 40% nei soli ultimi cinque anni.
Uno strumento che misura temperatura, luminosità, rumore, corrente e tensione, totalmente ideato, progettato e commercializzato dal Museo Civico di Rovereto per festeggiare i suoi 150 anni di attività al servizio della scuola e ribadire il ruolo dei musei nella diffusione della cultura scientifica.
La scienza, inascoltata Cassandra dei nostri tempi, ritiene che nel corso del prossimo secolo l'aumento della temperatura media delle zone alpine dovuto all'emissione incontrollata di anidride carbonica potrebbe raggiungere i cinque gradi centigradi. Con conseguenze, fa presente il ricercatore Maurizio Dapor, violente e incontrollabili
La crescita del livello del mare, il ritiro dei ghiacciai, le inondazioni, le temperature anomale registrate nel corso di quest'estate: piccoli assaggi - afferma il ricercatore Maurizio Dapor - di quanto sta accadendo al nostro pianeta soprattutto a causa del massiccio utilizzo di combustibili fossili.
Pregiati prodotti mediorientali d'epoca tardo-romana nel bel mezzo di un antico insediamento fortificato, una sepoltura del VI secolo che non trova paragoni in regione, un terrazzamento di misteriosa destinazione d'uso: la nuova campagna di scavo condotta dal Museo Civico di Rovereto sull'isola di S.Andrea, a Loppio, non ha mancato di riservare clamorose sorprese.
Divulgazione scientifica, multimedialità e nuove tecnologie si intrecciano nelle attività quotidiane della Fondazione Museo Civico di Rovereto. La ricerca e la formazione, attraverso i laboratori rivolti alle scuole, rappresentano da sempre la priorità di uno dei musei scientifici più antichi d'Italia.
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